Trieste, capoluogo dell'omonima provincia e della regione Friuli Venezia Giulia, e più in particolare della regione storica e geografica della Venezia Giulia. è il comune più popoloso e più densamente abitato della regione. E' una delle più belle e affascinati città italiane, crocevia di mondi latini, tedeschi e slavi. Una città dai numerosi confini, non solo geografici ma anche culturali e storici. Essa appare scenograficamente disposta in riva al mare, adagiata ai piedi delle colline. I bei palazzi ottocenteschi che si allineano lungo la riva testimoniano un passato di grande emporio marittimo dell'impero austro-ungarico. All'Austria appartengono ancora oggi molte atmosfere proprie della città. Il turista che alloggia in un hotel di Trieste le può incontrare inconfutabili tra le caffetterie, in particolare quelle situate a pochi passi dal mare, nella piazza Unità d'Italia dove i triestini amano passare il pomeriggio seduti al tavolo di un caffè chiacchierando del mondo e della città, del vicino mare e di quello lontano. Qui, nell'estremo lembo orientale dell'Alto Adriatico, nella città mitteleuropea più blu, dove si sono ispirati grandi letterati, come James Joyce, Italo Svevo e Umberto Saba si respira un'aria speciale. L'incrocio di religioni è palpabile da chiunque arrivi in città, dove da secoli trovano ospitalità, tra le altre, la chiesa greco-ortodossa di San Nicolò sulle Rive e quella serbo-ortodossa di San Spirone, la sinagoga in via San Francesco, indicata come una delle più grandi d'Europa, la chiesa evangelica luterana e quella elvetica, la più antica della città. La Piazza dell'Unità d'Italia offre un maestoso squarcio sul mare. Di fronte si trovano l'ottocentesco Palazzo Comunale con uno stile che ricorda la lontana Bisanzio, la colonna barocca sormontata dalla statua di Carlo VI e la fontana dei Quattro continenti. Lungo il lato destro della piazza si allineano il Palazzo del Lloyd Triestino, proverbiale e antica compagnia di navigazione con due fontane allegoriche sulla facciata, un maestoso albergo e il settecentesco Palazzo Pitteri. Sul lato opposto, invece, il caffè degli Specchi ospitato nel Palazzo Stratti e il Palazzo del Governo. Proseguendo si arriva a Piazza della Borsa, dove si ammira il bel Palazzo della Borsa Vecchia e la meridiana che un tempo segnava la fine delle contrattazioni commerciali. Il palazzo si affaccia sul suggestivo scorcio del Canal Grande di Trieste, una piccola insenatura d'acqua che dal mare arriva fino alla chiesa di Sant'Antonio. Scavato a metà del Settecento per permettere lo scarico delle merci dal porto direttamente ai magazzini, il canale offre uno dei panorami più belli di Trieste con Palazzo Carciotti, Palazzo Aedes e la neoclassica chiesa della Santissima Trinità sullo sfondo. Allontanarsi dal mare significa addentrarsi in un labirinto di viuzze antiche, brulicanti di vita, di osterie e locali. Si oltrepassa la Piazza Piccola, la via della Muda Vecchia e si arriva fino alla scala Medaglie d'Oro ed ai resti dell'antico Teatro Romano. Inizia la salita verso il colle San Giusto, il nucleo più antico della città, fino al XVIII secolo circondato da mura. La prima tappa è costituita dalla chiesa di Santa Maria Maggiore, con facciata barocca e dalla piccola basilica di San Silvestro, in stile romanico e con un semplice rosone; procedendo s'incontrano l'Arco di Riccardo, una delle antiche porte d'epoca romana volute dall'imperatore Ottaviano, l'ottocentesca Villa Pancera e l'Istituto Carducci, nelle cui cantine si trovano i resti di una basilica cimiteriale paleocristiana. In cima al colle sorge la piccola chiesa di San Michele al Canale e la Cattedrale di San Giusto, una delle strutture più rappresentative di Trieste: un'armoniosa architettura romanica con facciata decorata da un rosone centrale in stile gotico ed un possente campanile a torrione. L'interno a cinque navate asimmetriche mette in evidenza come l'edificio sia il risultato dell'unione di due chiese precedenti. Ai margini della piazza della cattedrale è situato l'antico Castello di Trieste, una fortezza edificata da Federico III per i capitani imperiali stranieri. Il Borgo Teresiano, quartiere costruito attorno alla metà del XVIII secolo e voluto dall'allora Imperatrice Maria Teresa d'Austria si sviluppa fra Piazza Ponterosso e corso Italia, in una passeggiata che permette di vedere altri importanti istituti culturali di Trieste, come il Museo Scaramangà di Altomonte o il Museo della comunità ebraica. Tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento Trieste andò incontro ad una nuova fase di espansione che oggi si esprime nell'area compresa tra via Carducci e viale XX Settembre con il bel Teatro Eden in stile liberty, il Politeama Rossetti e il vastissimo Boschetto, parco cittadino con annesso Orto Botanico. In piazza della Libertà si trova la Galleria nazionale d'Arte antica con una piacevole collezione di dipinti che vanno dal XV al XIX secolo. In quest'area del centro di Trieste troviamo anche il Museo Revoltella che espone un'importante raccolta di scultura e pittura del XVIII e XIX secolo, il Civico Museo di Storia naturale e il Civico Museo Sartorio che si sviluppa all'interno di un'elegante casa ottocentesca e offre ceramiche, porcellane, ambienti arredati e quadri del Settecento. Le cose da vedere sembrano non finire mai, ma il visitatore che soggiorna in un hotel di Trieste non può lasciare la città senza aver visitato due delle sue maggiori attrazioni storiche: il Faro della Vittoria, che dai suoi settanta metri illumina il golfo di Trieste fino ad oltre trenta miglia nautiche ed il romantico Castello di Miramare, icona triestina per eccellenza, edificato nella seconda metà dell'Ottocento in pietra bianca d'Istria e legato a Massimiliano d'Asburgo e Carlotta del Belgio; oggi il castello ospita un museo. Bellissimo anche il parco che circonda il castello, nel quale vengono organizzati nel periodo estivo spettacoli e concerti, mentre, nella zona di mare antistante, è stata creata dal WWF una Riserva Naturale Marina. Allontanandosi da Trieste lungo la costiera delle bianche falesie, con le sue piccole baie e i sentieri intrisi dei profumi della macchia mediterranea e superata la splendida baia di Sistiana, uno dei tratti di costa più pittoreschi, si arriva a Duino con il suo Castello a picco sul mare eretto in epoca antica e restaurato dopo la prima guerra mondiale. Il promontorio carsico, con colori, tradizioni, sapori inconfondibili e aspetti naturalistici particolarissimi ospita la Grotta Gigante: è considerata la caverna turistica più grande del mondo ed è stata inserita nel Guinness dei Primati dal 1995. Si distingue per la ricchezza delle stalattiti e stalagmiti e per le concentrazioni di calcite che ricoprono le pareti. Chi si trova in vacanza in un hotel vicino a Trieste non può perdere la visita alla pittoresca cittadina istro-veneta di Muggia, con il suo centro storico, circondato da mura medievali, sulle quali domina il Castello e la basilica dell'Assunta che si trova sul colle sovrastante il porticciolo e che possiede interessanti rilievi e affreschi romanici. Guardando Muggia dal mare, le bianche pietre d'Istria e le case colorate creano un armonico tutt'uno con il verdeggiante ambiente carsico; la zona è inoltre ricca di confortevoli e ombreggiati stabilimenti balneari. Numerose sono anche a Trieste le occasioni per rievocare tradizioni antichissime. Da ricordare la Maratona o Bavisela(che in dialetto vuol dire alito di vento) che si corre la prima domenica di maggio: si tratta di una grande e bella festa e nei giorni precedenti nelle strade della città è tutto un fiorire di manifestazioni, con concerto e fuochi artificiali il sabato sera. La seconda domenica di ottobre invece si svolge nel golfo di Trieste la Barcolana, la regata velica con più partecipanti al mondo: 2000 imbarcazioni impegnate nella gara che vede a confronto sia grandi scafi capitanati da professionisti che appassionati nelle loro piccole imbarcazioni. Infine, nel comune di Muggia, a febbraio si festeggia uno dei più bei carnevali d'Italia; l'allegria, i colori, le migliaia di maschere ed i carri allegorici del "mato carneval" vi travolgeranno. Momento di festa ma anche di cultura viste le sue origini quattrocentesche, la capacità artistica e artigianale profusa sia nella costruzione dei grandi carri allegorici, sia nell'ideazione e realizzazione dei costumi.