Spoleto si trova all'estremità meridionale della Valle Umbra, una vasta pianura alluvionale ricca e varia di sedimentazioni archeologiche, storiche e artistiche, nella provincia di Perugia. Posta a quasi 400 metri di altitudine, Spoleto si adagia dolcemente sul colle Sant'Elia e domina lo splendido paesaggio della Valle Spoletina. Alle sue spalle si erge il sempreverde Monteluco: sulle falde del monte, ricoperte di lecceti, si ritirarono i primi eremiti. La città, pur mostrando anche nel tessuto urbanistico evidenti influssi di epoca romana, mantiene intatto un aspetto medioevale, dovuto al periodo in cui fu, prima la capitale del ducato longobardo e poi importante centro dello Stato pontificio. Prenotando un hotel nella parte alta di Spoleto e passeggiando per il centro storico ci si può immergere nell'atmosfera dell'impero romano visitando il Teatro Romano oppure attraversando l'Arco di Druso e Germanico; si continua con la cripta di Isacco, la chiesa di Sant'Eufemia o ancora la Rocca costruita nel 1359. Alle sue spalle si trova il Ponte delle Torri, che unisce il colle Sant'Elia ed il Monteluco. Da vedere il Duomo, dedicato all'Assunta e costruito in stile romanico-lombardo verso la fine del XII secolo sulle rovine dell'antica chiesa di S. Elia; nei secoli ha subito vari restauri e modifiche con l'aggiunta di un portico in stile rinascimentale; la chiesa di San Gregorio Maggiore che conserva ancora tracce dell'antica decorazione ad affresco e la Casa Romana attribuita alla madre dell'imperatore Vespasiano Polla. Quando Spoleto divenne sede episcopale sorsero chiese, monasteri ed eremi, nei centri abitati, nelle campagne e lungo le pendici di Monteluco noto come Monte Sacro che sorge alle spalle della città. Illustre testimonianza della presenza dei papi e dei governatori è la Rocca Albornoziana, costruita su volere del cardinale Egidio Albornoz, a pianta rettangolare con all'interno due corti: la Corte d'armi (destinata ai soldati) e la Corte d'onore (destinata ai governatori pontifici) divise tra loro da un largo muro trasversale sovrastate da ben sei torri. Situato nella zona più antica della città, preceduto da un'elegante scalinata, si trova il Palazzo Comunale che risale al duecento e fu ampliato, nella prima metà del quattrocento per volere di papa Niccolò V. Della prima costruzione rimane solo la torre a base quadrangolare, rimasta intatta fino alla cella campanaria. L'aspetto attuale risale alla fine del settecento ed ospita la Pinacoteca Comunale. Spoleto non è troppo diversa da come appariva ai viaggiatori del settecento e dell'ottocento; se ne innamorarono "turisti" d'eccezione come Goethe, al quale il Ponte delle Torri ispirò una delle pagine più belle del suo "Viaggio in Italia". Stupendi anche i dintorni. Fin dall'antichità, poeti e scrittori subirono il fascino delle Fonti del Clitunno che si trovano presso Campello; poco lontano dalle Fonti, lungo la via Flaminia, sorge il Tempietto del Clitunno, alto quattro metri e mezzo e che si eleva su un basamento di due metri. Il Tempietto e la basilica paleocristiana di San Salvatore sono i più antichi edifici della città. Nel secondo dopoguerra Spoleto è diventata stimolante centro di attività e manifestazioni culturali di altissimo livello, tra cui il Teatro lirico sperimentale e il Festival dei Due Mondi, noto anche come Spoleto Festival che si svolge ogni anno tra la fine di giugno e la metà di luglio ed è un'attrazione di risonanza mondiale. Prenotare un albergo a Spoleto darà l'opportunità di assistere a queste manifestazioni ma anche di gustare alcuni dei piatti tipici dello spoletino come gli stringozzi col tartufo nero, gli gnocchi ripieni con ricotta di pecora e la Crescionda, dolce antichissimo.