Situata al centro della costa meridionale della Sicilia, Agrigento affonda le proprie radici in un luminoso passato di città greca, di cui rimangono ancora importantissime testimonianze nel parco archeologico più esteso d'Europa. Fondata all'inizio del VI secolo a.C. da coloni greci originari della vicina Gela, si avvantaggia di una posizione geografica invidiabile, che ne agevolò la prosperità: si erge infatti su tre colli (Rupe Atenea e i colli di Girgenti e dei Templi), bagnata dai fiumi San Biagio e Sant'Anna sui lati (che si ricongiungono nel fiume San Leone poco più a valle), e dal Mediterrane a soli 3 chilometri di distanza. Per via della sua abilità nello sfruttamento della campagna alle sue spalle e della commercializzazione dei suoi frutti, in poco tempo dalla sua fondazione Agrigento fu tanto ricca da sbaragliare i tentativi di conquista cartaginese e la concorrenza delle altre città della costa meridionale dell'isola e gareggiare in opulenza con Palermo, Messina, Taormina e Siracusa. Soggiornare in un hotel di Agrigento permette di scoprire le impressionanti vestigia dell'antica ricchezza nella celeberrima Valle dei Templi che raccoglie i resti (talvolta perfettamente conservati) di varie strutture - tra cui tombe, necropoli ed una decina di templi - oltre ad affascinanti collezioni museali di oggetti della quotidianità dell'epoca greca. Agrigento subì, come l'intero territorio siciliano, la dominazione militare e culturale araba e poi normanna, lasciando tracce indelebili in affascinanti strutture dalla fisionomia ibrida (come la basilica di Santa Maria dei Greci, eretta su fondazioni di un tempio dorico, dal prospetto in stile arabo-normanno ma con rimaneggiamenti barocchi), o in edifici dalla natura austera e possente, come i castelli medievali di cui è disseminata la provincia agrigentina, oppure ancora i numerosi palazzi barocchi, neoclassici, liberty o anche di concezione razionalista di cui si abbellì la città nei secoli. Naturalmente, il soggiorno in un hotel di Agrigento consente anche l'avvicinamento alla cultura locale, che trasuda dalle importanti raccolte museali della città, dalla celebrazione di eminenze cittadine come il filosofo Empedocle o il Nobel Pirandello (commemorato in una graziosa casa-museo), e nell'atmosfera pulsante delle feste religiose dedicate ai santi prediletti dalla tradizione popolare, in cui spesso sono ancora d'uso offerte in natura dal sapore marcatamente pagano, oppure sagre che celebrano le ricercate produzioni enogastronomiche del territorio. Oltre a queste numerose opportunità d'intrattenimento culturale, il pernottamento in un hotel di Agrigento offre anche una ricca offerta di turismo balneare. Nella zona, distanziate da faraglioni e spiagge bianche e sabbiose, spiccano le località di Sciacca, Eraclea Minoa e Realmonte, che esibisce la straordinaria Scala dei Turchi.
La Cappella Palatina, dedicata ai santi Pietro e Paolo, fu eretta tra il 1130 e il 1143 per volontà di Ruggero II e si trova all'interno del Palazzo Reale di Palermo, meglio conosciuto come Palazzo dei Normanni che venne costruito dagli arabi e fu poi ampliato e abbellito dai Normanni i quali ne fecero la loro residenza. Il Palazzo è costituito da tre parti principali di età diverse: la Cappella Palatina, la facciata del XVII secolo e la Torre Pisana (sede dell'osservatorio astronomico). Se sei a Palermo vale la pena di prenotare un hotel vicino alla Cappella Palatina e riservare una giornata per la visita di questo magnifico esempio di architettura, uno dei monumenti più visitati della Sicilia, e del sontuoso Palazzo Reale. La Cappella sorse per sintetizzare le necessità liturgiche del rito latino e di quello greco, ne è d'altronde prova la pianta basilicale (latina) a tre navate ed il presbiterio (bizantino), sormontato da una cupola. I pavimenti sono interamente a mosaico, le pareti presentano intarsi marmorei nella parte inferiore e in quella superiore mosaici su fondo oro, tipici dell'arte bizantina, che rappresentano scene evangeliche e un Cristo Pantocratore (nella cupola) circondato da angeli, arcangeli ed evangelisti. Il soffitto ligneo è di manifattura araba, composto da poligoni a forma di stella e decorato da miniature con scene di vita quotidiana. Tipico esempio della fusione di stile bizantino, romanico e arabo è il trono reale, di epoca aragonese, collocato di fronte all'abside centrale e incastonato nel mosaico che decora la parete di fondo. L'esterno della Cappella, seppur non altrettanto sfolgorante come l'interno, è comunque di ottima fattura e di grande maestosità; particolarmente mirabile è la bella corte a tre ordini di arcate, decorate da mosaici restaurati nel 1800. INFORMAZIONI: Indirizzo: Piazza Indipendenza Tel: 091 484700 aperta tutti i giorni dalle 8.15 alle 17.45; Domenica e festivi dalle 8.15 alle 13.00; Consulta la guida turistica per individuare e prenotare il tuo hotel vicino alla Cappella Palatina, luogo ideale dove rilassarsi dopo una giornata trascorsa visitando la città.
Il complesso delle Catacombe di Palermo è sostanzialmente un cimitero sotterraneo, con lunghe gallerie scavate nel tufo, che si estende nei sotterranei del convento dei frati Cappuccini, annesso alla Chiesa di Maria della Pace. Si trova al di fuori della cinta muraria della città, nel quartiere Cuba e, grazie alle informazioni contenute nelle nostre guide, individuare un hotel vicino alle Catacombe è facile e veloce. La loro origine si fa risalire intorno al 1599, quando i frati sfruttando una preesistente cavità naturale al di sotto dell'altare maggiore della chiesa, trasferirono le salme di 40 frati precedentemente sepolti presso il lato meridionale della chiesa; dal 1601 al 1678 si continuò a scavare e furono costruiti il corridoio dei frati e quello degli uomini; i lavori continuarono fino al 1732 raggiungendo l'attuale dimensione: quattro corridoi a quadrato divisi su un impianto di forma rettangolare da un quinto corridoio nei quali si possono osservare circa 8000 mummie di frati cappuccini che raffigurano una società intera che visse dal XVII al XIX secolo. Lo stato di conservazione dei corpi è impressionante e le mummie, in piedi o coricate, vestite di tutto punto, sono divise per sesso e categoria sociale, anche se la maggior parte di esse appartengono ai ceti alti, poiché il processo di imbalsamazione era costoso. Nei vari settori si riconoscono prelati, commercianti e borghesi nei loro vestiti "della domenica", ufficiali dell'esercito in uniforme di gala, giovani donne vergini, decedute prima di potersi maritare, vestite col loro abito da sposa o gruppi famigliari disposti in piedi su alte mensole. La salma forse più conosciuta all'interno delle Catacombe è quella della piccola Rosalia Lombardo, deposta in una bara di cristallo e visibile nella Cappella di Santa Rosalia in fondo al primo corridoio. La bimba, deceduta a soli 2 anni nel 1920, grazie a un processo di mummificazione innovativo messo a punto da Alfredo Salafia, chimico molto conosciuto agli inizi del secolo scorso, ha conservato quasi intatti i lineamenti del volto e non mostra alcun segno di degrado o di decomposizione, dando l'impressione che stia dormendo, tanto da meritare il soprannome di "Bella addormentata". Attualmente i frati si occupano della manutenzione e della conservazione del cimitero permettendo la visita agli innumerevoli turisti che da tutto il mondo vengono a visitare questo monumento che, sia pur macabro, è unico nel suo genere. Il biglietto d'ingresso è un'offerta libera ai frati Cappuccini. Se vuoi immergerti nell'atmosfera misteriosa di questa vera e propria città sotterranea prenota il tuo hotel nelle vicinanze delle Catacombe di Palermo.
La Cattedrale di Palermo, uno dei monumenti più caratteristici e rappresentativi della città, è un imponente edificio consacrato alla Vergine Maria Santissima Assunta in cielo ed è caratterizzata da una mescolanza di stili dovuta alle numerose modifiche e aggiunte eseguite fin dalla sua costruzione nel 1185 fino all'ultimo significativo rifacimento che risale alla fine del 1770. Soggiornare in hotel vicino alla Cattedrale si rivela una comoda scelta per godere delle meraviglie architettoniche e artistiche di questa splendida chiesa la cui facciata principale presenta decorazioni di aspetto goticheggiante, è fiancheggiata da quattro torri d'epoca normanna con bifore e colonnine ed è sovrastata da una cupola. A sud è collegata al Palazzo Arcivescovile con due grandi arcate ogivali su cui s'innalza la torre campanaria con l'orologio. Sul lato destro della chiesa, invece, un elegante portico si affaccia su una piazza, accompagnato ai lati da due torrette e impreziosito da tre archi ogivali poggianti su colonnine e da un timpano con motivi gotici. La parte più antica è il presbiterio e il portale principale, quello laterale, la sacrestia e i battenti di legno risalgono al 1400. Per quanto riguarda l'interno, è a pianta a croce latina, con una serie di pilastri che separano le tre navate e presenta numerose cappelle all'interno delle quali si possono ammirare numerosi mosaici, affreschi e sculture; nelle cappelle poi sono conservate urne con le reliquie dei santi e le tombe dei re e degli imperatori che hanno governato la città. Nella parte centrale della chiesa, invece, sul pavimento di fronte l'altare maggiore, è stata aggiunta durante gli ultimi lavori di restauro una meridiana costruita per opera di Giuseppe Piazzi e inaugurata agli inizi dell'ottocento; è realizzata in marmo con decorazioni colorate che simboleggiano i segni zodiacali e, seguendo i movimenti del sole lungo le varie costellazioni, segna l'ingresso dello stesso nei diversi segni. Interessante da visitare è la cripta dove, oltre ad essere conservate le 21 tombe degli arcivescovi di Palermo si trova il "Tesoro della Cattedrale" che comprende una raccolta di oggetti sacri come ostensori, calici e paramenti databili dall'età dei Normanni alla fine dell'ottocento, oltre alla corona d'oro dell'imperatrice Costanza d'Aragona, un grandioso capolavoro di oreficeria medievale. INFORMAZIONI: Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele Tel: 091 334373. aperta ai visitatori tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.30. Prenota dunque un hotel vicino alla Cattedrale di Palermo in una zona servita da numerosissimi ristoranti e locali tipici e meta ottimale sia per soggiorni di lavoro che per vacanze alla scoperta della cultura siciliana.
In una posizione centrale sulla costa siciliana settentrionale, Cefalù sta raccolta con i suoi tesori in un piccolo margine di terra tra il mare ed un promontorio roccioso che la sovrasta. Che il luogo sia carico di fascino e di naturale magnetismo è testimoniato da una pluralità di tracce storiche che diverse popolazioni hanno lasciato in eredità alla città: frequentata già in epoca pre-ellenica, Cefalù annovera ancora stralci di una cinta muraria megalitica ed ingloba una cisterna d'acqua vecchia di quasi tre millenni. Una vacanza in un hotel di Cefalù agevola l'entusiasmante esplorazione delle tracce del domino greco, romano, bizantino, arabo, normanno, ed infine spagnolo e francese, che la arricchirono di mura merlate, caserme, chiese e palazzi signorili. Senz'altro da visitare è il Duomo (o Cattedrale intitolata al SS. Salvatore, patrono storico di Cefalù) fatta costruire nel 1131 da Ruggero II, a tre navate divise da alte colonne che hanno subito nel corso dei secoli vari rimaneggiamenti; nella navata destra si trova un romanico fonte battesimale mentre nell'abside centrale brillanti mosaici del XII secolo rispecchiano la luce del sole siciliano. Annesso al Duomo si trova un chiostro del XII secolo e nella sua piazza si alternano alcuni palazzi in stile barocco quali il Palazzo Vescovile, il Palazzo Piraino e il Palazzo Maria. Dalla piazza del Duomo, percorrendo corso Ruggero si giunge a via Vittorio Emanuele dove si incontrano la normanna chiesa di San Giorgio e un lavatoio medievale. Interessante da visitare, anche se faticosa da raggiungere, è la rocca di Cefalù, da cui si gode una splendida visuale panoramica sulla città; oltre ai resti della fortificazione, qui si erge il tempio pagano dedicato a Diana, un massiccio complesso megalitico risalente probabilmente al IX secolo a.C. Oltre all'apprezzamento dell'incanto architettonico del paese, soggiornare presso un hotel di Cefalù consente anche la frequentazione della deliziosa spiaggia del Lungomare, o di quelle - meravigliose - negli immediati dintorni, e di cimentarsi in vari sport, come vela, pesca, sub, golf e tennis. Cefalù fa parte del Parco delle Madonie, un ampio territorio che si estende alle sue spalle in cui la macchia mediterranea fa spazio a noccioleti, oliveti, mandorleti, vigne, allevamenti bradi di pecore e capre, da cui scaturiscono le numerose prelibatezze gastronomiche tipiche. Alloggiare presso un hotel di Cefalù, permette inoltre la visita nel complesso delle Madonie di monumenti archeologici e religiosi (tra cui spicca il santuario di Madonna dell'Alto), ma anche rarità della fauna e della flora, grotte, corsi d'acqua, percorsi di transumanza, dove è possibile una grande varietà di attività come il trekking leggero, escursioni a cavallo o mountain bike, birdwatching e speleologia.
Il cuore del Centro Storico di Palermo corrisponde alla Piazza Vigliena, comunemente chiamata Quattro Canti di città che per molto tempo fu il centro della vita cittadina e viene identificata anche come "Teatro del Sole" in quanto dalla posizione centrale della piazza si riesce a vedere il sole dall'alba al tramonto. Questo è il punto di confluenza delle due arterie principali, la Via Maqueda e il Cassaro oggi Corso Vittorio Emanuele, che grazie ad una complessa idea dell'architetto Giulio Lasso formano quest'ampia piazza ottagonale caratterizzata sui quattro angoli da strutture architettoniche in stile barocco e dorico realizzate all'inizio del 1600 e da quattro fontane raffiguranti le quattro stagioni. Ogni facciata di ciascun angolo è riccamente decorata con fregi e statue che rappresentano i re spagnoli di Sicilia e le quattro sante della città, Santa Cristina, Santa Ninfa, Sant'Oliva e Sant'Agata, patrone dei quattro diversi quartieri detti Mandamenti. Nella nostra guida turistica è raccolta una vasta offerta di hotel a Palermo centro, in palazzi magnificamente restaurati e corredati di tutti i più moderni comfort, a pochi passi dai più importanti monumenti della città e dai pittoreschi mercati popolari. Passeggiare nelle vie del centro offre inoltre la possibilità di immergersi in uno spaccato di vita tipicamente palermitano, fusione di colori, sapori e profumi di ogni tempo; usi, costumi, tradizioni si mescolano alla modernità come in nessun'altro posto al mondo. Una vacanza in questa città non può non inserire nella tabella di marcia una bella giornata di shopping e il centro di Palermo offre sicuramente tanti spunti sia che si voglia comperare qualcosa di caratteristico, sia che si voglia soddisfare qualche capriccio modaiolo. La via ideale per lo shopping dedicato ai souvenir è senza dubbio Corso Vittorio Emanuele, lunga arteria che dalla cattedrale arriva fino al mare. Le tecniche artigianali tradizionali tramandate di padre in figlio danno ancora la possibilità di acquistare prodotti di alto livello e qualità. Le vie più eleganti e cool di Palermo sono invece Via Ruggero Settimo e Via Libertà, dove la clientela potrà trovare, oltre alle classiche boutique di griffe firmate come Giorgio Armani e Valentino, anche grandi catene di abbigliamento come Benetton e Sisley. Un hotel nel centro storico di Palermo costituisce una scelta estremamente comoda per scoprire e conoscere questa meravigliosa città, terra di passaggio di grandi civiltà e culture in ogni tempo, così ricca d'arte, di storia e di contrasti.
Sospesa sul monte San Giuliano, a 750 metri sul livello del mare, Erice domina la città di Trapani, che originariamente la serviva come porto ed emporio. Un soggiorno presso un hotel di Erice consente di immergersi nell'atmosfera unica del paese, di origine antichissima, che conserva un centro medievale intatto: eretta sull'originario nucleo pre-fenicio e tuttora delimitato da mura ciclopiche (rimaneggiate da numerosi interventi successivi), torrioni e porte normanne, Erice esibisce due castelli di splendida fattura: quello detto di Venere, eretto sulle rovine del tempio di Venere Ericina, dea della fecondità, particolarmente venerata nell'antichità e quello di Pepoli, riattato nel XIX secolo a partire dalla struttura normanna. La permanenza presso un hotel di Erice vi permetterà di gustare appieno, oltre alle strutture militari, i numerosissimi edifici religiosi, dispersi nel reticolo dei vicoli e delle piazzole, affascinanti per l'elegante sovrapposizione di stili architettonici e decorativi che si sono assommati nei secoli. Ai corpi medievali, ricchi di elementi gotici, le genti di Erice hanno annesso aggiunte rinascimentali, come nel caso della bella "chiesa Matrice" (Duomo di Erice), consacrata alla Vergine Assunta, una chiesa-fortezza coronata di merli con un grande portico gotico ed un rosone sulla facciata, oppure mescolato elementi della cultura araba ad ornamenti barocchi, come per la chiesa di San Giovanni Battista che presenta all'esterno una bianca cupola di ispirazione islamica ed un portale trecentesco mentre l'interno è stato rimodulato con criteri spiccatamente secenteschi. Diversi sono gli alberghi di Erice, in cui poter pernottare e in cui, accanto al panorama, si può apprezzare la buona cucina siciliana. Così, si possono gustare gli involtini di pesce spada, tipici della zona, il cui ripieno, oltre al pangrattato, è costituito da frutta secca, uvetta ed altri intingoli che danno al sapore del pesce un aroma molto delicato. Tra i dolci invece si possono assaggiare la cassata, le sfingi fatte con la ricotta o i geli alla frutta; solo qui si può gustare il gelato al gelsomino e i dolci di mandorla aromatizzati al profumo di rosa. Accanto ai piatti tipici, che la tradizione tramanda, è possibile assaporare dell'ottimo vino locale proveniente dalle campagne limitrofe. Centro di mille tradizioni, Erice è nota anche per il folklore. Particolarmente suggestiva è la processione del venerdì Santo la cui origine risale a tempi remoti e che, ancora oggi, mantiene tutto il fascino degli antichi "misteri"; dalla chiesa di Sant'Orsola, nelle prime ore del pomeriggio, partono i "gruppi" portati a spalla, decorati con fiori ed illuminati con ceri. In estate, invece, si svolge la rassegna di musica medievale che, nello scenario suggestivo dell'architettura, incanta con i suoi artisti di fama internazionale. Inoltre, per la sua posizione, villeggiare presso un hotel di Erice rende agevole la visita delle vicine Palermo e Trapani, come pure la frequentazione delle spiagge più prossime, fino a spingersi a San Vito lo Capo, o delle aree di riserva naturale dei dintorni.
"Sai tu Isola Bella, a le cui rive manda Jonio i fragranti ultimi baci" disse Carducci; fantastica, meravigliosa e bellissima la definì Dickens; il paradiso secondo Edmondo De Amicis. L'Isola Bella è il famosissimo e suggestivo isolotto, ricoperto da una rigogliosa vegetazione, che si trova a pochi metri dalla spiaggia di Taormina. E' una piccola isola di proprietà del comune che a volte, a causa della marea, diventa una penisola facilmente raggiungibile a piedi percorrendo la sottile striscia di sabbia che la collega alla terraferma. Nel XVII secolo il Conte Vitaliano Borromeo iniziò la costruzione del monumentale palazzo barocco e della maestosa scenografia dei giardini che diedero fama all'Isola e che ancora oggi documentano gli splendori di un'epoca. Elegante e raffinata è stata nei secoli residenza di molte famiglie nobili. Affascinante il percorso all'interno del palazzo barocco: un continuo e ricco susseguirsi di sale arredate. Tele di noti artisti tra i quali il pittore napoletano Luca Giordano, il toscano Francesco Zuccarelli e il fiammingo Pieter Mulier detto il Tempesta, occupano le pareti di eleganti e raffinati ambienti insieme a mobili di gran pregio, marmi, stucchi neoclassici, sculture e arazzi di produzione fiamminga del XV secolo. Di grande interesse storico sono la Sala della Musica dove, nell'aprile 1935, si svolse la Conferenza di Stresa tra Mussolini, Laval e Mac Donald che avrebbe dovuto garantire la pace europea e la Sala di Napoleone che qui soggiornò accompagnato da Giuseppina Beauharnais. Terminata la visita alla dimora, si accede in quello che è considerato il più splendido e grandioso esempio di "giardino all'italiana" seicentesco, uno dei più noti e meglio conservati in Italia. Costruito in tempi diversi, è comunque un insieme coerente di forma piramidale che culmina nella grande statua del Liocorno cavalcato da Amore. Molte le specie vegetali anche di provenienza esotica, tra le quali si aggirano in libertà pavoni bianchi dall'incantevole piumaggio. Articolato in dieci terrazze digradanti, è abbellito da vasche, fontane, prospettive architettoniche e una moltitudine di statue rappresentanti personificazioni di fiumi, stagioni e venti. Il soggiorno in un hotel a Isola Bella offre l'opportunità di ammirare, da marzo a ottobre, una vegetazione mediterranea particolarmente rigogliosa e di natura selvaggia che coesiste e si amalgama con una vegetazione subtropicale varia e variopinta, caratterizzata da numerosi arbusti e fiori particolarissimi. Dal 1998 l'isola è riserva naturale protetta del WWF e museo marino con grandi varietà di fauna. La bellezza di questo ecosistema è dovuta, oltre che alla grande biodiversità, anche alla presenza di reperti archeologici e relitti di antiche navi che offrono riparo alla fauna e ne permettono la sopravvivenza. Nella Baia dell'Isola si trova la caratteristica Grotta Azzurra, una caverna marina spettacolare dove l'acqua emana un colore blu cristallo, un riflesso unico, un gioco di luce che viene filtrata attraverso un tunnel sottomarino. Scegliete quindi con AllYouCanItaly il vostro hotel a Isola Bella per scoprire le meraviglie di questo isolotto considerato la "perla dello Ionio" per la sua bellezza selvaggia e intatta.
L'antica località di Marina di Ragusa affacciata sul mare africano è la più apprezzata e rinomata località turistico-balneare della Sicilia sud-orientale e gode del mite clima mediterraneo ideale per oltre 8 mesi l'anno e di una vegetazione lussureggiante che circonda il paese. Dista appena 20 minuti da Ragusa (sede del Museo Archeologico e delle Chiese di Santa Maria dell'Itria, San Giovanni, San Giorgio e Santa Maria delle Scale) e mezz'ora dal Porto di Pozzallo che la collega direttamente con l'isola di Malta. Anticamente conosciuta come Mazzarelli, nome arabo che significa "piccola borgata" e che ha mantenuto fino al 1928, nasce come villaggio di pescatori e oggi la sua economia si fonda soprattutto sul turismo balneare; infatti, con il passare degli anni lungo i suoi due lungomari (Andrea Doria e Mediterraneo) sono nate numerose attività di ristorazione e alberghiere. Il soggiorno presso un hotel di Marina di Ragusa darà l'opportunità di apprezzare quest'amena località balneare, che - come Cefalù e San Vito Lo Capo - offre coste per tutti i gusti: rocciose, intervallate da pulitissime spiagge sabbiose e bagnate da un mare cristallino e pulito. Da sempre privilegiata meta di turismo della regione e luogo ricercato di vacanza e di svago, offre ampie opportunità di relax e di divertimento, ospitando turisti italiani e stranieri che sempre più scoprono e apprezzano i suoi lidi di sabbia dorata finissima, la sua riviera popolata di locali notturni, pub, ristoranti e negozi che offrono il meglio della ristorazione e dello shopping. Soggiornare in un hotel di Marina di Ragusa, inoltre, permette di alternare ai bagni di sole e mare, interessanti visite all'entroterra dove immergersi nella vicina oasi naturalistica del pino d'Aleppo, perdersi nelle ricchissime campagne ragusane, che producono olio, miele, carne e formaggi dal gusto unico, oltre al celeberrimo cioccolato di Modica. Inoltre, al turista che desidera intervallare alle bellezze naturali e alle bontà gastronomiche delle attività più strettamente culturali, va ricordato che albergare in un hotel di Marina di Ragusa è strategico per esplorare i numerosi siti archeologici dell'area o per raggiungere in giornata località come la sofisticata Siracusa, Piazza Armerina, Caltagirone, Noto e le altre città del Barocco Siciliano, Patrimonio dell'Umanità riconosciuto dall'UNESCO. Da diversi anni nel periodo che va da Luglio a Settembre l'estate viene animata da una rassegna di spettacoli di vario genere come teatro, cabaret, balletto, musica classica e leggera. Il 15 agosto si festeggia la festa di Maria SS. di Porto Salvo. L'evento intriso di religione e folklore è nato come festa di pescatori in quanto la miracolosa Madonna di Porto Salvo è stata salvatrice di un naufrago, durante una tempesta, ma è diventata una festa molto seguita sia dai fedeli che dai numerosi turisti; la giornata inizia con la celebrazione religiosa in chiesa e di seguito la folla si sposta verso il lungomare per assistere ai tipici giochi sull'acqua; nel tardo pomeriggio ha luogo la processione sul mare con la statua della Madonna per concludersi in serata con un suggestivo spettacolo pirotecnico. L'addio all'estate è invece una manifestazione ricreativo-sportivo-culturale che si svolge tra il primo ed il secondo fine settimana di settembre e rappresenta il tradizionale appuntamento per dare un saluto alla stagione estiva, in cui lo sport, la cultura e la cucina tradizionale rappresentano un richiamo sia per i ragusani che per numerosi turisti. Nella località balneare è possibile visitare mostre fotografiche e di antiquariato, assistere a sfilate d'auto d'epoca, a manifestazioni ricreative e sportive di ogni genere e gustare, presso gli stand allestiti nella piazza principale, il menù tipico della cucina iblea.
La bella città di Marsala si affaccia sul Canale di Sicilia ed offre, come altre località della Sicilia, un mare ed una costa variamente interessanti. Nata dalle rovine dell'antica città punica di Lilibeo è il primo comune della provincia di Trapani ed il quinto della Sicilia per popolazione; famosa per lo sbarco di Garibaldi e dei mille e per la produzione dell'omonimo vino Marsala, per cui, dal 1987, è Città del Vino. Punta estrema occidentale dell'isola la città sorge su capo Boeo, con vista sulle isole Egadi; il territorio del comune presenta un patrimonio culturale e paesaggistico estremamente ricco e variegato, di cui fa parte la Riserva Naturale Regionale delle Isole dello Stagnone. La più nota delle isole che compongono l'arcipelago è Mothia, riconosciuta dagli storici come l'insediamento fenicio che diede origine all'attuale città e dove, tra il parco archeologico, saline antichissime e mulini cinquecenteschi (necessari alla lavorazione del sale) trovano asilo una fauna e flora uniche che qui hanno trovato un habitat ideale di riproduzione e di ristoro; tra queste i fenicotteri rosa che sempre più spesso scelgono lo Stagnone ed in particolare l'Isola Grande come luogo di riposo. Il soggiorno in un hotel di Marsala permette di vivere da vicino il ricco spirito della città, di visitare agevolmente i suoi numerosi musei (tra cui spiccano quello archeologico, ma anche quello del sale e della civiltà contadina), di frequentare gli eventi della ricca offerta culturale cittadina o anche solo curiosare nel suggestivo mercato del pesce o dedicarsi allo shopping nelle ariose vie del centro. Marsala si sviluppa attorno ai due assi viari dell'impianto originario fenicio e poi romano, il cardo e il decumano (oggi via XI maggio, altrimenti detta il "Cassero"), che si incrociano al centro della città e collegano i quattro antichi ingressi, un tempo caratterizzati dalla presenza di altrettante porte. Solo due di esse restano ancora in piedi: Porta Nuova, ricostruita nel '700, e Porta Garibaldi, un tempo chiamata "Porta Mare" che l'11 maggio 1860 vide il passaggio dei Mille che entravano a Marsala. Completavano l'antico quadrilatero Porta Mazara (all'inizio di via XI Maggio) e Porta Trapani (anche detta "Porticella"). Proprio in quest'area si individua il centro storico, autentico cuore della città; al suo interno, polo d'attrazione per turisti e residenti è senz'altro Piazza della Repubblica, delimitata da un lato da Palazzo VII Aprile, un edificio imponente costruito tra il '500 e il '600 e oggi sede del Consiglio Comunale, e dall'altro dalla Cattedrale o Duomo, dedicata a Tommaso Becket di Canterbury, la cui maestosa facciata barocca è stata ricostruita a partire dal 1600 sull'impianto normanno del 1176. A due passi dalla Piazza si trova il Monastero cinquecentesco di San Pietro, nell'antico quartiere ebraico e, più avanti, si incontrano alcuni palazzi gentilizi di notevole valore architettonico, costruiti in gran parte tra il XVI e il XVIII secolo e altre chiese come la Chiesa di San Giovanni Battista, in prossimità del mare, che venne costruita nel 1555 dai Gesuiti sul Capo Boeo; la cosiddetta "Grotta della Sibilla", che la tradizione collega quale sepolcro o dimora della Sibilla Cumana, si trova proprio sotto la chiesa e, nel corso dei secoli è diventata parte integrante dell'edificio di culto con essa comunicante. Nel quartiere dell'Annunziata, si trova la Chiesa e il Convento che i Carmelitani costruirono a partire dal 1315, divenuto polo di attrazione e meta di pellegrinaggi in onore della Madonna detta di Trapani, opera di Nino Pisano del XIV secolo. Il campanile era abbastanza famoso nei secoli passati, una tra le meraviglie artistiche da non perdere; questo campanile era considerato, fino a non molti anni orsono, una delle torri di guardia della città. Gettando uno sguardo sui monumenti di Marsala troviamo il Teatro Comunale, di inizio ottocento con 300 posti a sedere, riaperto nel 1994 ed intitolato a Eliodoro Sollima e un Castello medievale di origine normanna fondato forse solo come recinto fortificato che oggi ospita la casa circondariale di Marsala. Trascorrere una vacanza in un hotel di Marsala darà la possibilità di visitare, nella parte più occidentale della città, una zona archeologica occupata da macchia mediterranea e dove sono presenti i resti di una vecchia casa patrizia romana, chiamata "Insula romana", risalente al IV secolo d.C. Tra i musei meritano una visita il Museo Archeologico Baglio Anselmi, istituito per ospitare un reperto tra le maggiori attrazioni di Marsala, ovvero la nave punica, una nave ritrovata presso Punta d'Alga, sul litorale nord; oltre ad essa si trovano numerosi resti rinvenuti nel territorio marsalese e documentazioni su alcune case romane sparse per la città. Il Museo degli Arazzi fiamminghi è, invece, un museo che espone una serie di arazzi fiamminghi del XVI secolo, raffiguranti la guerra giudaica. Le bellezze della città, però, non si fermano solo al centro storico. Marsala è città di sole e di mare ed offre la possibilità a chi ama il caldo clima mediterraneo di godersi le vacanze in relax; il mare è limpido e cristallino, la sabbia bianca e fine, le spiagge si perdono a vista d'occhio, soprattutto nel versante sud, con lidi, di anno in anno sempre più attrezzati e organizzati, facilmente raggiungibili dal centro urbano con mezzi pubblici o in bici. Sono inoltre presenti anche tratti di spiaggia libera, che spesso nascondono piccoli angoli di paradiso, particolarmente indicati per chi si dedica alle immersioni o agli sport acquatici, ma anche per chi non ama la chiassosa vivacità delle strutture organizzate. Chi soggiorna in un hotel di Marsala ed è alla ricerca di un percorso lontano dalla città può lasciarsi sedurre dai ritmi lenti delle campagne, dove rigogliosi vigneti, che si perdono a vista d'occhio, continuano a produrre ottimi vini bianchi, rossi e liquorosi, come il nobile vino doc Marsala. Qui, immersi nel silenzio della natura, spiccano antichi bagli, alcuni dei quali ristrutturati e trasformati in eleganti resort, che meritano di essere visitati. Sapori, colori e tradizioni lasciano il segno a chi sceglie di trascorrere una vacanza in Sicilia. Turisti e visitatori possono scoprire tradizioni antiche che affondano le radici nella religiosità e nel folclore. Trascorrere la Settimana Santa a Marsala è una vera emozione: la Passione, Morte e Resurrezione di Gesù vengono riproposte attraverso precise forme di teatralizzazione che trasformano le vie del centro cittadino in un variopinto palcoscenico di scenografie del dolore e della gioia, in cui è evidente il contrasto tra sacro e profano, tra dimensione artistica e religiosa; le processioni che il Giovedì e il Venerdì percorrono le vie del centro cittadino raccolgono migliaia di persone ed il momento più significativo è la Processione dei Gruppi Viventi del Giovedì, con un corteo di centinaia di attori e figuranti, tutti in costume d'epoca, che attraversa le vie della città e che si conclude di sera con la rappresentazione teatrale della Crocifissione del Cristo. Ma anche partecipare agli eventi della Settimana Garibaldina, quando la città ricorda l'epopea risorgimentale, è coinvolgente e interessante: in particolare, viene rievocato lo Sbarco delle navi Piemonte e Lombardo nelle vicinanze del porto di Marsala, ma c'è spazio anche per mostre, conferenze, incontri e serate all'insegna della storia. Chi si trova a soggiornare in un hotel di Marsala nel mese di giugno potrà assistere ai festeggiamenti di San Giovanni Battista, compatrono della città. Solo in questa occasione la Chiesa di San Giovanni viene aperta al pubblico e, nel corso della giornata, è prevista la celebrazione di tre funzioni religiose al mattino, mentre la messa del pomeriggio precede la processione; i marsalesi approfittano dell'apertura della Chiesa per visitare anche il pozzo della Sibilla, visita che a distanza di anni continua a ripetersi e che si ritiene possa portare felicità e fortuna ai convenuti. In serata, infine, ha luogo lo spettacolo dei giochi pirotecnici che segna la conclusione dei festeggiamenti. Naturalmente, alloggiare in un hotel di Marsala facilita la visita delle vicine Sciacca, Trapani e Mazara del Vallo (sede della più grossa flotta peschereccia del Mediterraneo; deve la sua fama anche allo splendido Satiro Danzante, esposto nel Museo Civico) o spingersi fin verso Erice (sulla sommità del Monte San Giuliano in splendida posizione panoramica su Trapani) e San Vito Lo Capo ed infine raggiungere le pittoresche isole Egadi (Favignana, Levanzo e Marettimo a cui si arriva prendendo l'aliscafo dal porto di Trapani o da quello di Marsala). Per chi ama il vino e la gastronomia, Marsala offre sapori unici, speciali e genuini che affondano le loro radici nelle più antiche tradizioni culinarie, ma anche nella freschezza e tipicità dei suoi prodotti. I buongustai non potranno fare a meno di assaporare le succulente zuppe di pesce o di aragosta, il cuscus, gli gnocculi con il sugo di gronco, le grigliate di pesce dello Stagnone e tante altre prelibatezze, rigorosamente accompagnate dagli ottimi vini marsalesi.
Mazzarò è una frazione costiera di Taormina e nella sua piccola baia su trova una delle spiagge più famose del mondo; posta direttamente sul lato nord della "piccola perla" di Isola Bella e a dieci minuti dal centro di Taormina è raggiungibile anche grazie ad una comoda funicolare. Nella stazione turistica, climatica e balneare, il Lido di Mazzarò è venuto sviluppandosi da un antico insediamento di pescatori e si presenta come un giardino sempreverde ricco della rigogliosa macchia mediterranea, dall'agave ai palmizi, dai cipressi agli olivi, per finire agli immancabili fichi d'India ed alle cactacee. I turisti che alloggiano negli hotel di Mazzarò potranno scegliere se godere del mare limpido della baia oppure visitare le vicine grotte marine, i faraglioni o Capo di Sant'Andrea con la sua Isola Bella. Oltre alla spiaggia ci sono tantissimi negozi aperti fino a tardi, numerosi pub e vari ristoranti dove gustare piatti a base di pesce fresco e piatti tipici siciliani. AllYouCanItaly può assecondare le vostre esigenze con una vasta gamma di alloggi, guest house e hotel a Mazzarò, aperti tutto l'anno con una vista spettacolare al centro della baia, che organizzano per i turisti visite ed escursioni nelle vicine località.
Palermo conserva ancora oggi gran parte della sua tradizione mediterranea nei vari Mercati Popolari Storici disseminati nella città che rappresentano il luogo ideale per un autentico tuffo nel passato e nelle tradizioni più antiche del popolo palermitano. I quattro mercati più importanti e storici sono: la Vucciria, il Capo, il Borgo Vecchio, ed infine quello assai antico di Ballarò, nel cuore della città. La Vucciria è un angolo della città dove il tempo sembra essersi fermato in un piacevole miscuglio di voci, odori e rumori; si estende tra via Roma, la Cala e il Cassaro e, sin dal XII secolo, la vicinanza al porto cittadino ne fece la residenza preferita di mercanti e commercianti genovesi, pisani, veneziani. Nasce come bottega della carne, anticamente chiusa da arcate, ed era chiamato la Bucciria grande, termine che deriva da una parola francese, boucherie (macelleria) perché in epoca angioina vi sorgeva un macello; oggi, completamente all'aperto, è un mercato per la vendita di alimentari in genere (pesce, frutta e verdura). Vucciria in siciliano significa confusione e oggi la confusione delle voci che si accavallano e delle grida dei venditori è uno degli elementi che lo caratterizza, ma all'interno della zona del mercato si trovano palazzi nobiliari ed opere d'arte come il Palazzo Mazzarino o la fontana del Garraffello; sono numerosi gli hotel a Palermo nella zona dei Mercati Popolari e, consultando la nostra guida, è possibile trovare quello che meglio risponde al proprio gusto personale. Altro mercato molto conosciuto è Il Capo che, insieme a Ballarò, è il mercato più frequentato della città; uno degli ingressi principali è quello di Porta Carini, nei cui pressi è il Palazzo di Giustizia, e si estende in tutta la zona che va verso la Cattedrale e il monte dei pegni. Caratteristiche le stradine addobbate di tutte le mercanzie possibili e immaginabili e circondato da affascinanti chiese barocche. Non grande come i precedenti ma molto caratteristico è il mercato di Borgo Vecchio poco distante da Piazza Politeama; questo mercato è uno dei punti di ritrovo più affollati, è l'unico che rimane aperto anche durante la notte, attirando moltissimi giovani che qui si danno appuntamento per organizzare la serata. Ballarò è il mercato popolare per eccellenza ed il più antico tra i Mercati Storici di Palermo. Si estende da piazza Casa Professa ai bastioni di corso Tukory, verso Porta Sant'Agata; una tappa imperdibile nel centro storico, folcloristico e perfetto per immergersi nello spirito siciliano. Scegli quindi il tuo hotel vicino a questo grande e vivace Mercato Popolare che propone prelibatezze alimentari che provengono direttamente dalle campagne del palermitano tra i coloratissimi banchi di frutta, i richiami in dialetto che risuonano nell'aria e le centinaia di persone che vi sfilano ogni giorno. Ballarò è il mercato scelto da gran parte dei palermitani per fare la spesa e, al contrario degli altri mercati, è il meno visitato dai turisti. Altri Mercati Popolari di Palermo da ricordare sono il mercato delle Pulci, antico mercato di antiquariato e mobili antichi, e quello dei Lattarini che si trova nelle vicinanze di via Roma a poca distanza dal mercato della Vucciria. Soggiornare in un hotel vicino ai Mercati Popolari consente al turista di scoprire la vita pulsante della città nelle strette vie dove aleggia il fascino dei tempi andati.
Fondata dai greci nell'ottavo secolo a.C., Messina si erge alle spalle di uno straordinario porto naturale, strategicamente posto di fronte all'ultimo lembo del continente. Punto di approdo per chi viene dalla penisola e capoluogo di provincia, Messina è separata dal continente da 5 chilometri di mare ed è uno dei punti di partenza per le Eolie. Di spettacolare imponenza è il suggestivo "Stretto di Messina", braccio di mare che collega il Mar Ionio con il Mar Tirreno e che, separando le due città di Messina e Reggio Calabria con le rispettive aree urbane, separa la Sicilia dalla Calabria, dunque dall'Italia peninsulare e dal continente. Anche se molti segni del suo passato ricchissimo e glorioso sono stati travolti dal terremoto del 1908 prima e dai pesanti bombardamenti alleati dal 1940 in poi, soggiornare in un hotel di Messina permette di apprezzare appieno le caparbie vestigia delle sue architetture prenormanne e gotiche (come il maestoso Duomo, il più prestigioso monumento normanno voluto da Ruggero II e consacrato alla presenza di Enrico IV di Svevia nel 1197 con il nome di Santa Maria), moderne (la cinquecentesca fontana di Orione edificata di fronte al Duomo e dedicata al gigante Orione mitico fondatore della città), come i numerosi edifici di natura militare che costellano la città ed il porto in loro difesa - chiari sintomi dell'opulenza di una città che divenne capitale, assieme a Palermo, del Regno di Sicilia - unitamente agli edifici della ricostruzione, in stile liberty e razionalista. Una parte importante della cultura messinese e siciliana è ben conservata nei musei cittadini (come il Museo Regionale dove è possibile apprezzare sarcofagi romani, busti, mosaici, argenti e opere importanti quali il "Polittico di San Gregorio" di Antonello da Messina, "l'Adorazione dei pastori" e la "Resurrezione di Lazzaro" di Caravaggio) o in piccole ma preziose collezioni come quella dei Pupi o nei numerosi musei etno-antropologici frequenti in tutta la provincia. Da non perdere, sul viale Principe Umberto, la visita al Sacrario di Cristo Re che si trova dove sorgeva un tempo il castello di Matagrifone o Rocca Guelfonia. La fondazione di questa struttura difensiva affonda quasi certamente nelle origini della città e la sua posizione su una collina dominante, così vicino al centro storico, ne hanno fatto sempre un punto privilegiato per il controllo della città e del porto. Inoltre il turista che sceglie di alloggiare in un hotel di Messina può godere delle belle spiagge nelle vicinanze della città bagnate da acque più fresche o più calde a seconda che ci si affacci sul versante ionico o tirrenico; il territorio offre una gamma notevole di località più selvagge o più attrezzate dove poter approfittare della purezza e della trasparenza rigenerante delle acque marine; inoltre in poco tempo si raggiungono Taormina e Milazzo, Tindari e le Isole Eolie, il versante nord dell'Etna e i boschi dei Nebrodi. Anche Messina è ricca di eventi e manifestazioni che fanno rivivere vecchie tradizioni. A giugno ricorre la Festa patronale della Madonna della Lettera quando la statua ottocentesca della Madonna in argento viene portata in processione per le vie della città mentre l'ultima settimana di luglio si tiene la rassegna cinematografica internazionale, Messina Film Festival. Ma il turista che sceglie di prenotare un hotel a Messina in agosto potrà assistere a una delle più imponenti feste di tutta la Sicilia che richiama ogni anno oltre centomila fedeli: il 13 e 14 si svolge la "Cavalcata dei Giganti", enormi figure a cavallo in cartapesta (alte 9 metri) trasportate in corteo con bande musicali e carretti siciliani mentre il 15 agosto, nel giorno della Madonna Assunta, la festa continua con una tra le cerimonie più antiche e spettacolari, che risale al 1535 quando Carlo V fece il suo ingresso in città: la Processione della Vara, macchina votiva dall'altezza impressionante che sovrasta la folla procedendo lenta per le vie del centro fino al Duomo, dove si tiene la benedizione ufficiale da parte del Vescovo e dove rimane per due giorni a favore di cittadini e turisti. La gastronomia messinese, così come quella di tutta la Sicilia, è strettamente legata alle vicende storiche, religiose e culturali dell'isola che contribuiscono a rendere varia ma unica nel suo genere la cucina siciliana. Una delle tradizioni millenarie di Messina è senza dubbio la pesca del pescespada, che sta alla base della sua cucina. La sua carne tenera e gustosa viene esaltata in tanti piatti, e già nell'antichità era presente nelle mense più raffinate. Tra i primi piatti tipica è la pasta "ncasciata" cucinata con carne di manzo, salame, melanzane, caciocavallo, uova, pomodori, aglio, sale e pepe. Accanto a questi piatti molto ricchi però, è possibile trovare, nella tradizione gastronomica, delle ricette legate all'alimentazione quotidiana tipica del mondo contadino, come le varie zuppe di verdura condite con olio crudo, o minestre di riso con ceci; tipico è il "maccu", saporita pietanza a base di fave secche che per la lunga cottura si riducono in una morbida crema. Altre specialità gastronomiche messinesi molto gustose che meritano una citazione sono la "Pignolata" e gli "Nzuddi", biscotti molto croccanti con mandorle e miele, da accompagnare con un vino dolce tipo Marsala.
Il Museo Archeologico Regionale di Palermo, già Casa dei Padri della Congregazione di San Filippo Neri, è dedicato ad Antonio Salinas, celebre archeologo e numismatico palermitano. Fa parte del complesso monumentale dell'Olivella, che comprende anche la chiesa di San Ignazio, ed è situato sui tre piani del bellissimo edificio seicentesco che fungeva da convento per i padri Filippini, come testimonia l'ingresso sul chiostro Minore. La zona, nella parte della città vecchia che ha il suo centro nella piazza Olivella, è fornitissima di piccoli alberghi dotati di tutti i comfort necessari; prenotate quindi il vostro soggiorno in un hotel vicino al Museo Archeologico a pochi passi dal centro storico. Il Museo possiede una delle più ricche collezioni d'arte punica e greca d'Italia, nonché testimonianze di gran parte della storia siciliana. Nelle sue sale sono esposti oggetti provenienti da collezioni private acquistati o donati al museo del corso dei secoli. La collezione più importante per numero di pezzi venne lasciata, alla sua morte, da Antonio Salinas ed è composta di libri, stampe, fotografie, oggetti personali e circa 6000 monete. Nello spazio espositivo sono raccolti oggetti provenienti da necropoli di origine etrusca (urne funerarie in terracotta e alabastro, vasi di terracotta e buccheri), reperti rinvenuti durante gli scavi subacquei (ancore di pietra, ceppi di piombo, lucerne, anfore ed iscrizioni), ceramiche e parti di templi provenienti dagli scavi di Solunto e Selinunte e stele votive e sculture di divinità fenicie da Mozia e Lilibeo; dei reperti egiziani fa parte la famosa "Pietra di Palermo", un frammento di iscrizione importante per la ricostruzione dell'antica storia egizia. L'opera di maggior rilievo artistico, e sicuramente la più bella da vedere, è quella conosciuta come il grande "Ariete di bronzo", una splendida scultura bronzea, superstite di una coppia, proveniente da Siracusa. Costituisce parte integrante del patrimonio del Museo una Biblioteca tra le più importanti della Sicilia, specializzata in archeologia, il cui nucleo originale è ricco di opere rare e di pregio. INFORMAZIONI: Piazza Olivella, 24 Palermo Tel: 091 6116805 Se vuoi conoscere questa struttura che raccoglie un mondo incredibile di opere d'arte e testimonianze di gran parte della storia siciliana soggiorna durante la tua vacanza in un hotel vicino al Museo Archeologico.
Capoluogo dell'omonima provincia e dell'intera Sicilia, la città di Palermo è considerata il punto nodale, culturale ed economico, tra il Mar Mediterraneo e l'Europa. Dopo Roma, Milano, Napoli e Torino è il quinto comune più popolato e uno di quelli con la storia più antica e suggestiva. Palermo è una delle città più belle del sud Italia che vanta influenze da tantissime culture differenti; infatti ha vissuto secoli di dominazioni straniere (arabi, francesi, bizantini, spagnoli, normanni) che hanno lasciato pesanti tracce della propria cultura sia nelle strade della città che nella mente dei suoi abitanti. Estesa lungo l'omonimo golfo nel Mar Tirreno e adagiata sulla pianura della Conca d'Oro, così chiamata per via delle colorazioni tipiche degli agrumi che un tempo dominavano il paesaggio, è circondata completamente da una cinta muraria naturale: i monti di Palermo. La sua storia millenaria le ha regalato un notevole patrimonio artistico ed architettonico che spazia dai resti delle mura puniche per giungere a ville in stile liberty, passando dalle residenze in stile arabo-normanno, alle chiese barocche ed ai teatri neoclassici. Durante la dominazione araba la città definita "paradiso della terra", acquistò splendore; il Castello della Zisa, il Castello di Maredolce e il Parco della Favorita sono testimonianza di questo periodo. Sotto la dominazione degli Aragonesi furono realizzati grandi cambiamenti nella città ed tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, Palermo fu la città dei cento Paesi in cui crescevano le borgate, espressione di un'economia del territorio in rapporto continuo con la città. Oggi il centro storico è diviso in quattro mandamenti legati alle due arterie principali della città: il Cassaro e via Maqueda, strada perpendicolare alla prima e che, all'incrocio con questa, crea la piazza Quattro Canti, uno dei punti più frequentati. Una visita di Palermo, che sia per motivi di lavoro o per vacanza, vi farà innamorare di questa splendida città dall'atmosfera animata, dall'ottima gastronomia e dal clima meraviglioso; prenotando un hotel a Palermo potrete quindi percorrere a piedi le sue antiche vie, tra i suoi folcloristici mercati popolari, un'ampia scelta di negozi, ristoranti e locali notturni o avventurarvi nella visita del suo patrimonio artistico. Da ricordare tra i monumenti più significativi il Palazzo dei Normanni, conosciuto anche come Palazzo Reale, al cui interno è ubicata la Cappella Palatina dedicata a San Pietro Apostolo e interamente ricoperta da sfavillanti mosaici dorati. Da Corso Vittorio Emanuele si giunge in Piazza Duomo dove si trova la Cattedrale, mirabile esempio di sovrapposizione di stili e una tra le architetture più rappresentative della città; al suo interno sono custoditi simboli della storia cittadina e dell'intera isola e la sala del tesoro che comprende varie opere d'arte che vanno dall'epoca normanna all'Ottocento: sotto la cattedrale è la cripta, con volte a crociera sostenute da colonne di granito che conserva tombe, iscrizioni e sarcofagi di età romana. Continuando la passeggiando non si può fare a meno di ammirare i due più grandi teatri della città, il Teatro Politeama Garibaldi e il Teatro Massimo, l'edificio lirico teatrale più grande d'Italia e, fra i musei, il Museo Archeologico Regionale, che ospita la più importante biblioteca palermitana. Soggiornare in un hotel vicino a Palermo offre inoltre l'opportunità di visitare Monreale che dista 5 chilometri dal capoluogo e la cui costruzione più rappresentativa è il Duomo costruito per volontà di Guglielmo II, con le sue due torri massicce e solenni, fiancheggianti il portico d'ingresso; molto importanti sono le porte bronzee in stile romanico e l'interno è a croce latina, con le navate divise da colonne sormontate da una sequenza ritmica di archi ogivali. Merita senz'altro una visita Mondello, frazione e località turistica di Palermo, distaccata dalla città dal Parco della Favorita, e raggiungibile per mezzo dei tanti viali alberati o tramite collegamenti secondari. La zona è rinomata per la spiaggia e presenta molte strutture ricettive, numerosi club nautici e circoli esclusivi, ristoranti, negozi, un porticciolo ed un antico stabilimento balneare, uno dei monumenti simbolo della città.
San Vito Lo Capo rappresenta, assieme a Cefalù e Sciacca, uno dei più famosi luoghi di villeggiatura della Sicilia. Il paese si trova all'estremità del Capo omonimo, sulla punta di un promontorio che ad est guarda il Golfo di Castellammare ed è occupato in gran parte dalla Riserva naturale dello Zingaro e ad ovest volge verso le Isole Egadi, visibili quando il cielo è limpido. Il clima favorevole, la bellezza e la varietà delle coste e delle spiagge - basse ed alte, rocciose o sabbiose, organizzate in baie e calle - il mare caldo e limpido, la presenza di fondali incontaminati adorni di formazioni coralline ed abbondante flora e fauna, rendono piacevole la vacanza negli hotel di San Vito Lo Capo. Nonostante le tracce dimostrino un'antichissima presenza umana nelle grotte di cui è ricco il suo promontorio, l'origine del paese è fatta risalire all'agglomerato di abitazioni che lentamente attorniarono la cappella di San Vito martire, eretta dai devoti solo a partire dal XIV secolo. Nei decenni successivi, infatti, si costruirono attorno a questo primo edificio religioso delle strutture ricettive e protettive adatte ad accogliere i numerosissimi pellegrini e a difendere il borgo marinaro dalle aggressioni piratesche. Soggiornare in un hotel di San Vito Lo Capo permette allora di visitare l'attuale Santuario, antica fortezza dall'aspetto squadrato e massiccio che nell'arco dei secoli ha subìto numerosi interventi edilizi e gode ancora della protezione di due delle tre torri di avvistamento che erano state costruite in antichità: quella di Scieri e quella di Isolidda. Il paese è un buon punto di partenza per l'esplorazione della variegata costa tirrenica, per visite di strutture tipicamente tradizionali come le tonnare o incursioni verso le città d'arte di Palermo e Trapani senza dimenticare le importanti riserve naturali: quella del monte Cofano, con una vasta flora mediterranea, percorsi stupendi, due torri storiche da visitare, una vecchia tonnara con poche case e un mare altrettanto bello e quella dello Zingaro, luogo di incomparabile bellezza, ideale per chi ama il trekking, stupendi sentieri sul mare, meravigliose calette dove fare il bagno e godersi le natura e i profumi della Sicilia. Dal 1998 la cittadina ospita il "Cous Cous Fest", rassegna internazionale di cultura ed enogastronomia del Mediterraneo. Il turista che soggiorna in un hotel di San Vito Lo Capo durante il mese di settembre avrà l'opportunità di assistere a questa gara gastronomica internazionale di cuscus che impegna chef provenienti da 8 paesi che si affrontano proponendo il cuscus cucinato secondo la propria tradizione gastronomica. Nel mese di maggio dopo un tour di tutta la Sicilia si conclude, con una tappa finale a San Vito Lo Capo, il Festival degli aquiloni; aquilonisti di fama internazionale si scontrano in sessioni acrobatiche a suon di musica, mentre a luglio si celebra il Summer Music Festival. Insomma, San Vito Lo Capo sa offrire ai molti turisti in visita un ambiente di rara bellezza, senza dimenticare i molti vini e prodotti tipici che rendono unica la permanenza in questa fantastica cittadina.
Sciacca, avanguardia di un entroterra ricolmo di bellezza, è una caratteristica cittadina affacciata sul Canale di Sicilia, disposta a metà strada tra le rilevanti città di Agrigento e Marsala. Il soggiorno in un hotel di Sciacca consente di immergersi subito e completamente nel suo ritmo dolce di paese di provincia, mollemente adagiato su una collina che gentilmente scende a mare, e di apprezzarne il forte spirito, che trasuda dalla ricchezza naturalistica come da quella architettonica e culturale; è infatti ornata da una moltitudine di edifici che ne ricordano l'importanza storica, come porte monumentali, castelli, palazzi patrizi ed architetture religiose. La visita alla città può iniziare da Piazza Scandaliato, splendida terrazza con suggestiva veduta sul mare; posta al centro del paese è stata sempre il punto d'incontro di intere generazioni e oggi continua ad essere il centro culturale e degli spettacoli, con manifestazioni pagane e religiose come il famoso Carnevale e la tradizionale festa della Madonna del Soccorso, patrona della città, con una processione unica e suggestiva. Ristrutturata in stile moderno, rimane la meta preferita dai turisti che ogni estate affollano gli hotel di Sciacca. L'ex sede del Collegio dei Gesuiti, oggi sede del Municipio e della Biblioteca Comunale, domina con la sua elegante mole la piazza insieme alla Chiesa di San Domenico che sorge in una zona dove precedentemente si ergevano due chiese trecentesche; ha una vasta facciata costruita con blocchi di tufo conchigliare e l'interno ha una sola navata e comprende otto cappelle. Poco oltre si apre Piazza del Duomo dove si trova la Cattedrale, dedicata a Santa Maria Maddalena; di origini normanne, di cui conserva solo l'esterno delle tre absidi, ospita al suo interno, tra le altre numerose opere d'arte, la statua della Madonna del Soccorso che viene condotta in processione per le vie di Sciacca due volte l'anno dando vita ad una delle manifestazioni di fede più suggestive della Sicilia. Meritano una visita la chiesa di Santa Margherita, riccamente ornata da statue e bassorilievi, della quale rimane solo il portale in stile Gotico e il Palazzo Steripinto, singolare edificio in stile catalano che presenta un'interessante facciata con bugnato a punta di diamante, ritmata da bifore e coronata di merli. Interessante da visitare è il Castello Incantato, singolare museo all'aperto che sorge ai piedi del Monte San Calogero in una vasta area di campagna dove lo scultore Filippo Bentivegna scelse di vivere dal dopoguerra in poi e dove fece di un piccolo appezzamento di terreno il campo di sperimentazione della propria particolarissima arte in cui, materiali semplici quali la pietra e il legno, sono diventati il pretesto per la realizzazione di numerose sculture raffiguranti teste di uomini, con l'aspetto di santoni, guerrieri o sciamani. La permanenza in un hotel di Sciacca è l'occasione per conoscere da vicino la sofisticata arte della ceramica, artigianato che trova nel paese un polo d'eccellenza, per gustose incursioni nel ricco panorama agricolo ed enogastronomico dell'entroterra, per la visita di centri archeologici di prim'ordine, come Eraclea Minoa, Selinunte ed Agrigento oltre alla frequentazione delle spiagge paesane e alla visita alle foci dei fiumi Belice e Platani che racchiudono la cittadina. E come non visitare per una giornata di relax e cura le favolose Terme di Sciacca, rinomatissima stazione balneare e centro idrotermale alimentato dalla fonte termale che da millenni scaturisce dal sovrastante monte San Calogero, che ospita peraltro una preziosa riserva naturale.
La Sicilia offre vaste possibilità di turismo grazie alla presenza di un territorio molto diversificato; per la straordinarietà della sua terra e del suo clima, l'isola è meta di moltissimi turisti che ogni anno la visitano bagnandosi nelle sue acque calde e pulite, dopo averne assaporato la corposa intensità culturale. La splendida isola del Mediterraneo è da secoli la terra del turismo e delle vacanze grazie alla sua storia millenaria e al grande fascino che le sue tradizioni suscitano da sempre; l'atmosfera che si respira rievoca gli antichi splendori della Magna Grecia accompagnati da suggestive reminescenze arabe e normanne nell'architettura degli edifici. I centri marittimi in Sicilia sono spesso cittadine o paesi con una profonda impronta storica alle spalle, affacciati su porzioni di mare perpetuamente rinnovato e pulito. Diverse spiagge e località balneari offrono svariate opportunità di caratterizzare la vostra vacanza, a seconda che siate interessati ad un soggiorno di totale relax, oppure siate attratti dal cospicuo patrimonio culturale. Andare al mare in Sicilia significa partecipare ad un grande rito che emana da uno stile di vita pacifico e rasserenante, che prevede una discesa in spiaggia in tarda mattinata, spuntini a suon di leccornie tradizionali dolci e salate, pasti rigorosamente a base di pesce. A questo si aggiungono diverse attività complementari, come sport acquatici (come vengono proposti sulle ventose spiagge di Trapani) oppure un'intensa attività notturna (come accade nelle località di Taormina o Catania e Palermo), piuttosto che un'esplorazione del patrimonio archeologico ed architettonico come avviene a Siracusa o Marsala o, ancora, la scoperta dell'incredibile ricchezza dei parchi naturali marini facilmente accessibili da Messina e San Vito Lo Capo. Il territorio della Sicilia è costituito quasi interamente dall'isola omonima, la più grande isola italiana e mediterranea; la parte rimanente è formata dagli arcipelaghi delle Eolie, delle Egadi e delle Pelagie, da Ustica e Pantelleria. È la regione più estesa d'Italia ed è divisa in nove province: Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Ragusa, Siracusa, Trapani e Palermo che, affacciata su un'ampia baia ai piedi di una fertile valle, è una delle città più vivaci e affascinanti d'Italia e merita una visita approfondita per i suoi monumenti e per la vibrante atmosfera che vi si respira, vantando chiese, musei, mercati e ristoranti fra i più belli dell'isola; da non dimenticare, poco fuori città l'elegante spiaggia di Mondello e il santuario del Monte Pellegrino. A est di Palermo, la costa tirrenica offre l'opportunità di raggiungere la catena montuosa delle Madonie, dove si può sciare o fare piacevoli escursioni, mentre lungo il litorale si trova una delle stazioni balneari più eleganti della Sicilia, Cefalù, situata a solo un'ora di viaggio da Palermo. Da Milazzo partono traghetti e aliscafi per le Isole Eolie, una catena di sette stupende isole vulcaniche mentre la costa ionica settentrionale, fra Messina e la bella località di villeggiatura di Taormina, è costituita da una serie di stazioni balneari e, sotto l'elegante cono dell'Etna, il vulcano più grande d'Europa che domina la parte orientale della Sicilia ed è il luogo naturale più memorabile dell'isola, si estende Catania, la seconda città della Sicilia. Siracusa, la città siciliana più bella e affascinante, racchiude la più ricca concentrazione di luoghi storici e di meraviglie architettoniche, che vanno dalle rovine greche e romane agli straordinari palazzi barocchi che si possono trovare nelle bellissime città di Noto e Ragusa, riprogettate e ricostruite nel seicento dopo che un terremoto devastante le aveva ridotte in macerie. L'entroterra, la zona meno popolosa e meno conosciuta della Sicilia, offre la semplice bellezza di un'area isolata e remota e nasconde autentici gioielli, come Piazza Armerina, con i suoi mosaici ben conservati che richiamano alla mente lo sfarzo dell'epoca romana ed Enna, storica città-fortezza di montagna. Lungo la costa meridionale si incontrano i magnifici templi di Agrigento e la città greca; più avanti si trova Trapani, un'ottima base per chiunque sia interessato ad approfondire la conoscenza di questa zona che presenta caratteristiche molto diverse dal resto dell'isola; qui l'influenza araba è più forte che altrove, soprattutto a Marsala e a Mazara del Vallo, mentre Selinunte e Segesta vantano gli insiemi di rovine antiche più romantici della Sicilia. Dai porti delle coste meridionali e occidentali si possono inoltre raggiungere altre isole di grande interesse: Linosa e Lampedusa, le Egadi e soprattutto la lontana Pantelleria, dove il mare è fra i più cristallini del Mediterraneo. Visitare la Sicilia è anche un'opportunità per conoscere le tradizioni e i costumi della regione senza dimenticare le gustose prelibatezze della cucina siciliana conosciute in tutto il mondo; il folclore si vive in tutte le sue manifestazioni perché in esse si fondono e si intrecciano fantasia e realtà, paganesimo e cristianesimo, mondo antico e mondo moderno. I normanni infusero nel popolo uno dei sentimenti più forti e radicati, il senso della cavalleria che ancora oggi genera manifestazioni artistiche di insospettata potenza con "l'opera dei pupi" e la decorazione dei carretti: l'opera dei pupi è un particolare tipo di teatro delle marionette costituito quasi per intero da narrazioni cavalleresche derivate in gran parte da romanzi e poemi del ciclo carolingio che si affermò nella regione alla fine dell'ottocento; i carretti siciliani sono uno dei principali simboli del folclore e la cittadina di Aci Sant'Antonio è un importante centro della Scuola d'Arte del Carretto e buona parte dell'economia del paese si basa su questa attività. La Sicilia è una regione nella quale si conservano ancora vive e vitali tradizioni secolari della vita lavorativa e sociale come la pesca del tonno, con le antiche tonnare o la pesca del pesce spada nelle acque dello Stretto di Messina. Nel settore dei culti religiosi locali si distinguono le feste dei Santi Patroni. La più celebre è il Festino di Santa Rosalia a Palermo che si svolge a luglio ed è caratterizzata dal Corteo del Carro Trionfale; a Messina in occasione della festa della Madonna di Mezzo Agosto si portano in processione la vara dell'Assunta e i due Giganti a cavallo, mitici progenitori dei messinesi: a Catania la patrona Sant'Agata viene festeggiata a febbraio portando per le vie della città il suo reliquario carico di oggetti preziosi. A parte le feste dei patroni, un ciclo di celebrazioni religiose molto sentito è quello della Settimana Santa della Pasqua. Di particolare suggestione quelle di Enna, Caltanissetta e Trapani. Un ciclo celebrativo con modalità diverse è quello della Settimana Santa bizantina a Piana degli Albanesi. La Sagra del Mandorlo in fiore nella Valle dei Templi è un evento importante nel panorama folcloristico nata con l'obiettivo di esaltare la primavera agrigentina ed oggi occasione di incontro di popoli di tutte le razze e culture. Anche la cucina siciliana è strettamente collegata alle vicende storiche e culturali e alla vita religiosa e spirituale dell'isola e custodisce le più grandi tradizioni gastronomiche: quella araba dell'agro e del dolce, quella francese dei Monsù, quella contadina che amministra con gusto i prodotti della terra. Nessuna cucina è così "povera ma ricca" nello stesso tempo come quella siciliana. Poveri sono gli ingredienti, semplici ed economici: molte verdure ed ortaggi di produzione locale e i pesci che il suo splendido mare offre generosamente. La ricchezza è data dalla fantasia e dalla varietà, dai profumi e dai colori; vi è un gusto nell'insaporire e nel presentare i piatti che la rendono addirittura sfarzosa. I dolci siciliani ne sono un esempio: il buccellato, la cassata e i fruttini di pasta reale. Al centro del pasto c'è la pasta, o un piatto di legumi: in provincia di Trapani è molto diffuso il cuscus di pesce, preparato in casa con la semola di grano duro. Il menù è ricco di piatti tipici: dalla pasta con le sarde, piatto che da Palermo si è diffuso su tutta l'isola alla catanese pasta alla Norma con pomodoro, melanzane e ricotta salata. Dalla caponata di melanzane agli involtini alla palermitana e alle sarde a beccafico (con pangrattato, limone, pinoli). Molto utilizzato il pane, che accompagna tutti i pasti ed importante è la produzione di formaggi. Da non dimenticare le "arancine" (con ripieno di ragout di carne e piselli o di prosciutto e formaggio), una sorta di emblema della cucina isolana. I gelati e le granite sono fondamentali nella vita quotidiana in Sicilia e vengono prodotti in centinaia di gusti differenti: è proprio in Sicilia che nel XVII secolo venne inventata la produzione moderna del gelato. I vini dell'isola erano considerati un tempo solo da taglio, ma oggi, anche se non tutti hanno raggiunto la fama del liquoroso marsala, i vini da tavola a denominazione d'origine quali l'Alcamo, l'Etna rosso, il Corvo o il Regaleali sono molto apprezzati. Tra i vini da dessert oltre al citato marsala vanno ricordati il Moscato di Noto, il Passito di Pantelleria e la Malvasia delle Lipari.
Raggiungere la Sicilia non basta. Per arrivare a Siracusa dovrete attraversare quasi tutta l'isola, lungo la costa ionica. Messina, Taormina, l'Etna e Catania, attraverso riserve naturali e piccoli villaggi di pescatori spruzzati dalla spuma marina. E poi eccola Siracusa, "la più bella città che i greci costruirono in occidente", come disse Cicerone. La città deve il suo nome alla dizione sicula "Syraka" (o "Sùraka") che sta per "abbondanza d'acqua": situata in un golfo in cui convergono i fiumi Ciano ed Anapo, ed ora anche alcuni canali artificiali, fu originariamente fondata sull'isola di Ortigia (al cui centro si trova la fonte d'acqua dolce Aretusa). Soggiornare presso un hotel di Siracusa è ideale per scoprire con la dovuta calma i tesori di una tra le più importanti città dell'antichità, che colleziona una gran quantità di strutture antiche uniche e ben conservate. Si può iniziare dal Parco della Neapolis che ospita la maggior parte dei monumenti classici di epoca greca e romana e dove hanno sede il Teatro Greco, il più grande della Sicilia e della Magna Grecia, l'Anfiteatro romano, risalente al III secolo a.C. utilizzato prevalentemente per i combattimenti tra gladiatori, e l'Ara di Ierone II, una struttura in pietra di notevoli dimensioni usata, con ogni probabilità, come altare per i sacrifici votivi. All'interno dell'area sono ancora visibili le latomie, cave di pietra un tempo adibite a carceri e probabili fonti della roccia calcarea necessaria per la costruzione di templi ed edifici; la più famosa è senza dubbio la Latomia del Paradiso, che, circondata da floridi aranceti, custodisce al suo interno l'Orecchio di Dionisio, una spettacolare grotta dotata di particolare risonanza acustica. Da qui, poco distante lungo viale Teocrito, si giunge alla notevolissima area delle catacombe, seconda per importanza solo a quella di Roma, che comprende le catacombe di San Giovanni, di Vigna Cassia e di Santa Lucia (ipogei ancora in gran parte interrati). Nelle vicinanze si trova il Museo archeologico regionale Paolo Orsi che, per dimensioni, numero e importanza dei pezzi, è il principale della Sicilia e uno dei maggiori del mondo. Impossibile soggiornare in un hotel di Siracusa e visitare la città senza subirne il fascino prepotente: patria di Archimede e dei poeti Teocrito ed Epicarmo, conserva il cuore storico nell'incantevole isoletta di Ortigia che separa le insenature del Porto Grande e del Porto Piccolo ed è collegata con la terraferma tramite un ponte; una passeggiata per le sue colorate viuzze è d'obbligo. Il suggestivo centro storico custodisce infatti, come in uno scrigno, alcuni tra i principali monumenti cittadini. Lo si raggiunge attraverso il corso Umberto I fino ad arrivare a piazza Pancali nelle cui vicinanze si trovano le imponenti rovine del Tempio di Apollo, in stile dorico, il più antico della regione. Da qui, passando per Piazza Archimede, al cui centro spicca la bella fontana dedicata a Diana, si può facilmente raggiungere il Duomo, dall'inconfondibile facciata barocca, eretto nella parte più elevata dell'isola, luogo sacro fin dall'età pre-ellenica. Poco distante dal Duomo, sempre nel cuore di Ortigia, si arriva in via della Maestranza, una delle strade principali e più antiche, tutta fiancheggiata da abitazioni nobili di aspetto barocco per raggiungere poi il belvedere San Giacomo per una sosta di fronte a uno dei migliori panorami siracusani, prima di una rilassante passeggiata e un pò di shopping negli eleganti e raffinati negozi di corso Matteotti, passeggio cittadino per eccellenza. Dirigendosi più a sud, si può continuare la visita con la sosta alla fonte Aretusa, una sorgente d'acqua dolce immortalata da molti poeti, che ebbe un ruolo determinante per l'insediamento del primo nucleo di abitanti di Siracusa e proseguire verso il poderoso castello Maniace, dal bel portale in marmi policromi, che si erge sulla punta estrema dell'isolotto di Ortigia. Risalendo la parte orientale dell'isola, ci si imbatte nel complesso museale della Galleria regionale ospitata nelle sale di palazzo Bellomo e dedicata in gran parte all'arte siciliana. Tra i quartieri sulla terraferma, il Foro siracusano, sulla strada omonima, occupa l'area dove sorgeva l'agorà del quartiere più importante e popolato della città greca, Acradina, nome che lo identifica tuttora. Spostandosi poco oltre merita una visita la chiesa di Santa Lucia al Sepolcro, luogo del martirio della vergine siracusana. Per chi ha voglia di esplorare uno dei più interessanti complessi militari dell'antica Grecia, non può mancare alle porte di Siracusa la visita al castello Eurialo, sull'altipiano di Epìpoli, da cui si gode di una magnifica vista di Siracusa. Il complesso, con le sue ciclopiche fortificazioni, è un vero gioiello di ingegneria militare. Prima comunità cristiana in Europa, la città ha sfruttato il grave terremoto del 1693 per rinnovarsi in una elegantissima veste barocca che le è valsa, assieme alla famosa Val di Noto, il riconoscimento come Patrimonio Unesco. Oltre che delle profonde bellezze cittadine, il soggiorno presso un hotel di Siracusa vi permetterà di godere anche dello spirito della città che traspare nelle sfarzose feste patronali come quella di Santa Lucia, protettrice della città che morì per le persecuzioni di Diocleziano; la festa ha inizio il 12 dicembre e culmina il 13 con la processione e l'arrivo del simulacro nella chiesa di Santa Lucia al Sepolcro e con un meraviglioso spettacolo pirotecnico in riva al mare; il corteo è seguito da una carrozza settecentesca, con personaggi in costume. In tutta la città è gran festa, ci sono bancarelle e si svolgono giochi popolari. La statua viene lasciata nel santuario per otto giorni, per essere riportata poi al Duomo con un altro grande corteo. In questi giorni di festa è usanza preparare gli "uccioli", pani votivi a forma di occhi, e la "cuccìa", un dolce di grano con ricotta o miele. Recentemente Siracusa si sta affermando sempre di più per il suo dinamismo ed è continuamente animata da eventi artistici e culturali come la Stagione Teatrale al Teatro Greco, evento molto atteso, sia per l'alta qualità delle rappresentazioni che per lo spettacolare e incantevole "palcoscenico" all'aperto. La spontanea ricchezza naturale dà inoltre origine a peculiari habitat, protetti da riserve ed oasi, che offrono a chi ha scelto di villeggiare presso un hotel di Siracusa un piacevole diversivo alla densa offerta culturale; ne è un esempio la visita delle Saline cittadine o dei parchi marini dispersi nel territorio. Altrettanto invitanti sono le belle spiagge che si distendono seguendo la costa poco a sud della città: l'Arenella e Fontane Bianche, spiagge stupende di sabbia bianca tra le più conosciute località balneari di Siracusa poi la spiaggia di Punta Asparano vicino ad Ognina, con splendidi isolotti la cui costa rocciosa e bassa digrada verso il mare, tutte bagnate da acque cristalline e dalla qualità impeccabile, o quelle della penisola della Maddalena, con falesie percorribili che si risolvono in una splendida insenatura sul mare trasparente, che lascia intravedere il bel fondale roccioso; il vostro hotel a Siracusa sarà l'ideale per goderne lo spettacolo naturale, per svolgervi sport acquatici o per effettuare immersioni, anche con l'ausilio dei vari diving center, e scoprire i fondali e i giochi di luce, con la presenza costante e variegata dei pesci che dalla primavera fino all'autunno inoltrato abitano le varie profondità e dove è possibile incontrare ricciole, tonni, delfini, squaletti e tartarughe da qualche tempo tornate ad abitare nuovamente il mare di Siracusa.
Taormina è una piccola cittadina siciliana in provincia di Messina; raffinata ed elegante, è conosciuta per la sua bellezza architettonica. I siculi furono i primi ad occuparla e successivamente passò sotto il potere dei Greci. Nel 902 fu conquistata dagli Arabi, e poi dai Normanni che la consacrarono come sede turistica residenziale e, verso la fine dell'Ottocento, divenne sempre più famosa come luogo di soggiorno a livello internazionale. Nel 1870, quando venne completata la linea ferroviaria Siracusa - Catania - Messina ebbe inizio la vera storia turistica moderna della città che si trova a circa 200 metri sul livello del mare ed ha una conformazione che la fa somigliare ad una terrazza da cui godere di una bella vista panoramica del mare e del vicino vulcano Etna. Qui il turismo è attivo tutto l'anno ed è agevolato dalla bellezza culturale e naturalistica tipica della città; ogni angolo di questa terra ha tanto da offrire sia dal punto di vista architettonico che ambientale ed il turista che soggiorna in un hotel di Taormina ha davvero l'imbarazzo della scelta. Il centro, pedonale, si costruisce intorno a corso Umberto I, il grande salotto della città che si anima sin dalle prime ore del mattino e dal quale è possibile raggiungere quasi tutti i punti di maggior interesse. Si può scegliere di iniziare con la visita del Duomo, cattedrale dedicata a San Nicolò che risale al XIII secolo e fu riconfigurato in età rinascimentale. Sulla Piazza del Duomo si trova anche il Municipio e una bella fontana barocca in pietra a base circolare che reca al centro, in posizione elevata, l'emblema della città: una figura mitica metà toro e metà donna. Prima dell'inizio del corso, appena fuori Porta Messina, si trova la seicentesca Chiesa di San Pancrazio, secondo la tradizione primo vescovo di Taormina, che fu edificata sui ruderi di un tempio dedicato a Zeus. Si giunge così in Piazza Vittorio Emanuele, l'antico foro della città dove si trovano la Chiesa di Santa Caterina, costruita nel XVII secolo sui resti di un Odeon, un piccolo teatro coperto risalente al periodo romano e Palazzo Corvaja che prende il nome dalla famiglia che ne fu proprietaria dal 1538 al 1945; è un esemplare di architettura quattrocentesca che oggi ospita il Museo Siciliano di Arte e Tradizioni Popolari con esposizione di opere di grandi artisti. Inoltre il centro storico è costellato di molti altri bei palazzi che presentano alcuni tratti in comune: stile gotico con influssi arabo-normanni, utilizzo della pietra lavica nera, in alternanza a pietra bianca di Siracusa per formare disegni decorativi geometrici. Questi intarsi movimentano la facciata dei più interessanti palazzi come Palazzo di Santo Stefano che ha una mole massiccia che ricorda una casa-fortezza e Palazzo Ciampoli il cui bel portale a sesto acuto è sormontato da uno scudo che riporta la data di costruzione del palazzo: 1412. A Taormina non ci si annoia mai: è possibile provare un ristorante diverso ogni sera e gustare i piatti tipici della cucina siciliana; numerosi sono anche i locali che permettono di fare aperitivi e vita notturna. Gli hotel di Taormina offrono al turista svariate possibilità, dalla struttura di lusso a quella più economica, per poter accontentare ogni tipo di clientela. Il monumento antico più importante e meglio conservato della città è il Teatro Greco, in origine del periodo ellenistico venne trasformato ed ingrandito in epoca romana, l'edificio che possiamo ammirare oggi è infatti quello del II secolo d.c. Il teatro, costruito sfruttando la naturale conformazione del terreno, è perfettamente funzionante ed ha ospitato in passato il premio David di Donatello, una delle più importanti manifestazioni cinematografiche italiane, ed oggi è sede di Taormina Arte, rassegna internazionale di cinema, teatro, balletto e musica sinfonica che si svolge nei mesi estivi. Il rosso dei mattoni, il bianco delle colonne marmoree che ancora ornano la scena, l'azzurro intenso del cielo sono i colori dominanti di quest'oasi di pace da cui si può ammirare il mar Ionio e lo splendore dell'Etna dalla cima spesso innevata, che digrada dolcemente e sembra quasi congiungersi con il mare. L'Etna si può ammirare anche concedendosi un giro sulla Ferrovia Circumetnea, che circumnaviga tutto il vulcano. Una vacanza in un hotel di Taormina soddisferà anche gli amanti della vita di mare; la città sorge alta sul promontorio, ma ai suoi piedi si stendono belle spiagge. La piccola baia di Mazzarò possiede una delle spiagge più famose del mondo raggiungibile anche grazie ad una comoda funicolare. I turisti potranno scegliere se godere del mare limpido della baia oppure visitare i faraglioni, le vicine grotte marine tra le quali spicca la Grotta Azzurra o Capo Sant'Andrea oltre il quale si estende la deliziosa baia chiusa dall'Isola Bella che un'esilissima lingua di terra collega alla riva; in cima all'isola, che nel 1998 fu istituita riserva naturale. si trova una splendida residenza. Le spiagge più estese di Spisone, che viene utilizzata dalla gente del luogo nei mesi estivi, e Mazzeo, con un ampio arenile composto da sabbia fine di colore chiaro, si trovano invece a nord di Mazzarò. Anche Taormina offre un ricco calendario di manifestazioni artistiche e culturali che si concentrano nel periodo estivo, quello del suo massimo splendore e maggiore affollamento turistico. Perciò, se avete in programma un viaggio in questa zona tra giugno e settembre, vi consigliamo vivamente di prenotare il vostro hotel a Taormina con largo anticipo. Oltre a Taormina Arte che, come già detto, ha luogo nello splendido e suggestivo scenario del Teatro Antico, va senz'altro ricordato Taormina Film Festival che, dopo la Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, è il festival cinematografico più antico d'Italia. Tra le feste e le sagre che periodicamente animano Taormina, ricordiamo la Sagra del Costume e del Carretto Siciliani che si svolge a maggio, la Festa Patronale di San Pancrazio che ha luogo a luglio quando tutta la città si stringe attorno al suo santo patrono e la festa della Madonna della Rocca, una processione religiosa che trasporta la statua dal santuario fino alla città dove viene organizzato un grande banchetto a base di "carne infornata" (carne di agnello con spezie cotta in forno).
Molte sono le bellezze di Taormina; oltre allo spettacolare paesaggio che la circonda, il centro di Taormina offre ai turisti una vasta scelta di monumenti, chiese, palazzi che non si possono perdere: Porta Messina e Porta Catania nel centro di Taormina delimitano via Umberto I, la via principale della città e piazza Duomo, meta di molti personaggi illustri, come Oscar Wild, Richard Wagner, e Guy de Maupassant, dove sorge una maestosa fontana che sullo zampillo centrale ha scolpito un minotauro, simbolo di Taormina. E ancora il Palazzo della Badia Vecchia con il suo museo Archeologico e il Teatro Greco, che è il monumento più importante e meglio conservato e dal quale si possono ammirare la maestosità dell'Etna e la bellezza del mar Ionio. Il soggiorno in un hotel nel centro di Taormina è ideale per continuare a scoprire le bellezze della città come l'Odeon che viene definito un gioiello di architettura greco-romana, la Naumachia (letteralmente battaglia navale) che risale alla stessa epoca ed è una fontana monumentale con giochi d'acqua. Costruito sopra il monte Tauro, dal quale si controlla la vallata del fiume Alcantara, merita una visita il Castello Saraceno e, nel borgo medioevale, non si può mancare di ammirare il Palazzo Ciampoli. Appartenenti al periodo in cui gli arabi si stabilirono a Taormina, si possono visitare la vasta Necropoli Araba, il palazzo Corvaja con il suo museo di arti e tradizioni popolari e, ancora, il Palazzo di Santo Stefano. Numerose sono anche le chiese che si trovano nel centro storico di Taormina ; alcune sono state distrutte nel tempo, altre sconsacrate, altre ancora invece sono adibite al culto e visitabili. Tra le principali da vedere ci sono il Duomo, la Chiesa di San Pancrazio, patrono di Taormina e la Chiesa di San Giuseppe, che sorge in piazza IX Aprile a fianco alla Torre dell'Orologio o Torre di Mezzo. Piazza IX Aprile è la parte più elegante del centro di Taormina, numerosi sono i bar che corrono lungo i suoi lati e numerosi sono anche gli artisti intenti a raffigurare la magnifica vista che questa piazza ci offre: dalla balconata si può ammirare lo splendido paesaggio circostante, l'Etna, la baia di Naxos e i ruderi del Teatro Antico di Taormina. Nei ristoranti e negli hotel del centro di Taormina si possono per lo più gustare le specialità della cucina sicula: il ristorante "Granduca", situato nella via principale in una splendida villa del 1400 con i suoi eleganti saloni e il giardino con la vista sul mare e sull'Etna, è uno dei più gettonati. Da ricordare il ristorante "Al Duomo" nel cuore del centro di Taormina e, per chi ama la tradizione, il ristorante "La Grotta Azzurra". Per gli amanti della vita notturna non può mancare un giro al "Morgana", luogo di ritrovo dei giovani, al "Club Septimo" che gode di ottima fama anche come ristorante oltre che come cocktail bar e al "Panasia Beach Taormina Mare" dove si balla direttamente sulla spiaggia. Merita sicuramente una visita "La Giara", locale storico con un terrazzo mozzafiato. Infine il vero protagonista delle serate a Taormina è l'aperitivo, tra relax e chiacchiere godendosi lo spettacolo del tramonto sul mare nei bar che affollano Piazza IX Aprile; tra i locali più gettonati il "Déjà Vu Cocktail Bar". Insomma, il soggiorno in un hotel nel centro di Taormina oltre alla posizione perfetta per scoprire le bellezze della città è una garanzia di divertimento: non ci si annoia mai!
Il Teatro Greco di Taormina, definito uno dei gioielli assoluti del Mediterraneo, per la sua infinita bellezza panoramica, è una delle attrazioni più visitate dai turisti a Taormina. Detto anche Teatro Antico, risale al VII secolo a.C. e pare sia stato costruito dai greci, per poi essere modificato dai romani. Il Teatro Greco di Taormina è posizionato in modo tale che la scena abbia come sfondo il mar Ionio e l'Etna, e che da esso si possano scorgere la baia di Naxos, le coste calabre e il borgo di Castelmola e, a partire dagli anni Cinquanta ha visto sul suo palcoscenico molti nomi celebri, ha ospitato per un ventennio i David di Donatello ed è stato sede di mostre, spettacoli teatrali e concerti. Dagli anni Ottanta ad oggi, durante tutto il periodo estivo, al Teatro Greco si può assistere al "Taormina Film Fest", un festival che viene a sostituire la precedente "Rassegna Cinematografica di Messina e Taormina", dove vengono consegnati i Nastri d'Argento. Inoltre, al Teatro Antico si svolge il Taormina Arte, che comprende eventi di cinema, balletto, teatro e musica sinfonica. Per non perdere la vasta quantità di eventi previsti durante l'anno AllYouCanitaly mette a disposizione dei propri ospiti molti hotel a Taormina vicino al Teatro Greco.
Posta, similmente a Marsala, all'estremo più occidentale dell'isola Trapani fu a lungo semplicemente il porto di Erice, che la domina dall'alto del monte San Giuliano. Via via che i traffici commerciali si intensificarono, l'originario emporio si trasformò in una fiorente città, organizzata sulla penisola che si estende nel mare: Trapani fu una gloriosa colonia punica, che pagò cara la fedeltà a Cartagine una volta che Roma riuscì a conquistarla. Come di consueto sulle coste siciliane, si susseguirono domini vandali ed ostrogoti, poi l'impero Romano d'Oriente; dal VII secolo fu città araba, poi normanna, spagnola ed infine francese. Il soggiorno in un hotel di Trapani, permetterà quindi di scoprire i segni di questo passato tumultuoso: i resti di una fortezza punica, il castello della Colombaia (ricostruzione arabo-normanna su strutture di origine punica), la Torre di Ligny che presiede l'ultimo lembo di terraferma verso il mare (ora ospita un incantevole museo di preistoria), le Mura di Tramontana, cinquecentesche, che gli spagnoli eressero a circondare il perimetro della città, prima che nell'Ottocento si allargasse oltre via Spalti. A tutte le strutture militari si intercalano preziose architetture civili e religiose, romaniche, tardo rinascimentali, barocche e liberty che testimoniano macroscopicamente la ricchezza e il prestigio sociale della città nei secoli, come racconta il museo Agostino Pepoli, ospitato nell'ex convento trecentesco dei Carmelitani, con le sue rare collezioni di arte decorativa, sculture, coralli, argenterie di produzione locale. Una vacanza in un hotel di Trapani darà ampia possibilità di gustare, oltre alla densa tradizione culturale cittadina, anche le bellezze naturalistiche di cui è ornata: dalle spiagge, alle saline, alle riserve naturali, alla rigogliosa campagna dell'entroterra. Già dal centro storico di Trapani è possibile accedere al bagnasciuga, separato dalla città dalle poderose Mura di Tramontana; altre suggestive spiagge si snodano verso Marsala, con coste basse e sabbiose, poco frequentate, o verso San Vito Lo Capo, dove la costa è dapprima bassa e sassosa, per farsi poi alta e frastagliata, percorsa da falesie, talvolta con discese a picco sul mare, in cui trovano spazio graziosissime calette. La permanenza in un hotel a Trapani permetterà, infine, di visitare con la tranquillità e l'intensità che meritano le riserve naturali della zona (quella integrale delle Saline di Trapani e Paceco, dove c'è anche un incantevole museo dedicato al sale; quella della foce del fiume Belice e delle dune limitrofe), come pure godere delle numerose feste religiose e popolari, (la Processione dei Gruppi Sacri della Via Crucis che si rinnova ogni Venerdì Santo da oltre quattrocento anni o la Festa di Sant'Alberto, patrono della città, che si celebra il 7 agosto), delle tradizionali attività di pesca (come la mattanza dei tonni, che si compie tra maggio e giugno) o avventurarsi nella visita dei paesi limitrofi (come Erice, raggiungibile con una funivia panoramica o Segesta, a caccia di antichità) o perdervi nelle campagne, ricche di oliveti e vigneti, da cui scaturiscono preziose tipicità enogastronomiche. La cucina trapanese è prevalentemente marinara; le tavole abbondano, infatti, di preparazioni a base di pesce, soprattutto tonno visto che qui da secoli si pratica la pesca e nel suo territorio si trovano antichissime tonnare specializzate nella pesca e nella lavorazione del tonno. Pur avendo molto in comune con la cucina siciliana, risente, più di altre aree della Sicilia, del maggior numero di "contaminazioni" di altre cucine da cui nasce un altro piatto tipico della città: il cous cous, ricetta di origine nordafricana, che nel trapanese è quasi diventato un piatto d'uso quotidiano. Altra preparazione caratteristica sono le busiate (striscioline di pasta fresca lunghe e sottili arrotolate a spirale con l'aiuto di uno stecchino di legno) che vengono condite tradizionalmente con il pesto alla trapanese, che prevede l'utilizzo di aglio, mandorle, pomodoro fresco a pezzi, olio extravergine, basilico e formaggio pecorino.