Fino al 18 novembre 1862 conosciuto soltanto come Lacco (dal greco lakkos, pietra), Lacco Ameno, il più piccolo comune di Ischia, aggiunge l'aggettivo tramite Decreto Ministeriale solo il 4 gennaio 1863. I motivi principali per cui visitare questo paesino di soli 2,7 km quadrati per 4.500 abitanti sono due, il primo dei quali è il caratteristico "fungo". Si tratta di uno scoglio di tufo verde di quasi 10 metri, generato da un'antica eruzione del Monte Epomeno e solidificatosi nel tempo poco lontano dalla riva in questa strana forma. Oggi è talmente conosciuto da essere diventato un vero e proprio simbolo di Lacco Ameno. Il secondo è la festa tradizionale che si tiene tutti gli anni, il 16, 17 e 18 maggio proprio a Lacco Ameno in onore della santa patrona del comune e di tutta l'isola, Santa Restituta. La leggenda narra che nel 304 la donna fu messa su di una barca dai suoi persecutori, e lasciata andare alla deriva per essere bruciata in mezzo al mare: a bruciare fu però la barca di coloro che l'avevano martirizzata, mentre il corpo morto della santa giungse dalla lontana cartagine fino alla spiaggia di San Montano, improvvisamente piena di gigli in fiore, dove fu trovata dalla matrona Lucina, avvertita da un sogno premonitore, che costrui nel centro di Lacco Ameno il Santuario di S.Restituta, che oggi comprende anche un museo. Facilmente raggiungibili e da non lasciarsi sfuggire poi sono le chiese di Santa Maria delle Grazie, della Santissima Assunta in Cielo e di San Giseppe, così come la Torre di Montevico, il palazzo di Villa Arbusto ed il Museo Archeologico di Pithekusa. Per trarre il massimo da questo piccolo capolavoro sulle coste dell'isola, prenotate un hotel a Lacco Ameno nei giorni della festa della Santa e gettatevi nelle atmosfere tradizionali Ischitane.