La Basilicata o anche comunemente Lucania (denominazione ufficiale dal 1932 al 1947) è una regione dell'Italia Meridionale con un territorio prevalentemente montuoso e collinare e possiede un'unica grande pianura: la Piana di Metaponto. I massicci del Pollino e del Sirino, il Monte Alpi, il Monte Raparo e il complesso montuoso della Maddalena costituiscono i maggiori rilievi dell'Appennino lucano e nell'area nord-occidentale della regione è presente un vulcano spento, il monte Vulture. La regione ospita nel suo territorio undici aree protette, di cui due parchi nazionali, il Pollino e il Val d'Agri, due parchi regionali e sette riserve naturali regionali. Incastonata tra Campania, Puglia e Calabria la Basilicata è una terra bellissima, bagnata da un mare cristallino; le coste del litorale ionico sono basse e sabbiose mentre quelle del litorale tirrenico sono alte e rocciose e quindi in grado di soddisfare esigenze completamente opposte sia per chi cerca rocce e panorami aspri e selvaggi, sia per chi preferisce un nastro di sabbie fini su cui crogiolarsi al caldo sole del sud Italia. Perla del versante tirrenico è sicuramente Maratea, detta anche la piccola Rio italiana, grazie alla grande statua del Redentore che domina il golfo. Ma oltre l'aspetto scenografico c'è anche la sostanza di un mare limpido, perfetto anche per gli appassionati di immersioni, ed una buona organizzazione di stabilimenti balneari. Se invece si preferisce un lido con ampie spiagge sabbiose, vaste pinete e acque pulite ideali per le famiglie con bambini, allora diventa più attraente la costa ionica, che va da Metaponto a Scanzano Ionico fino ad arrivare a Policoro; la Basilicata ionica offre anche alternative culturali, come le visite ai vicini Sassi di Matera e alle Tavole Palatine e i resti di un magnifico tempio dorico nei pressi di Metaponto. La cultura della Basilicata è una cultura affascinante. Esistono sul territorio tracce di presenze e insediamenti che risalgono al Paleolitico inferiore, ma di particolare importanza è l'influenza culturale esercitata dai greci che ha portato come retaggio il gusto, tuttora vivo e intatto, per le arti e la scienza. Successivamente la zona dell'odierna Basilicata divenne parte di Roma per essere poi saccheggiata e conquistata dalle varie popolazioni barbare quali Goti, Visigoti ed Ostrogoti. In seguito venne molto influenzata dalla cultura bizantina. E' però con l'avvento di Federico II che la zona diventa elemento centrale e cardinale del Sacro Romano Impero. Oggi la modernità a braccetto con le tradizioni fanno della regione una terra incantata, dall'alone mistico; il turista che la visita compirà un viaggio senza confini, un viaggio che lo porterà a toccare la vicinanza geografica e la lontananza tecnologica che separano le zone rurali da luoghi di sperimentazione e di scienza; la tecnologia che lambisce, senza fondersi, le tradizioni e gli usi. Tanti sono gli artisti, gli scrittori e i registi che vengono in Basilicata alla ricerca della giusta ispirazione in spazi immensi e luoghi suggestivi, in paesaggi quasi lunari come la location del film "La Passione di Cristo". Le provincie della Basilicata sono due: Matera e Potenza che è anche capoluogo della regione. L'antico nucleo medievale di Potenza è in alto, mentre i moderni ed estesi quartieri sono sorti più in basso, dando vita a numerose attività commerciali. Il centro della città è in Piazza Matteotti, in cui si trova il Palazzo del Comune, attraversata dalla via Pretoria, animata via cittadina che si allarga nella famosa Piazza Prefettura: in essa è presente il noto Teatro Stabile. Da visitare il Duomo di San Gerardo, patrono della città, il Castello e Palazzo Loffredo. Matera, invece, racchiude in sé uno dei centri storici più affascinanti d'Italia con i suoi antichi rioni, i Sassi, una scultura gigantesca patrimonio dell'umanità UNESCO: costruiti a ridosso di due vallette carsiche sulla sponda di una gravina, si presentano come un groviglio di vicoli, grotte, chiese rupestri ricche di affreschi bizantini, cantine che sprofondano nelle viscere della terra, abitazioni il cui tetto funge a volte da sentiero a volte da tetto per le altre abitazioni. L'area del Vulture e la cittadina di Venosa, comune incluso nella lista dei borghi più belli d'Italia, sono probabilmente tra le zone più famose e gettonate della Basilicata. Luoghi incantevoli e mete ideali per chi ama stare alla larga dal turismo di massa. Il Vulture, territorio ricco di vigneti e borghi medievali, terra cara a Federico II che vi costruì numerosi castelli e riserve di caccia, è noto soprattutto per la grande tradizione vitivinicola, ben testimoniata dalla produzione dell'Aglianico del Vulture, considerato il re dei vini lucani, e dalla presenza di importanti manifestazioni a carattere enologico, quali Aglianica Wine Festival e Cantinando Wine&Art. Tra i centri di maggiore interesse della zona, meritano almeno una visita: Barile, antica comunità di origini albanesi e teatro di una suggestiva Processione dei Misteri nel periodo pasquale, Pietragalla, definita la Città cattedrale, Rionero, la città delle acque minerali, e Filiano, sede della Sagra del Pecorino Dop. Altra tappa imperdibile è Venosa, piccola ma importante cittadina che conserva numerosi resti archeologici di epoca romana, longobarda e normanna. Monumento simbolo del borgo potentino è il Complesso della Santissima Trinità, costituito da una "Chiesa Antica" e una "Chiesa nuova", nota anche come l'Incompiuta. In Basilicata sono tantissime le cose da fare, soprattutto se siete interessati a feste folcloristiche che ricordano le antiche tradizioni di questa terra dove il folclore viaggia con la modernità e la tecnologia; ci sono università e centri studi ma sono ancora piuttosto radicati antichi riti ed esistono tracce molto vive di credenze intorno alla stregoneria e alla magia. Da citare tra le tradizioni popolari, nel ricordo dei riti pagani agresti a testimonianza dell'attaccamento dei residenti al loro passato e al rispetto per la natura, i "matrimoni fra alberi", celebrati come rito di fecondità: nel comune di Accettura in provincia di Matera gli "sposi" sono il "Maggio", il più bel cerro del bosco di Montepiano, e la "Cima", una rigogliosa chioma di agrifoglio della selva di Gallipoli mentre nel comune di Rotonda in provincia di Potenza vengono uniti la "Rocca", un bell'abete, e la "Pitu", un faggio, e dovranno restare tali per un anno. A Potenza si celebra il Maggio Potentino; in occasione della festa del patrono, San Gerardo, tutta la città si anima con un mese di manifestazioni ed eventi ed il giorno 29 ha luogo la famosa Sfilata dei Turchi, ricostruzione storica che ricorda l'invasione delle popolazioni Turche in questi territori. A Melfi, invece si tiene il Corteo Storico Federiciano, nell'ultima settimana di ottobre, e tra le altre manifestazioni si può assistere al raduno dei falconieri, che danno luogo ad una suggestiva battuta di caccia, e alla cerimonia di investitura di un cavaliere. Tra le curiosità della Basilicata, ce n'è una che rende unica la regione; nella cittadina di Castelgrande è ospitato un Osservatorio Astronomico, con un telescopio da un metro e mezzo di apertura. Castelgrande, infatti, è una delle poche località in Italia con un cielo abbastanza buio da consentire buone osservazioni astronomiche. Tra le tipicità, il folklore e le particolarità della Basilicata spicca indubbiamente l'artigianato artistico. Legno, ceramica, cartapesta, ferro battuto e terracotta, sono tante le espressioni del lavoro contadino. In provincia di Matera, ad esempio, lungo tutta la costa jonica, è famosa la lavorazione delle ceramiche con l'argilla bianca da cui si producono artigianalmente vasi, anfore, coppe e laterizi. Famosi sono i "coppi" di Pisticci. Nelle colline, invece, si lavora la cartapesta; spesso il lavoro dei cartapestai è legato ai culti religiosi, non a caso nelle feste patronali si vedono spesso dei carri trionfali realizzati in cartapesta. Anche per ciò che riguarda l'enogastronomia la Basilicata mostra la sua peculiarità di essere stata, ed essere, una regione ricca di storia e di contaminazione culturale, dai greci ad esempio ha ereditato l'uso nella dieta e nella cucina di olive e fave. La cucina locale è semplice e sobria e presenta molti punti in comune con quella delle regioni limitrofe. Come in tutte le regioni del Mezzogiorno si fa larghissimo uso di verdure, spesso servite bollite e condite con olio come primo piatto. Rinomata è la produzione di olive, spesso utilizzate come semplice companatico. La Basilicata ha in comune con la Puglia l'uso dei lampasciuli con i quali si prepara anche una specie di marmellata e con la Calabria quello delle melanzane. Vi è un largo consumo anche di fave, cicerchie, e lenticchie. Tra i primi piatti prevalgono le paste asciutte, di ogni tipo e forma (recchietelle, fusilli, strascinati, maccheroni a ferretti, ecc.), condite per lo più con saporiti ragù. Tra i piatti di carne spiccano quelli a base di agnello e di interiora, per lo più ovine, come i tipici gnumiriddi, involtini di frattaglie e budelline di agnello cotti al forno, allo spiedo o sulla graticola; ottime e rinomatissime le varie qualità di salsicce (la luganega, come dice il nome, è di antica origine lucana). Comune è l'uso del grano cotto, come piatto quasi rituale, che si addolcisce spesso con vino cotto, zucchero, cioccolata.
La Valle d'Aosta è la regione più piccola, meno popolata e con minore densità abitativa di tutta l'Italia e confina con la Francia a ovest, la Svizzera a nord, il Piemonte a est e a sud. Il suo territorio è prevalentemente montuoso, con grandi valli che si alternano a montagne molto elevate ed innevate per la maggior parte dell'anno. Numerosi sono i massicci che si collocano nella Valle d'Aosta: il Monte Bianco che è il massiccio più alto della regione e di tutta Europa, il Gran Paradiso caratterizzato dalla presenza di numerosi ghiacciai, il Monte Rosa, dove si trovano le località di Champoluc, Brusson e Gressoney e il Monte Cervino, uno dei principali rilievi del complesso delle Alpi. Dai ghiacciai montani nascono numerosi corsi d'acqua, da cui prendono origine le valli. Il fiume principale è la Dora Baltea, affluente del Po, che attraversa la regione e riceve i suoi numerosi affluenti. La Valle d'Aosta custodisce nel suo territorio il Parco Naturale del Gran Paradiso, un'importante riserva protetta all'interno della quale vivono e vengono tutelate numerose specie animali, quali il camoscio, la marmotta, l'ermellino e lo stambecco, e dove si potranno ammirare panorami che spaziano dalle cime innevate fino alle valli; al suo interno, incastonata ai piedi del massiccio del Gran Paradiso, troviamo Cogne, considerata la piccola capitale del Parco. Antichi castelli e fortificazioni arricchiscono di fascino la regione montuosa immergendola in un'atmosfera fiabesca e particolare, è il caso del Castello di Fènis risalente al 1200, il Castello di Verrès collocato in Val d'Ayas e costruito intorno al XIII secolo, il Castello di Savoia identificato con una grande villa ottocentesca, il Castello di Bard eretto nel corso del 1800 per volere della famiglia Savoia e, per terminare, il Castello di Issogne costruito nel corso del XII secolo sui ruderi di un antico edificio di origine romana. Il territorio della Valle d'Aosta si caratterizza per la presenza di una grande valle centrale, che divide la regione in due parti, ed alla quale si affiancano, ad est e ad ovest altre valli minori, importanti sia sotto l'aspetto ambientale che sotto quello turistico, presentandosi come mete molto ambite sia in estate, per le temperature gradevoli e la possibilità di praticare escursioni e passeggiate, sia in inverno, quando si riempiono di turisti appassionati di neve e sport. Il clima è di tipo alpino, con inverni molto rigidi ed estati fresche. A livello amministrativo la Valle d'Aosta è una delle cinque regioni autonome ed ha una sola provincia, con capoluogo Aosta, aperta al turismo e forte delle proprie tradizioni culturali, artigianali e gastronomiche, unica vera città presente sul territorio e il più importante esempio di architettura romana nel nord Italia con i suoi castelli e monumenti, come l'Arco di Augusto ed il Teatro Romano, che fanno da scenografia alle rievocazioni folcloristiche di miti e leggende della valle. Infatti la regione è un universo multicolore per tradizioni e folclore; l'appuntamento più noto è senz'altro rappresentato dalla Fiera di Sant'Orso ad Aosta; una grande manifestazione popolare, un inno alla creatività e all'industriosità delle genti di montagna. Ogni anno, il 30 e 31 gennaio, un migliaio di artisti ed artigiani valdostani presentano con orgoglio e legittima soddisfazione i frutti del loro lavoro, svolto come hobby o come vera e propria attività produttiva. La Fiera è anche musica, folclore e occasione di degustazioni gastronomiche di vini e prodotti tipici che trova il momento "clou" nella "Veillà", la veglia nella notte fra il 30 e 31 gennaio, con le vie illuminate e piene di gente fino all'alba. Il folclore si manifesta anche con varie espressioni musicali quali il festival estivo di musica tradizionale "Ététrad", o l"Assemblée de Chant Choral" una grande festa che, in primavera, riunisce tutte le corali, o, ancora, nelle varie esibizioni dei gruppi locali, con danze e costumi tipici. La tradizione della Valle d'Aosta non si esaurisce qui, ma riserva anche altre piacevoli sorprese nei variopinti carnevali storici che un tempo segnavano la fine del lungo inverno e l'inizio della bella stagione, nei tipici combattimenti incruenti tra mucche o tra capre ("bataille des reines e des chèvres") e nelle numerose feste originate dal fervore religioso e ispirate dalla passione per la montagna e dal desiderio di rievocare la vita rurale del passato. La Valle d'Aosta si rende celebre non solo per la sua bellezza e ricchezza artistica e culturale, ma anche per la sua enogastronomia, fatta di prodotti tipici del territorio da assaporare per apprezzarne i profumi, i sapori e gli aromi. Famosi sono i formaggi come la fontina dal sapore inconfondibile, morbida e profumata, la toma di Gressoney, divenuto ormai un prodotto di nicchia e il salignun, una ricotta aromatizzata con erbe o spezie. Ma parliamo anche dei salumi come il celebre Jambon de Bosses prosciutto prodotto nel piccolo comune di Saint-Rhémy-en-Bosses o l'ormai famosissimo Lardo di Arnad, a cui è dedicata la sagra gastronomica che si tiene ad Arnad l'ultima domenica di agosto. Quella valdostana è una cucina rustica e semplice, nella quale troviamo principalmente zuppe, selvaggina e formaggi. Le "soupe" hanno origini molto antiche e spesso sono preparate con pane di segale affettato, formaggio e cavolo verza, come la soupe à la Valpellinentze, oppure la soupe à la Cogneintze, con il riso al posto della verdura. Un piatto caratteristico a base di carne è la Carbonade, carne bovina cotta con tanta cipolla tritata e abbondante vino rosso. Come accompagnamento si possono gustare i vini prodotti nella valle; tra i più pregiati ci sono il Donnas, il Chambave, il Nus e il Müller Thurgau. Toccasana nelle fredde sere d'inverno è la grolla dell'amicizia, servita in una apposita coppa di legno di pero o melo, con più beccucci per i commensali; la si prepara con vino rosso, caffè bollente, grappa, zucchero, scorza di limone e spezie.
Regione del nord-est, bagnata per quasi 200 chilometri dal Mar Adriatico il Veneto presenta una territorio prevalentemente pianeggiante e molto ricco di corsi d'acqua e condivide, con la Lombardia ed il Trentino Alto Adige, il Lago di Garda che richiama un discreto numero di turisti nelle località venete che si affacciano sulle sue sponde tra cui Lazise, Bardolino e Malcesine. Nel Veneto scorrono i due fiumi più lunghi d'Italia: il Po, che segna gran parte del confine con l'Emilia-Romagna, e l'Adige; anche il Piave e il Brenta raggiungono una lunghezza considerevole. I poli di attrazione turistica in questa regione sono molti e vari. La zona litoranea veneta compresa tra il delta del Po e la foce del Tagliamento, è bassa e orlata di lagune. Al centro giace, sulle isole di una laguna limitata a sud da Chioggia e a nord da Iesolo, la città di Venezia, capoluogo regionale e una delle città del mondo più ricche di storia che, assieme a Verona, è il centro più popolato del Veneto; seguono Padova, Vicenza e Treviso che rivestono un'importanza storico-artistica. Dietro la zona litoranea, si stende la pianura, prolungamento orientale della Pianura Padana; nella parte bassa, sono sparse fattorie modello, tra prati e campi fertilissimi. Parte di questa zona, il Polesine, è detta "l'Olanda Veneta", perché spesso è stata contesa alle acque. In alcuni punti essa si trova infatti sotto il livello del mare. Nella parte più alta della pianura, intensamente coltivata, emergono i Colli Euganei, i Monti Berici, i Colli Veronesi, costellati di ville principesche e castelli. Poi ecco le Prealpi, e molti nomi di queste montagne appartengono alla storia della prima guerra mondiale: Monte Baldo, Pasubio, Altopiano di Asiago, Monte Grappa e le catene di Belluno. Si giunge così alle Dolomiti, il gruppo montuoso chiuso fra il Brenta e il Piave, dominate da alte cime fra cui le Tofane, il Monte Cristallo, le Tre Cime di Lavaredo, le Pale di San Martino e la vetta isolata della Marmolada, il punto più elevato delle Dolomiti situata al confine con il Trentino Alto Adige. Cortina d'Ampezzo è una delle località turistiche più importanti della zona adagiata all'interno di una conca della valle del Boite insieme a Misurina che sorge sulle rive dell'omonimo lago. Ancora nell'incantevole panorama delle Dolomiti sorgono le cittadine di Alleghe, Arabba e Falcade, importanti centri sciistici dotati di ottimi impianti di risalita immersi nella valle. Ai piedi dei Colli Euganei, in una zona vulcanica inattiva, si trovano i due centri termali più conosciuti del Veneto: Abano con il suo centro termale in stile liberty e il Duomo dedicato a San Lorenzo e Montegrotto rinomata per le suggestive strutture termali e, nei suoi dintorni, il Santuario della Vergine. Chi ama la natura e gli sport all'aria aperta troverà nel territorio di questa bella regione innumerevoli proposte, d'estate come d'inverno. Dal Lago di Garda, paradiso della vela e del windsurf, del kite surf e delle regate alle Dolomiti bellunesi con centinaia di chilometri di sentieri e pareti vertiginose, con paesaggi incantevoli e dalla natura ancora incontaminata: dalle semplici escursioni alle vie ferrate, sino alle arrampicate e al free climbing. Il Veneto si vive anche a cavallo, in mountain bike, in bicicletta, in canoa, in barca o semplicemente vistando le sue belle città d'arte o gli angoli più remoti e suggestivi. E anche il mare e le zone termali offrono molte possibilità di relax e divertimento. A completare la "carta d'identità" del Veneto ci sono le tradizioni del suo popolo, con origini lontane nel tempo ma ancora parte straordinaria di un presente vivo. Ogni angolo della regione ha le sue usanze secolari, da cui la rispettiva comunità si sente rappresentata, che si allacciano a credenze e superstizioni e che fanno rivivere attraverso rappresentazioni sacre, gare, giochi e processioni la storia della città o del singolo paese. Una delle manifestazioni più rappresentative è sicuramente il Carnevale, che a Venezia, Verona e Belluno assume connotazioni differenti nelle maschere, nei giorni e nell'attrazione centrale della festa: in provincia di Belluno ad esempio si elegge la "Zingheneta" (la ragazza più bella del paese, vestita con abiti gitani assai colorati) e a Verona il "Papà dello Gnocco" (la storica maschera del carnevale). Particolarmente suggestiva è poi la regata storica di Venezia che si svolge la prima domenica di settembre nelle acque del Canal Grande con imbarcazioni che riproducono quelle tipiche cinquecentesche e la partecipazione di tutta la cittadinanza in memoria del gesto di Caterina Cornaro che rinunciò al trono in favore di Venezia. O ancora la partita a "scacchi umani" di Marostica, il Palio di Montagnana e il Palio della Marciliana di Chioggia, da poco tornato ai fasti del passato. Tra le feste religiose va menzionata quella veneziana del Redentore, la terza domenica di luglio, che simboleggia la fine dell'epidemia di peste del XVI secolo e che si divide tra i festeggiamenti del sabato notte, con banchetti e danze nelle calli e nelle piazze e gli spettacoli pirotecnici e, di domenica, la processione in cui si raggiunge il tempio del Redentore attraversando un lungo ponte di barche. Ma sono ancora tanti i modi di vivere il folclore nel Veneto: le numerosissime sagre contadine (quella degli asparagi di Bassano del Grappa, del radicchio rosso di Treviso, del Prosecco di Valdobbiadene, delle ciliegie di Marostica), le usanze quotidiane da osteria e le altre costumanze più nascoste ma ugualmente di notevole fascino come la Grande Rogazione di Asiago (una processione di 30 km in uno scenario di incredibile bellezza). Per quanto riguarda la gastronomia moltissimi sono i prodotti offerti dal territorio. I piatti del Veneto richiamano alla memoria la freschezza di antiche fragranze e le preparazioni si presentano elaborate e con gusti nei quali risuonano echi di terre lontane. Molti sono i prodotti; per citarne qualcuno, i formaggi tra cui l'asiago e il montasio, i salumi e la carne di cavallo. Tra i piatti più conosciuti vanno ricordati, tra i primi i "bigoli al torchio" (un particolare tipo di pasta) e "riso e bisi" (riso con i piselli). Specialità della laguna veneta è il fegato alla veneziana cucinato con le cipolle. Si trovano anche varie specialità a base di pesce, primo fra tutti il "baccalà alla vicentina". Impossibile parlare di dolci senza nominare il Pandoro di Verona, famoso in Italia e nel mondo, le frittole e gli zaletti, particolari biscotti al riso. Il Veneto offre, grazie alla tipologia del territorio che spazia dalle pianure alle montagne, molte e differenti tipologie di vini e liquori. Da nominare tra gli altri il Bardolino Superiore, il Prosecco di Valdobbiadene, il Recioto di Gambellara e il Soave Superiore, il liquore Prugna, prodotto in molte zone del Veneto e, dalla provincia di Treviso, l'Amaro al radicchio rosso. A differenza di quanto è avvenuto nelle maggiori regioni del Nord-Ovest, dove si sono formate grandi aree metropolitane, il Veneto è rimasto una terra "a misura d'uomo".
La Puglia è una regione dell'Italia meridionale bagnata dal mar Adriatico e dal mar Ionio, una regione incantevole, sospesa tra natura, storia, tradizione, gusto e spiritualità, da visitare dodici mesi l'anno. E' composta da quattro grandi aree geografiche che da nord a sud sono: il Gargano, il Tavoliere delle Puglie, le Murge e il Salento. Il Gargano coincide con l'omonimo promontorio montuoso che si estende nella parte settentrionale della regione proteso nelle acque limpide del mare che ospita le splendide Isole Tremiti e corrisponde alla parte orientale della provincia di Foggia. Nel suo territorio si trova il Parco Nazionale del Gargano, un'area naturale protetta di cui fanno parte anche il lago di Lesina e il lago di Varano. Il Gargano ospita il "monte sacro" a San Giovanni Rotondo, città di Padre Pio, dove ogni anno giungono milioni di pellegrini da ogni parte del mondo ed è ricco di meravigliose località costiere di singolare bellezza da Vieste a Mattinata, dalle insenature di Pugnochiuso e Baia delle Zagare a Peschici e Marina di Lesina passando per Rodi Garganico. Il Tavoliere delle Puglie è la più vasta pianura dell'Italia centro-meridionale, è geograficamente situato nel nord della Puglia e occupa la fascia di territorio tra il promontorio del Gargano ed i Monti Dauni, una catena montuosa che costituisce il prolungamento orientale dell'Appennino sannita. I dolci paesaggi di collina che si contrappongono a rigogliose foreste di querce e di faggi, i romantici paesi dalle case in pietra, i centri ricchi di storia nella quiete delle antiche atmosfere paesane, fanno dell'Appennino Dauno uno scenario indefinibile ed unico. Le Murge (sporgenza rocciosa) sono rappresentate da un altopiano collinare e i rilievi sono costituiti da formazioni di roccia calcarea del Cretaceo; vi si trovano vistosi fenomeni di carsismo e molte grotte tra le quali le famose Grotte di Castellana. Nelle Murge sud-orientali una elevata percentuale di popolazione vive insediata stabilmente nelle campagne in dimore di tipo particolare, i famosi "trulli". La penisola salentina, dai greci anticamente chiamata Messapia (terra fra due mari), comprende le province di Lecce, Brindisi ed in parte Taranto. Tra le località balneari più frequentate ci sono Santa Maria di Leuca caratterizzata da bellissime grotte carsiche, Gallipoli e Otranto; punto d'incontro tra lo Ionio e l'Adriatico dove alte scogliere scolpite dal mare si alternano a litorali sabbiosi, verdi distese di macchia mediterranea e mare incontaminato limpidissimo. Puglia, terra di sapori e profumi; l'offerta enogastronomica è ricca quanto quella paesaggistica: oli, vini, formaggi, ortaggi, pasta fresca ricordano i buoni sapori di una volta, ottenuti grazie alla lavorazione artigianale delle materie prime. La maestria di fornai, casari, agricoltori trasforma i frutti della terra in prodotti semplici e, proprio per questo, ricchi di sapore e profumo. Impossibile non provare il pane di Altamura, famosissimo per il gusto ed il colore inconfondibile, quello giallo del grano da cui proviene, la pasta fatta in casa, dalle orecchiette alle lasagne, dalle "strascenate" alle "chiancarelle" e ai "troccoli". L'Aleatico, il Primitivo di Manduria e il Negroamaro sono punte di eccellenza di una produzione vinicola qualificata e conosciuta in tutto il mondo. E ancora gli oli dop ricavati dagli imponenti olivi secolari di questa terra, esaltano i sapori della sua cucina tipica. È impossibile annoiarsi in Puglia; divertimento, svaghi e feste sono le parole d'ordine. La regione vanta un patrimonio folkloristico frutto di una storia fatta di intrecci con altri popoli e tradizioni. Le novelle e le leggende hanno come caratteristica comune l'amore per l'avventura e una spigliata fantasia, ma a farla da padrona sono tutte quelle manifestazioni nelle quali è vivo il motivo della profonda religiosità dell'animo pugliese; processioni, feste di patroni, sagre tutte generalmente accompagnate da luminarie, fuochi pirotecnici e concerti bandistici che trovano il loro apice nel periodo delle celebrazioni per la settimana santa ed in quest'ottica meritano di essere segnalate la celebrazione della "settimana santa" a Taranto, la "processione dei penitenti" e il giovedì santo a Noicattaro a pochi chilometri da Bari. Molto nota è anche "la festa di San Nicola": dal 7 al 10 Maggio di ogni anno Bari è teatro di cortei, fiaccole, sbandierate e processioni a mare. Altrettanto interessante è la festa del "cavallo parato" a Brindisi che si tiene in occasione delle celebrazioni in onore di San Teodoro patrono della città. Putignano è nota per il carnevale più lungo d'Italia: una manifestazione di origine antichissima fatta di cortei e sfilate di carri allegorici prodotti dai maestri cartapestai. Non si può dimenticare tra le manifestazioni più ricche ed entusiasmanti, la "Fiera del Levante" che si svolge a Settembre a Bari.
La Liguria è situata nel nord-ovest dell'Italia e il suo nome ha origini antichissime; deriva, infatti, dai liguri che furono i primi abitanti di una regione che va dal Rodano fino all'Arno e nella divisione fatta in età Augustea i suoi confini erano molto più vasti ed arrivavano sino al Po. Incastonata tra le montagne e il mare, la lunga striscia di terra che la costituisce riserva piacevoli sorprese ai visitatori. Il turismo è favorito dalle bellezze del paesaggio e da efficienti strutture di accoglienza. Tra le mete favorite vi sono le pittoresche Cinque terre costituite dai cinque borghi marinari di Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, incantevoli paesini di mare collegati tra loro da una fitta rete di sentieri che si snodano tra la rigogliosa vegetazione delle sue colline passando per strette vie a picco su un mare che offre indimenticabili panorami marini per immersioni subacquee e dà accesso al parco nazionale delle Cinque Terre, dove intraprendere affascinanti escursioni. La costa della Liguria si estende per circa 300 chilometri ed è divisa in Riviera di Levante e Riviera di Ponente, mentre la zona montuosa è caratterizzata dalle Alpi Marittime. Generalmente ben attrezzate, anche se talvolta poco ampie, le sue spiagge si fregiano di un ottimo mare e di una molteplicità di servizi e di attività che vi si possono intraprendere. Spotorno e Finale Ligure sono preferite per sfruttarne i venti a favore di vele e surf, mentre le spiagge di Portofino, come quelle di Varazze, Sanremo e Rapallo, sono rinomate per una spumeggiante vita notturna oltre che per l'eleganza e la raffinatezza dei loro centri storici. Genova, capoluogo della regione, merita senz'altro una visita; l'aspetto moderno di una dinamica metropoli, centro di eventi culturali e artistici, lascia spazio all'anima antica del suo centro urbano impregnato di storia, rendendolo un luogo dall'atmosfera colorata e dall'aria salmastra che fa di questa città un autentico porto di mare ed è proprio nella zona del porto antico che si trova l'Acquario di Genova, il più grande d'Italia. La cucina tipica ligure è sicuramente una cucina dall'anima marinara che, tuttavia, lascia spazi significativi anche ai piatti poveri dell'entroterra e dell'Appennino ed è basata sui prodotti disponibili: il pesce, le verdure degli orti, alcuni latticini freschi, come la quagliata e le erbe aromatiche. Largo, allora, alle alici ripiene, alle seppie con le verdure, alle insalatine tiepide di polipo e patate; il tutto arricchito dallo squisito olio extravergine d'oliva dal bouquet leggero e fruttato, uno dei fiori all'occhiello della regione, assieme ai vini bianchi freschi, come Pigato, Vermentino e Bianchetta. Cucina sapiente e gustosa in grado di offrire tantissime ricette; primo fra tutti il pesto condimento principale per molti primi piatti come trenette e gnocchi o il famoso minestrone alla genovese, tipico di Genova e servito tiepido con aggiunta di pesto. Citazione a parte meritano i prodotti che ogni panificio che si rispetti sforna la mattina: da ricordare fra gli altri la famosa focaccia ligure e le farinate di ceci. Nell'entroterra la pietanza più famosa e certamente il risotto con castagne e latte, ricetta semplice e genuina, e per chi va alla ricerca dei sapori di montagna, in Valle Argentina o in Alta Val d'Aveto, si trovano porcini, lumache, castagne, frutti di bosco, pane cotto nei forni a legna, torte di patate e di erbette, e altre squisitezze tipiche dell'Appennino. In Liguria sono tantissime le feste e le sagre che si svolgono durante l'anno e alle quali si può assistere in occasione delle gite di fine settimana, delle vacanze estive, delle feste di pasqua e fine anno. A Genova, Savona e Pietra Ligure, la vigilia di Natale si brucia un tronco d'albero per trarne buoni auspici: è la cerimonia del Confuoco; a Manarola si celebra il presepe in tutto il territorio cittadino; l'Infiorata del Corpus Domini, a Diano Marina è legata al cambio delle stagioni, mentre i falò di San Giovanni festeggiano il solstizio d'estate e a Genova il vescovo benedice il mare. Il palio di San Pietro a Genova (29 giugno), quello del golfo a La Spezia e la processione di barche a Camogli in agosto, sono di origine marinara mentre le processioni del Venerdì Santo e quella di Ferragosto sono eventi religiosi. La Liguria si propone, insomma, come meta ideale per tutti; per chi è in cerca della pacifica vita da spiaggia, per gli amanti della cultura e della natura e per chi non disdegna i vivaci divertimenti notturni, Una vacanza sul mare della Liguria è, quindi, una garanzia di grande appagamento e allegria.
Regione dell'Italia meridionale, la Campania è bagnata ad ovest dal Mar Tirreno e comprende le isole di Ischia, di origine vulcanica, Procida e Capri, molto note a livello turistico. Prevalentemente collinosa e montuosa, essa presenta una fascia di pianure costiere, una zona di preappennino vulcanico e l'Appennino campano. La cima più elevata si trova al confine con il Molise ed è il Monte Miletto. Ad eccezione delle zone più elevate, il clima è mite in tutta la regione, grazie all'influsso marino di cui beneficia in particolare il litorale. La Campania è la seconda regione più popolata d'Italia. Napoli è il capoluogo di regione e terza città italiana, con un milione di abitanti. Le altre province sono Salerno, Caserta, Benevento ed Avellino. Nella zona attorno a Napoli sorgono altri grossi centri tra cui Torre del Greco, Casoria e Pozzuoli. La Campania fu abitata nell'antichità da popolazioni di origine sannita; cominciò poi la colonizzazione greca e successivamente passò sotto i romani. Testimonianze archeologiche notevoli si hanno nelle città di Pompei, Ercolano e Paestum rimaste sepolte per secoli dopo l'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Il mare in Campania offre mete turistiche di grande fascino e bellezza paesaggistica; lungo il litorale incontriamo splendide località come quelle che caratterizzano la Costiera Amalfitana, la penisola Sorrentina o ancora il Cilento. Dal punto di vista culturale la regione ha un patrimonio storico, artistico e culturale molto ricco: da visitare tra gli altri la bellissima Reggia di Caserta opera dell'architetto Vanvitelli. Una particolarità del territorio è la presenza di vulcani; per questo, nel 1995, è stato istituito il Parco Nazionale del Vesuvio, nato dall'esigenza di salvaguardare uno dei vulcani più famosi al mondo, il Vesuvio. Gli alberghi, gli hotel e le strutture ricettive sono in grado di soddisfare le più disparate esigenze dei turisti e il loro personale offre la famosa cordialità e disponibilità che è una caratteristica degli abitanti della Campania. La gastronomia campana è molto ricca e varia, tra i piatti più famosi troviamo sicuramente la pizza margherita e la mozzarella di bufala, mentre tra i dolci il babà, la pastiera e le sfogliatelle. Vi è inoltre una vasta scelta di vini DOC: il Taurasi, il Falerno, il Greco di Tufo, il Lacryma Christi e da menzionare il famoso Limoncello.
L'Emilia Romagna è una regione dell'Italia nord-orientale bagnata a est dal Mar Adriatico e che confina a nord con il Veneto e la Lombardia, a ovest con il Piemonte e la Liguria e a sud con la Toscana, le Marche e la Repubblica di San Marino. In epoca remota la morfologia del territorio dell'Emilia Romagna era caratterizzato da paludi di cui oggi ci restano, oltre ad alcuni laghi, le famose Valli di Comacchio. La regione ha un territorio che comprende due aree che un tempo erano distinte: l'Emilia e la Romagna. L'Emilia è la zona nord occidentale dove si trovano Bologna, Piacenza, Reggio Emilia, Parma, Ferrara e Modena, mentre in Romagna si trovano, tra le altre, le città di Ravenna e Forlì. L'Emilia Romagna è anche una regione costiera. La Riviera Romagnola è un tratto di costa marina, che si affaccia sul Mar Adriatico, lungo poco meno di un centinaio di chilometri. Ottimi i servizi e l'offerta per chi viaggia per affari ed è solito visitare la Riviera Adriatica dell'Emilia Romagna per prendere parte a Fiere e Congressi nelle moderne ed innovative strutture di recente costruzione ma è anche fra le località di vacanza pìù apprezzate. In ogni stagione dell'anno accoglie turisti da ogni parte d'Europa proponendo moltissime occasioni di divertimento, cultura, sport, enogastronomia, cicloturismo e molto altro ancora. La Riviera Romagnola è conosciutissima per i molti Parchi di divertimento tematici, sia tradizionali che innovativi come Mirabilandia, Acquafan, Oltremare. Come dimenticare poi il turismo termale, vere e proprie oasi di relax per mente e corpo dove associare il turismo al benessere, con particolari offerte anche per la terza età. Molto rinomate, tra le altre, Salsomaggiore, le Terme di Tabiano e Castrocaro Terme. Numerose sono le possibilità di scoprire la costa della Riviera Romagnola attraverso itinerari in bicicletta ed escursioni a piedi senza perdersi le bellezze della natura. Meta per eccellenza delle vacanze si propone ai visitatori offrendo riposo e relax sulle sue spiagge e, con le oltre diecimila strutture ricettive, le mille discoteche e i pubs, offre il massimo nel coinvolgervi in divertenti attività. Allegria e spensieratezza animano le notti romagnole nei locali più famosi delle sue località come Rimini, Cesenatico, Riccione, Cattolica, Milano Marittima e Cervia. I prodotti enogastronomici dell'Emilia Romagna sono molti e famosi nel mondo; per esempio il Parmigiano Reggiano, il prosciutto di Parma, l'aceto balsamico di Modena, i tortellini, lo zampone e la piadina.
Il Lazio è una regione dell'Italia Centrale con capoluogo Roma. Confina a nord-ovest con la Toscana, a nord con l'Umbria, a nord-est con le Marche, a est con l'Abruzzo ed il Molise, a sud-est con la Campania e a ovest con il mar Tirreno. Al suo interno è presente la piccola enclave della Città del Vaticano che richiama moltissimi religiosi da ogni parte del mondo. Le altre province del Lazio sono Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo. Se Roma, data la sua importanza e fama nel mondo è il principale catalizzatore del turista, non bisogna dimenticare tutti i luoghi della regione che sono perle di bellezza e forte suggestione. Una vacanza nel Lazio permette di scoprire una natura ancora intatta di parchi e laghi, borghi e paesi dove ancora sopravvivono mondi antichi e un litorale che offre scorci e attrazioni di grande interesse. La natura ed i parchi costituiscono una delle principali risorse ed attrattive della regione, senza dimenticare i numerosi laghi tra cui Nemi, Bolsena e Bracciano, di grande interesse naturalistico. Fra le aeree protette troviamo una parte del Parco nazionale d'Abruzzo ed il Parco nazionale del Circeo che comprende cinque aree protette. Il Circeo richiama molti turisti soprattutto per lo splendido mare, le sue coste e le isole. Il mare offre bellissimi fondali e nel 1992 è stata posta una statua del Cristo a circa 18 metri di profondità. Da ricordare tra le località balneari Gaeta nota per il suo porto, Sperlonga un paesino che domina la costa e un mare amatissimo dai subacquei, Terracina un mare splendido che fa da contraltare a un borgo delizioso, Sabaudia meta vip del Circeo con spiagge affollate e calette solitarie e Anzio con il suo porto dal quale ogni giorno partono gli aliscafi per le Isole Pontine, in particolare Ponza e Ventotene, le uniche due abitate anche d'inverno. Meritano inoltre di essere visitate le bellissime località archeologiche di Tarquinia e Cerveteri e la famosa stazione termale di Fiuggi. Da ricordare il litorale romano, il tratto di costa compreso tra Civitavecchia e Anzio; tra i centri di maggior interesse dal punto di vista culturale, da non perdere, sono gli scavi archeologici di Ostia Antica. A un centinaio di chilometri da Roma sorge il Monte Terminillo, stazione turistica invernale ed estiva, la cui vicinanza con la capitale gli ha fatto attribuire l'appellativo di "Montagna di Roma". La gastronomia del Lazio è fondata su ingredienti rurali e contadini, preparati secondo ricette tramandate nel tempo nate per sfamare uomini e donne spesso impegnati nel lavoro nei campi. I capisaldi della cucina laziale sono le verdure e i legumi, dal broccolo alla cicoria, senza dimenticare il carciofo, indimenticabile nella sua versione "alla romana". Per quanto riguarda i formaggi famosissimi il pecorino, la caciotta e la ricotta. Tra i piatti più noti della cucina del Lazio ricordiamo gli spaghetti all'amatriciana e i semplicissimi cacio e pepe, i saltimbocca e il pollo alla ciociara.
La Calabria è una regione dell'Italia Meridionale con capoluogo Catanzaro e confina a nord con la Basilicata e a sud-ovest un braccio di mare la separa dalla Sicilia. La regione costituisce la punta dello stivale del territorio italiano ed è bagnata dal mar Tirreno, dal mar Ionio e a nord-est dal golfo di Taranto. I capoluoghi di provincia della Calabria sono cinque: Crotone, che si affaccia sul mar Ionio e sul Golfo di Squillace, Vibo Valentia, situata tra il Golfo di S. Eufemia e il Golfo di Gioia Tauro (le due provincie recenti, costituite solo nel 1992), Cosenza, sede dell'Università della Calabria e città in forte espansione che ha il territorio più ampio e anche il maggior numero di abitanti, Catanzaro, fondata dai Normanni, posizionata lungo un ripido sperone roccioso e capoluogo anche della regione e Reggio Calabria, città che ospita i Bronzi di Riace e altri reperti della Magna Grecia; caratteristico il rinnovato lungomare sullo Stretto di Messina. Il nome Calabria venne attribuito a questa regione solamente sotto la dominazione bizantina, mentre in epoca classica veniva chiamata Brutium. Presenta una superficie per la maggior parte collinare, con vaste zone montuose e detiene il 10% dell'intero patrimonio costiero dell'Italia. Qui la natura è stata generosa: estesi i boschi e gli altipiani, belli i parchi - Pollino, Sila e Aspromonte - e le aree protette la cui particolare collocazione, a ridosso delle coste, permette di raggiungere facilmente il mare. La Calabria stabilisce tra mare e montagna uno stretto legame; lungo il territorio si incontrano insenature, scogli e rocce a strapiombo sul mare sulle quali sono costruiti piccoli borghi di pescatori o torri di vedetta. Da visitare è il borgo medioevale di Gerace con abitazioni scavate nella roccia, e molto interessanti sono gli scavi archeologici di Locri e Sibari. La regione ha visto il passaggio di numerosi popoli e culture provenienti da tutto il Mediterraneo che hanno segnato la sua storia e di cui conserva magnificamente tracce ricche di fascino; sinceri e ospitali, i calabresi sono il risultato dell'amalgamarsi di quei popoli e delle loro indelebili impronte nel patrimonio artistico, nel paesaggio archeologico, nella gastronomia locale e nell'artigianato, nella musica e nelle forme di religiosità. La Calabria è in grado di offrire al turista un patrimonio artistico unico che si intreccia con la tradizione artigianale, enogastronomica e le manifestazioni folcloristiche. Dall'arte della ceramica agli oggetti di rame, dalla scultura in legno ai filati, è caratterizzata da un ricco panorama di culture, tradizioni ed eventi da vivere in ogni periodo dell'anno. La maggior parte dei turisti che scelgono la Calabria come loro destinazione di viaggio è attratta dai suoi 800 chilometri di costa; le numerose spiagge attrezzate e animate o assolate e selvagge rispondono alle diverse esigenze di una vacanza all'insegna del relax e della privacy o dell'attività programmata ed estemporanea. La morfologia del litorale calabrese, dalla sabbia finissima alle scogliere, offre molteplici opportunità di balneazione a pochi chilometri di distanza l'una dall'altra. Tra le più belle località di mare rinomate sono le località turistiche di Tropea, Soverato, Diamante e Praia a Mare. Il turismo montano in Calabria è attivo soprattutto nella zona della Sila e dell'Aspromonte, che dispongono di impianti per gli sport invernali; molto frequentati sono i paesi di Camigliatello Silano e Lorica. Le zone montuose sono distribuite lungo tutto il territorio, al centro-nord si trova il versante meridionale del Massiccio del Pollino e la Sila, a sud l'Aspromonte. Nel territorio calabrese sono inoltre presenti alcuni rinomati centri termali come Lamezia Terme, le Terme Luigiane che si trovano a metà strada tra i comuni di Guardia Piemontese e Acquappesa e le Terme Sibarite, famose già nell'antichità all'epoca in cui la zona fu dominio degli abitanti di Sibari. Se avete deciso di visitare la Calabria allora non perdete l'occasione di partecipare alle caratteristiche sagre paesane; ce n'è davvero per tutti gusti e ognuna è caratterizzata dal prodotto che meglio identifica la zona dove la stessa si svolge. Sarete avvolti dai sapori forti della cucina locale, il peperoncino, la "nduja" (il classico salame piccantissimo calabrese), i salumi, l'ottimo olio e fiumi di buon vino; tra i più noti ed apprezzati da ricordare il Cirò ed il Melissa, il Bivongi ed il Greco di Bianco, considerato tra i migliori vini bianchi d'Italia. Le sagre sono anche un'ottima occasione per approfittare della rinomata ospitalità calabrese, fraternizzando con le persone del luogo, che non mancheranno di farvi sentire come a casa vostra e ogni serata è allietata da gruppi folcloristici e di musica popolare che vi coinvolgeranno in vivaci tarantelle e balli di gruppo.
L'Umbria si trova nell'Italia centrale, posta nel cuore della penisola, tra le più piccole regioni italiane e l'unica dell'Italia peninsulare non bagnata dal mare. E' una regione prevalentemente collinare, molto ricca di acque e vegetazione; per questo motivo viene denominata "il cuore verde dell'Italia". Confina ad est con le Marche, a nord-ovest con la Toscana ed a sud -ovest con il Lazio. Oltre ad avere un ricco patrimonio paesaggistico, l'Umbria vanta anche la presenza di alcune delle città medievali italiane più nobili per storia, arte e tradizioni, come Perugia capoluogo regionale, Orvieto in posizione bella e suggestiva e ricca di opere d'arte, Todi di origini antichissime piena di testimonianze di epoca etrusca e medievale, e non ultime, Assisi legata all'ordine francescano e alla figura di San Francesco e da secoli importante luogo di pellegrinaggio, Gubbio città di particolare bellezza famosa anche per la produzione di ceramica, e Spoleto centro commerciale e industriale e dal 1858 sede del Festival dei Due Mondi. Le province dell'Umbria sono due: la provincia di Perugia, città antica famosa per il cioccolato - che comprende Cascia città natale di Santa Rita, Bastia Umbra paese agricolo situato nella piana di Assisi, Città di Castello che vanta un'antica tradizione artigianale nel settore della produzione di mobili e tessuti, Foligno rinomata per l'arte tipografica e luogo in cui avvenne la prima stampa della Divina Commedia e il Lago Trasimeno, meta turistica ideale per chi vuole trascorrere una vacanza rilassante immerso nella natura - e la provincia di Terni, situata nel cuore antico dell'Umbria, in un'ampia conca appenninica e nelle cui vicinanze si trova la Cascata delle Marmore, la più alta d'Europa. Da sempre l'incontro di storie e di culture differenti ha contribuito a plasmare l'identità dell'Umbria. L'Umbria santa, l'Umbria guerriera, l'Umbria verde: tutti aggettivi che descrivono questa terra, ma che da soli non riescono a racchiudere i molteplici aspetti di questa regione che vi catturerà con il fascino della sua atmosfera mistica, delle sue tradizioni e dei suoi scenari naturali: immense distese di campi di grano e girasole, verdi colline e pittoreschi paesini arroccati dove si celano antichi borghi dalle suggestive reminiscenze medievali. L'Umbria è la regione dove le manifestazioni folcloristiche, le fiere e le feste tradizionali assumono un significato importantissimo e preservano le diversità e le tradizioni che la civiltà globalizzata tende ad abbattere; numerosissime sono le manifestazioni che si svolgono, soprattutto in estate, in molti dei suoi centri. Questi appuntamenti, alcuni noti anche a livello internazionale, fanno convergere nella regione turisti da tutto il mondo. Il folclore fornisce le chiavi per decifrare i frammenti del retaggio storico tramandato dalla memoria popolare e questo passato si esprime, oggi, anche con manifestazioni, mostre, rappresentazioni teatrali, festival e spettacoli musicali. Le più celebri manifestazioni folcloristiche sono sicuramente la "Corsa dei Ceri", che si celebra a Gubbio il 15 di maggio e che si corre da almeno 500 anni in segno di devozione a Sant'Ubaldo patrono della città, la "Quintana", rievocazione storica di origine folignate che a giugno e a settembre rinnova la sfida tra i cavalieri dei suoi dieci rioni e la "Corsa all'Anello di Narni", rievocazione storica in costume che risale al 1371 e si tiene durante i festeggiamenti in onore del santo patrono. A queste si affiancano numerosi altri eventi molto conosciuti e rinomati come il Mercato delle Gaite di Bevagna, rievocazione dell'antico mercato medioevale che dura dieci giorni e si svolge nel centro storico della cittadina. Come in ogni altra regione, anche i vari Comuni dell'Umbria, nel corso dell'anno, propongono piccole o grandi manifestazioni culturali che spaziano dalla musica al teatro. Alcune sono riferibili a livello locale ma altre assumono valenza nazionale ed internazionale come il Festival dei Due Mondi di Spoleto e l'Umbria Jazz Festival di Perugia. La cucina dell'Umbria ha una vocazione spiccatamente contadina, schietta e semplice, a base di materie prime ed ingredienti di qualità ed è una gioia per ogni palato: dagli spaghetti alla norcina agli spiedini spoletini, ai crostini con la salsa tartufata. Il re della tavola umbra è il tartufo; bianco o nero che sia, nella regione ne esistono almeno sette varietà, esso dà gusto e originalità a piatti prelibati come le Trote al tartufo di Norcia o l'Agnello al tartufo nero. Molto apprezzati sono i formaggi umbri: il formaggio di fossa, il pecorino stagionato, il formaggio alle erbe, la scamorza affumicata e ultimo ma non meno importante il formaggio al tartufo. Numerosi anche i diversi tipi di pane: il Pan caciato, il Pan nociato, il Pane casereccio, il Pane di Terni, la pizza di Pasqua e la Torta al testo. Pregiatissime leccornie sono, tra le altre, le lenticchie di Castelluccio, piccole, verdi e delicate e il Prosciutto di Norcia. A Spoleto non perdete gli spaghetti col rancetto e a Todi il pasticcio di Jacopone tagliato a fette e servito col ragù. In Umbria si beve bene: tra gli altri l'Orvieto è sicuramente uno dei bianchi più famosi in Italia e, tra i vitigni rossi più pregiati, da ricordare il Sangiovese e il Torgiano; ottimi per il dessert il Sagrantino passito e il Solleone, un vino liquoroso.
La Sicilia offre vaste possibilità di turismo grazie alla presenza di un territorio molto diversificato; per la straordinarietà della sua terra e del suo clima, l'isola è meta di moltissimi turisti che ogni anno la visitano bagnandosi nelle sue acque calde e pulite, dopo averne assaporato la corposa intensità culturale. La splendida isola del Mediterraneo è da secoli la terra del turismo e delle vacanze grazie alla sua storia millenaria e al grande fascino che le sue tradizioni suscitano da sempre; l'atmosfera che si respira rievoca gli antichi splendori della Magna Grecia accompagnati da suggestive reminescenze arabe e normanne nell'architettura degli edifici. I centri marittimi in Sicilia sono spesso cittadine o paesi con una profonda impronta storica alle spalle, affacciati su porzioni di mare perpetuamente rinnovato e pulito. Diverse spiagge e località balneari offrono svariate opportunità di caratterizzare la vostra vacanza, a seconda che siate interessati ad un soggiorno di totale relax, oppure siate attratti dal cospicuo patrimonio culturale. Andare al mare in Sicilia significa partecipare ad un grande rito che emana da uno stile di vita pacifico e rasserenante, che prevede una discesa in spiaggia in tarda mattinata, spuntini a suon di leccornie tradizionali dolci e salate, pasti rigorosamente a base di pesce. A questo si aggiungono diverse attività complementari, come sport acquatici (come vengono proposti sulle ventose spiagge di Trapani) oppure un'intensa attività notturna (come accade nelle località di Taormina o Catania e Palermo), piuttosto che un'esplorazione del patrimonio archeologico ed architettonico come avviene a Siracusa o Marsala o, ancora, la scoperta dell'incredibile ricchezza dei parchi naturali marini facilmente accessibili da Messina e San Vito Lo Capo. Il territorio della Sicilia è costituito quasi interamente dall'isola omonima, la più grande isola italiana e mediterranea; la parte rimanente è formata dagli arcipelaghi delle Eolie, delle Egadi e delle Pelagie, da Ustica e Pantelleria. È la regione più estesa d'Italia ed è divisa in nove province: Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Ragusa, Siracusa, Trapani e Palermo che, affacciata su un'ampia baia ai piedi di una fertile valle, è una delle città più vivaci e affascinanti d'Italia e merita una visita approfondita per i suoi monumenti e per la vibrante atmosfera che vi si respira, vantando chiese, musei, mercati e ristoranti fra i più belli dell'isola; da non dimenticare, poco fuori città l'elegante spiaggia di Mondello e il santuario del Monte Pellegrino. A est di Palermo, la costa tirrenica offre l'opportunità di raggiungere la catena montuosa delle Madonie, dove si può sciare o fare piacevoli escursioni, mentre lungo il litorale si trova una delle stazioni balneari più eleganti della Sicilia, Cefalù, situata a solo un'ora di viaggio da Palermo. Da Milazzo partono traghetti e aliscafi per le Isole Eolie, una catena di sette stupende isole vulcaniche mentre la costa ionica settentrionale, fra Messina e la bella località di villeggiatura di Taormina, è costituita da una serie di stazioni balneari e, sotto l'elegante cono dell'Etna, il vulcano più grande d'Europa che domina la parte orientale della Sicilia ed è il luogo naturale più memorabile dell'isola, si estende Catania, la seconda città della Sicilia. Siracusa, la città siciliana più bella e affascinante, racchiude la più ricca concentrazione di luoghi storici e di meraviglie architettoniche, che vanno dalle rovine greche e romane agli straordinari palazzi barocchi che si possono trovare nelle bellissime città di Noto e Ragusa, riprogettate e ricostruite nel seicento dopo che un terremoto devastante le aveva ridotte in macerie. L'entroterra, la zona meno popolosa e meno conosciuta della Sicilia, offre la semplice bellezza di un'area isolata e remota e nasconde autentici gioielli, come Piazza Armerina, con i suoi mosaici ben conservati che richiamano alla mente lo sfarzo dell'epoca romana ed Enna, storica città-fortezza di montagna. Lungo la costa meridionale si incontrano i magnifici templi di Agrigento e la città greca; più avanti si trova Trapani, un'ottima base per chiunque sia interessato ad approfondire la conoscenza di questa zona che presenta caratteristiche molto diverse dal resto dell'isola; qui l'influenza araba è più forte che altrove, soprattutto a Marsala e a Mazara del Vallo, mentre Selinunte e Segesta vantano gli insiemi di rovine antiche più romantici della Sicilia. Dai porti delle coste meridionali e occidentali si possono inoltre raggiungere altre isole di grande interesse: Linosa e Lampedusa, le Egadi e soprattutto la lontana Pantelleria, dove il mare è fra i più cristallini del Mediterraneo. Visitare la Sicilia è anche un'opportunità per conoscere le tradizioni e i costumi della regione senza dimenticare le gustose prelibatezze della cucina siciliana conosciute in tutto il mondo; il folclore si vive in tutte le sue manifestazioni perché in esse si fondono e si intrecciano fantasia e realtà, paganesimo e cristianesimo, mondo antico e mondo moderno. I normanni infusero nel popolo uno dei sentimenti più forti e radicati, il senso della cavalleria che ancora oggi genera manifestazioni artistiche di insospettata potenza con "l'opera dei pupi" e la decorazione dei carretti: l'opera dei pupi è un particolare tipo di teatro delle marionette costituito quasi per intero da narrazioni cavalleresche derivate in gran parte da romanzi e poemi del ciclo carolingio che si affermò nella regione alla fine dell'ottocento; i carretti siciliani sono uno dei principali simboli del folclore e la cittadina di Aci Sant'Antonio è un importante centro della Scuola d'Arte del Carretto e buona parte dell'economia del paese si basa su questa attività. La Sicilia è una regione nella quale si conservano ancora vive e vitali tradizioni secolari della vita lavorativa e sociale come la pesca del tonno, con le antiche tonnare o la pesca del pesce spada nelle acque dello Stretto di Messina. Nel settore dei culti religiosi locali si distinguono le feste dei Santi Patroni. La più celebre è il Festino di Santa Rosalia a Palermo che si svolge a luglio ed è caratterizzata dal Corteo del Carro Trionfale; a Messina in occasione della festa della Madonna di Mezzo Agosto si portano in processione la vara dell'Assunta e i due Giganti a cavallo, mitici progenitori dei messinesi: a Catania la patrona Sant'Agata viene festeggiata a febbraio portando per le vie della città il suo reliquario carico di oggetti preziosi. A parte le feste dei patroni, un ciclo di celebrazioni religiose molto sentito è quello della Settimana Santa della Pasqua. Di particolare suggestione quelle di Enna, Caltanissetta e Trapani. Un ciclo celebrativo con modalità diverse è quello della Settimana Santa bizantina a Piana degli Albanesi. La Sagra del Mandorlo in fiore nella Valle dei Templi è un evento importante nel panorama folcloristico nata con l'obiettivo di esaltare la primavera agrigentina ed oggi occasione di incontro di popoli di tutte le razze e culture. Anche la cucina siciliana è strettamente collegata alle vicende storiche e culturali e alla vita religiosa e spirituale dell'isola e custodisce le più grandi tradizioni gastronomiche: quella araba dell'agro e del dolce, quella francese dei Monsù, quella contadina che amministra con gusto i prodotti della terra. Nessuna cucina è così "povera ma ricca" nello stesso tempo come quella siciliana. Poveri sono gli ingredienti, semplici ed economici: molte verdure ed ortaggi di produzione locale e i pesci che il suo splendido mare offre generosamente. La ricchezza è data dalla fantasia e dalla varietà, dai profumi e dai colori; vi è un gusto nell'insaporire e nel presentare i piatti che la rendono addirittura sfarzosa. I dolci siciliani ne sono un esempio: il buccellato, la cassata e i fruttini di pasta reale. Al centro del pasto c'è la pasta, o un piatto di legumi: in provincia di Trapani è molto diffuso il cuscus di pesce, preparato in casa con la semola di grano duro. Il menù è ricco di piatti tipici: dalla pasta con le sarde, piatto che da Palermo si è diffuso su tutta l'isola alla catanese pasta alla Norma con pomodoro, melanzane e ricotta salata. Dalla caponata di melanzane agli involtini alla palermitana e alle sarde a beccafico (con pangrattato, limone, pinoli). Molto utilizzato il pane, che accompagna tutti i pasti ed importante è la produzione di formaggi. Da non dimenticare le "arancine" (con ripieno di ragout di carne e piselli o di prosciutto e formaggio), una sorta di emblema della cucina isolana. I gelati e le granite sono fondamentali nella vita quotidiana in Sicilia e vengono prodotti in centinaia di gusti differenti: è proprio in Sicilia che nel XVII secolo venne inventata la produzione moderna del gelato. I vini dell'isola erano considerati un tempo solo da taglio, ma oggi, anche se non tutti hanno raggiunto la fama del liquoroso marsala, i vini da tavola a denominazione d'origine quali l'Alcamo, l'Etna rosso, il Corvo o il Regaleali sono molto apprezzati. Tra i vini da dessert oltre al citato marsala vanno ricordati il Moscato di Noto, il Passito di Pantelleria e la Malvasia delle Lipari.
Il Trentino Alto Adige è la regione italiana più settentrionale ed è completamente montuosa. E' situata nel nord dell'Italia al confine con l'Austria ed è costituita da due distinte zone storico-culturali e amministrative: il Trentino a sud, corrispondente alla provincia autonoma di Trento, la città famosa per aver ospitato nel XVI secolo il Concilio che diede inizio alla Controriforma Cattolica e nel cui centro storico si trova la Piazza del Duomo con la settecentesca Fontana del Nettuno e il Duomo o Cattedrale di San Vigilio, dove si svolse lo storico Concilio; l'Alto Adige a nord corrispondente alla provincia autonoma di Bolzano, distesa in una conca e circondata dai monti, città ricca di fascino, punto di incontro di due diverse culture: quella mediterranea e quelle mitteleuropea, come è evidente dalle sue architetture, dai vicoli, archi e piazzette del suo centro storico dove spicca il Duomo con il campanile gotico dalla cuspide traforata e la storica e ampia Piazza Walther che si trasforma in uno spazio magico e suggestivo quando, nel periodo natalizio, ospita il tradizionale Mercatino di Natale. Il territorio del Trentino si estende dal gruppo dell'Adamello-Brenta e dalle cime dell'Ortles e del Cevedale ai rilievi più suggestivi d'Europa: le Dolomiti, compatte montagne calcaree la cui vetta più alta è la Marmolada. Le Alpi si aprono in valichi che lo mettono in comunicazione con l'Austria, tramite il Passo del Brennero, con la Lombardia, attraverso i Passi dello Stelvio e del Tonale e con il Veneto, tramite i Passi Pordoi e Rolle. All'estremità meridionale si allungano i rilievi prealpini, con i monti della Valsugana e del Lago di Garda. Numerosi sono i corsi d'acqua: l'Adige e i suoi affluenti, il Sarca e il Brenta. La regione è ricca di laghi alpini (Carezza, Ledro, Tovel) e di bacini artificiali e racchiude una straordinaria varietà di paesaggi: maestose vette, boschi di conifere, ampie vallate e numerosi prati e pascoli, con una altissima percentuale di specie alpine di erbe e funghi, utilizzati come pascolo per i bovini. L'incantevole gioco di luci tra le guglie delle Dolomiti, i caratteristici paesini dai campanili svettanti e le mille sfumature di una natura autentica e incontaminata sono meta imperdibile per gli appassionati di montagna; il Trentino Alto Adige offre infatti la possibilità di divertirsi con tutte le discipline invernali ed estive che si praticano in quota; oltre a molti degli impianti sciistici più apprezzati d'Italia, le sue montagne offrono anche sentieri escursionistici, torrenti per il rafting e affascinanti percorsi ciclabili lungo le valli. La regione dispone di una buona organizzazione alberghiera, rifugi alpini e stazioni di villeggiatura sia invernali che estive ed è attiva un'estesa rete di piste per lo sci grazie alla presenza di tre grossi comprensori che consentono di scegliere un solo skipass per accedere a molti chilometri di piste ed in alcune località, come Madonna di Campiglio, i tracciati sono illuminati per permettere l'emozione di sciare di notte. Cultura, tradizioni, ottima cucina, calda accoglienza e tanta allegria vi aspettano nelle sue bellissime valli: la Val di Non famosa in tutta Italia per la produzione di mele del Consorzio Melinda. la Val Gardena suddivisa in tre comuni: Ortisei, Santa Cristina Valgardena e Selva di Val Gardena. la Val di Fassa con le sue località sciistiche famose nel mondo come Moena, Vigo di Fassa, Pozza di Fassa e Canazei che fanno parte del consorzio Dolomiti Superski, il più esteso al mondo. la Val di Sole con capoluogo Malè e, in quota, le stazioni turistiche di Folgarida, Marilleva e Pejo che offrono, durante la stagione invernale, piste da sci sempre perfettamente innevate e il meglio del comfort. la Val Rendena dove si trova Madonna di Campiglio una delle località più note del Trentino, adagiata a 1550 metri di quota nella bellissima conca tra il gruppo delle Dolomiti di Brenta e i ghiacciai dell'Adamello e della Presanella. Una regione così ricca di natura non può che invitare al relax, alla vita all'aria aperta e alla cura del proprio corpo; il Trentino Alto Adige è anche ricco di fonti termali conosciute fin dall'epoca romana e, grazie alle acque curative che sgorgano da sorgenti inserite in ambienti gradevoli e riposanti, l'attività termale è una realtà importante nel panorama turistico della regione. Le proposte per il benessere non mancano e sono tantissime le fonti, ognuna con diverse proprietà terapeutiche: nel Parco Naturale Adamello Brenta si trovano le Terme di Comano, le cui acque sono particolarmente indicate per i problemi della pelle, mentre nel Parco Naturale dello Stelvio i bagni carbo-gassosi delle Terme di Pejo sono un toccasana per la circolazione. Una proposta insolita per la cura dei dolori articolari si trova invece a Garniga, sul Monte Bondone, dove gli ospiti fanno il bagno nell'erba di montagna raccolta ogni mattina mentre Canazei ed Andalo dispongono di due grandi centri attrezzati con piscine coperte e aree dedicate al wellness dove è possibile nuotare o godere di piacevoli momenti di relax tra idromassaggi, saune e trattamenti estetici a cui abbinare una piacevole passeggiata, magari verso uno dei moltissimi castelli che punteggiano le valli. Gli appassionati di architettura d'epoca non possono perdersi, ad esempio, il gotico Castel Thun, la Rocca di Riva del Garda, il castello di Rovereto, quello di Arco o il celebre castello di Merano, uno dei tanti edificati in epoca medievale per la difesa del territorio. Però, come sempre quando si vuole davvero conoscere a fondo un territorio, al di là della visita ai monumenti e ai musei delle città o delle escursioni per ammirare gli splendidi paesaggi delle sue valli, è indispensabile sedersi a tavola. Le ricette della cucina trentina e altoatesina hanno i profumi e i sapori delle Alpi; da qui infatti provengono gli ingredienti dei gustosi piatti adatti alle fredde giornate invernali. La zona verso Bolzano e il confine sente molto l'influenza austriaca, sia nei dolci, sia nei salumi affumicati, mentre invece la provincia di Trento ha una cucina che si accosta di più a quella veneta con molte ricette a base di polenta e con pesce di mare, oltre che piatti con il riso. Ovunque è poi possibile gustare l'ottima cacciagione e la carne di manzo. La presenza di molte malghe, i pascoli in cui vengono portati gli animali in estate, fa sì che si rinnovi di generazione in generazione la tradizione di produrre formaggi artigianali di alta qualità come il Puzzone di Moena, realizzato con latte crudo, il Casolét della Val di Sole o il Trentingrana. I formaggi sono tra i prodotti prediletti degli abitanti della regione, che amano gustarli con la polenta o in ricette tradizionali come quella dei canederli che vengono serviti in brodo e possono essere arricchiti anche con speck dell'Alto Adige o con erbette. Glisplätzle, invece, sono gnocchetti serviti come primo piatto o, nel sudtirolo, come contorno a secondi di carne. I dolci sono poi giustamente famosi: dal semplice strudel a base di mele della Val di Non alle mille varietà dello zelten, il dolce di Natale del Trentino caratterizzato da frutta secca, canditi, uvetta: provateli con un bicchierino di grappa o di liquore di erbe della Val Gardena. In ogni stagione nelle valli del Trentino si organizzano feste legate alle tradizioni popolari, conservate nei secoli e fatte oggi rivivere attraverso i costumi, le danze, gli appuntamenti rituali. Molte delle feste tradizionali di questa regione mantengono un colore tirolese che le rende molto affascinanti e piuttosto originali rispetto alle altre tradizioni del nord Italia. Nel ricco calendario di eventi vanno senz'altro ricordati i caratteristici mercatini di Natale di Bolzano e di Merano, per immergersi nell'allegra e festosa atmosfera di Natale, visitare le bancarelle di oggetti di artigianato e di prodotti della gastronomia locale assaporando bevande calde e dolci tipici della pasticceria natalizia. A Merano sarà inoltre possibile assistere ad eventi come la sfilata di San Nicolò, patrono della città che si svolge nei giorni 5 e 6 dicembre o i cori dei canti di Natale. Da non perdere la festa di San Vigilio a Trento e l'appuntamento annuale con Swing on Snow, una kermesse molto particolare di musica popolare folcloristica oltre alle innumerevoli sagre dedicate a vino, castagne, funghi e agli altri prelibati prodotti locali.
L'Abruzzo è una regione dell'Italia compresa tra l'Adriatico e l'Appennino centrale, il cui capoluogo è L'Aquila. Per la varietà degli scenari territoriali la regione offre numerose opportunità di visita ai turisti sia nella stagione invernale che in quella estiva. Nell'estrema varietà dei suoi habitat naturali (marini, fluviali e lacustri, boschivi, montani, d'alta quota), l'Abruzzo si propone oggi più che mai come straordinario laboratorio biologico per la conservazione della natura e degli ecosistemi oggi all'avanguardia nel mondo per il coraggio e la determinazione nelle sue scelte. Centrotrentatré chilometri di costa per tutti i gusti. L'offerta turistica della costa abruzzese si presenta estremamente varia: dalle spiagge larghe e sabbiose della zona costiera del territorio di Teramo all'area tra Ortona e Vasto dove la costa è alta e ripida con spiagge delimitate da una fitta macchia mediterranea. Svariate sono le località di mare sul litorale adriatico situate in Abruzzo, tra le altre le mete preferite sono Silvi Marina, Giulianova, Roseto degli Abruzzi e Tortoreto. La montagna in Abruzzo occupa circa il 65% del territorio e in questa regione si trovano alcune cime tra le più alte della catena appenninica come il massiccio del Gran Sasso e la catena dei Monti della Laga che fanno parte del Parco Nazionale del Gran Sasso, istituito nel 1991 con una superficie di circa 141.000 ettari o la Maiella, un grande massiccio calcareo che si trova al centro del Parco Nazionale della Maiella. Caratteristico è il Parco Nazionale d'Abruzzo che si trova nell'alta valle del Sangro. In esso vivono molte specie della fauna locale come il lupo appenninico, l'orso marsicano, il camoscio d'Abruzzo, il capriolo e l'aquila reale. Recentemente è stata istituita l'area marina protetta di Torre del Cerrano che si estende per 35 km quadrati e tutela un tratto di mare unico in Abruzzo dove si possono ammirare, a pochi chilometri dalla costa, i resti sommersi dell'antico porto di Atri di grande interesse archeologico e naturalistico. Grazie alla sua conformazione geomorfologica la regione, oltre a tradizioni, mare e montagne, vanta una consistente offerta termale grazie ai moderni complessi termali sorti intorno alle fonti naturali. Le Terme di Raiano, le Terme di Popoli e Caramanico Terme, che sfruttano le acque sulfuree e salsobromoiodiche, sono solo alcune di queste destinazioni benessere immerse in splendidi contesti naturalistici fatti di montagne innevate e mari cristallini. La cucina abruzzese è molto vasta ed è originaria delle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; l'isolamento che per decenni ha caratterizzato l'Abruzzo ha fatto sì che quest'ultimo mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Dalle radici contadine e pastorali della propria tradizione la cucina abruzzese, mediterranea negli ingredienti e nei profumi, creativa nella varietà e nella originalità dei piatti, ha saputo trarre la capacità di essere insieme povera e nobile, distillando sapori semplici ed antichi; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la carne, i formaggi e il vino. Accanto ai piatti della propria cucina, l'Abruzzo propone una scelta di prodotti tipici molto raffinati, primo fra tutti l'olio, apprezzato dagli intenditori di tutto il mondo. Da non dimenticare lo Zafferano dell'Aquila, a Denominazione di Origine Protetta, che viene prodotto perlopiù nell'Altopiano di Navelli. L'artigianato racconta la vita e l'attività delle comunità e nasce da tradizioni secolari. L'uomo ha preso, utilizzato, modellato, trasformato quello che la natura gli offriva: pietra, legno, lana, metalli, cuoio. L'artigianato abruzzese è diventato negli corso degli anni uno dei settori economici più floridi dell'Abruzzo, una delle poche regioni italiane in cui si è conservata questa tradizione che oggi vanta prodotti quali la ceramica, il ferro, l'oro, i merletti e i tessuti, il rame, la pietra e il legno. Molte sono le feste e le sagre della regione nelle quali vengono sfoggiati tutti i costumi, le usanze tradizionali, la musica e i piatti tipici della regione. Particolarmente famose sono l'antichissima Processione del Venerdì Santo di Chieti, la Settimana Santa di Sulmona, la Festa di Sant'Agnese e delle malelingue all'Aquila, la Gara del solco a Rocca di Mezzo e la Festa di Sant'Andrea a Pescara.
La Lombardia è una regione dell'Italia nord-occidentale ed è la regione più popolosa della nazione, una delle più popolose in Europa e quella con il maggior numero di enti territoriali. Ha il suo capoluogo nella città di Milano e confina a nord con la Svizzera (Canton Ticino e Canton Grigioni), a ovest col Piemonte, a est con il Veneto e il Trentino-Alto Adige e a sud con l'Emilia-Romagna. Nonostante la Lombardia venga spesso identificata come una regione con vocazione strettamente economica, essa possiede un patrimonio artistico di eccezionale valore. I molti monumenti si concentrano soprattutto nelle numerose città d'arte, che per lo più corrispondono ai più importanti comuni medievali e città rinascimentali, adorne di palazzi e chiese antiche come Milano, Mantova e Pavia. Per quanto il turismo non rappresenti, come in altre regioni italiane, una delle attività primarie la Lombardia riesce ad attrarre un numero rilevante di persone ogni anno, grazie anche alla presenza di diverse bellezze naturali (laghi e montagne). E' infatti costellata da molti laghi di grandi e piccole dimensioni, i principali dei quali sono: Il Lago Maggiore, lago prealpino di origine glaciale le cui rive sono condivise tra il Canton Ticino in Svizzera e le province di Novara e Varese in Italia. Il Lago di Como che si trova a nord di Milano e a pochi passi dalla Svizzera ed è caratterizzato da una forma a Y rovesciata, con la punta di Bellagio che segna la separazione in due rami, uno in provincia di Lecco e l'altro in provincia di Como. Il Lago d'Iseo, posto in fondo alla Val Camonica e incuneato tra le province di Bergamo e Brescia, che ospita Monte Isola, la più grande isola lacustre naturale d'Europa. Il Lago di Garda di origine glaciale che si trova nella provincia di Brescia ed è il più grande d'Italia. La grande quantità d'acqua del lago ha effetti significativi sul clima locale a tal punto che si coltivano l'ulivo, i limoni e i cedri, tipici del clima mediterraneo. Da segnalare Sirmione, che sorge nell'omonima penisola protesa nel lago di Garda e che, con le sue stazioni termali, è la meta favorita di chi vuole vivere una vacanza memorabile per il corpo e per lo spirito insieme a Bormio, località turistica della provincia di Sondrio, situata nel Parco Nazionale dello Stelvio. Le località montane della Lombardia sono attrezzatissime per gli amanti degli sport invernali e le montagne lombarde sono attrezzate con impianti all'avanguardia sia per lo sci alpino che per quello nordico, con piste da sci di prima qualità e per tutti i livelli. Tra le più frequentate abbiamo Bormio, Livigno, Madesimo, Santa Caterina Valfurva e il Passo del Tonale. La straordinaria bellezza e varietà del paesaggio della regione consente suggestive escursioni a piedi o in bicicletta sia in montagna che lungo le rive dei laghi alpini. A testimonianza del valore del patrimonio artistico regionale, la Lombardia è la regione italiana che ospita il maggior numero di patrimoni dell'umanità protetti dall'UNESCO. La cucina lombarda, più di ogni altra, è altamente variegata. Ogni provincia può vantare decine di ricette tipiche e piatti ormai apprezzati in tutto il mondo. Primo fra tutti il risotto alla milanese, il cui ingrediente principale, oltre al riso, è lo zafferano e, per i palati più raffinati, i tortelli di zucca alla mantovana farciti anche di amaretti di Saronno e salsa di mele. La Valtellina è la zona che vanta la più ricca tradizione culinaria della regione; un antipasto tipico è costituito dalla bresaola e, tra i primi piatti si segnalano la polenta alla valtellinese con grana e burro e i pizzoccheri della Valtellina insaporiti con un condimento a base di patate, fontina spinaci e verza. Sono almeno una trentina i secondi tipici della Lombardia. Ogni provincia può vantare almeno tre o quattro ricette tramandate dalla tradizione culinaria. Le più caratteristiche sono sicuramente la Casoeula, misto di carne di maiale, salsiccia e cotenna insaporito con un sugo alla verza e rosolato al forno, mentre la città di Mantova propone il baccalà alla mantovana. Citazione d'obbligo per la cotoletta alla milanese, ormai piatto internazionale e la busecca (altro non è che la trippa) cucinata con aggiunta di salvia e, per rimanere su portate non certo dietetiche, vale la pena ricordare l'ossobuco alla milanese. Oltre all'arcinoto panettone milanese, molti e variegati sono i dolci come il Panadel valtellinese, un budino a base di uova e farina con aggiunta di mele tritate o la Tortionata, torta con mandorle e scorza di limone tipica del Lodigiano. La Lombardia può inoltre vantare un primato, quello riguardante la produzione di uno dei migliori spumanti italiani, il Franciacorta che può tranquillamente competere con i più altolocati champagne francesi.
La Sardegna è una terra antica, che affonda le proprie origini in epoche lontane. Le lunghe e diverse dominazioni che si sono succedute nell'isola, insieme alla sua posizione geografica, hanno contribuito a sviluppare nella popolazione sarda una cultura complessa con tratti originali e allo stesso tempo conservativi. Non è un caso che la Sardegna sia oggi la meta preferita da tanti turisti: il suo mare è infatti tra i più trasparenti che si possano vedere al mondo, nonché uno dei più rinomati per la bellezza delle spiagge e delle coste, in buona parte dall'aspetto ancora selvaggio ed incontaminato. La costa settentrionale è estremamente varia sotto il profilo geologico e morfologico. Da oriente a occidente si incontrano la penisola di Stintino, Platamona, Castelsardo e la Costa Paradiso, fino ad arrivare a Santa Teresa di Gallura. La costa gallurese, caratterizzata da un'infinità di insenature ed incantevoli spiagge, ospita la famosa Costa Smeralda ed è tra le più frequentate dai turisti. Più a sud inizia la costa di Olbia e quella, ricchissima di spiagge, di San Teodoro. La costa meridionale è caratterizzata dallo splendido litorale di Villasimius, seguito dall'ampio Golfo di Cagliari con i lunghi litorali sabbiosi del Poetto, e dalla splendida Costa del Sud, ricca di stupendi arenili sabbiosi. Non rimane che da individuare le località che più si avvicinano alle aspettative di ciascuno. Famiglie con bambini potrebbero apprezzare particolarmente paesi come Arbatax o Villasimius, dove il ritmo di provincia si accorda a spiagge poco affollate e riparate; agli amanti della vita notturna e degli sport acquatici la Sardegna offre coste più entusiasmanti e rutilanti come Porto Cervo; per le compagnie dai gusti compositi, è possibile organizzare un soggiorno presso le coste delle principali città dell'isola, Cagliari, Sassari ed Alghero, che permettono l'appagante binomio mare-cultura, o le piccole località di Stintino e Santa Teresa di Gallura, che coniugano alla vita da spiaggia ampie possibilità di immersioni nella natura, nell'entroterra o nei parchi marini. Lungo le splendide coste sarde si possono trovare diverse isole e isolotti di varie dimensioni, talvolta disabitate, ma sempre di rara bellezza. L'Arcipelago della Maddalena, al largo della Costa Smeralda che comprende 7 isole maggiori, una quindicina di isolotti e centinaia di scogli affioranti. La Maddalena, sull'isola omonima, è l'unico centro abitato di tutto l'arcipelago; le altre isole maggiori sono Caprera, nota anche per essere il luogo dove finì i suoi giorni Garibaldi, Spargi e Budelli. L'isola dell'Asinara, un tempo adibita a carcere di massima sicurezza, e oggi sede del Parco Nazionale dell'Asinara. L'isola di Tavolara, all'imboccatura del Golfo di Olbia, una delle zone più interessanti del mediterraneo per gli appassionati delle immersioni, con i suoi numerosi siti archeologici subacquei. A sud della Sardegna si trovano infine le isole di Sant'Antioco, con le sue numerose spiagge e scogliere, che ospita il Museo Archeologico e la Basilica di Sant'Antioco; l'isola di San Pietro che si caratterizza per la presenza di insenature, falesie e grotte e ospita l'Oasi LIPU di Carloforte, un importante luogo di sosta e nidificazione per moltissime specie di uccelli; l'isola Piana che offre un mare straordinariamente limpido e particolarmente adatto agli sport nautici, alla vela e alla pesca. La Sardegna è molto legata al suo ricco patrimonio di tradizioni popolari e religiose, coltivate nel corso dei secoli, straordinarie per l'originalità e ancora oggi profondamente radicate nella cultura sarda; ogni anno si possono contare circa 1000 celebrazioni religiose e laiche, che ancora oggi testimoniano le antichissime e variegate tradizioni sarde. Partecipare a queste feste significa immergersi in una cultura antica alla scoperta di suoni e di armonie sconosciute, di balli con ricchi costumi tradizionali, di gare poetiche fuori dal tempo, di sfrenate corse di cavalli, di sfilate folcloristiche con preziosi e coloratissimi abiti d'altri tempi. La cucina tradizionale sarda si basa sugli ingredienti semplici della tradizione. Il piatto simbolo dell'isola è il porceddu, il maialino arrostito alla brace, a fuoco lento, tenero e croccante, servito con foglie di mirto su un letto di pane carasau mentre tra i piatti di pesce più tipici troviamo l'aragosta alla catalana o all'algherese, le anguille arrosto e varie zuppe di pesce. Molto pregiata è la bottarga, uova di muggine salate ed essiccate, ottima per condire la pasta. Altri piatti tipici sono i malloreddus, gnocchetti di semola conditi con pomodoro salsiccia e zafferano; i culurgiones, grandi ravioli ripieni conditi con pomodoro e ragù; il pane frattau, fogli di pane carasau ammorbiditi nel brodo e la zuppa gallurese, a base di pane raffermo, pomodoro, brodo e pecorino. I dolci, a base di farina, miele e mandorle, sono diversi da paese a paese. Tra i dolci più conosciuto troviamo la seada, un disco di pasta sottile ripieno di formaggio aromatizzato al limone, fritto e ricoperto di miele fuso; l'aranzada, preparata con scorze d'arancio candite, miele e mandorle tostate e i papassinos, preparati con semola, noci, uvetta, mandorle o nocciole. Il vino più famoso dell'isola è la Vernaccia di Oristano, un vino forte con gradazione alcolica di almeno 15 gradi e un invecchiamento minimo di 3 anni in barrique di rovere mentre tra i vini rossi i più importanti sono il Cannonau di Sardegna, vino pieno e robusto e il Monica, dal profumo intenso e asciutto. Da ricordare i vini bianchi come il Vermentino di Sardegna, leggero e fruttato, il Nuragus di Cagliari, dal sapore asciutto e dall'aroma fruttato, e il Semidano di Sardegna, secco e leggermente fruttato. Tra i liquori, il più diffuso è senz'altro il Mirto, liquore molto popolare ottenuto dalla macerazione alcolica delle bacche o delle foglie del mirto selvatico. L'artigianato tradizionale sardo offre una grande varietà di prodotti che si distinguono per l'originalità e per la fedeltà alla tradizione popolare e nasce principalmente per soddisfare le esigenze quotidiane, con la produzione di oggetti destinati ad uso domestico o per il lavoro in campagna. Si sviluppa così l'arte dell'intreccio dei cesti, della tessitura, della lavorazione dei metalli e del legno. In un secondo tempo si sviluppa la produzione di oggetti ornamentali con finalità decorativa, con la lavorazione di ori e coralli per la produzione di monili e gioielli, conservati dalle donne e tramandati di generazione in generazione per il loro valore e la loro sacralità.
Il Friuli Venezia Giulia è una regione a statuto speciale dell'Italia nord-orientale con capoluogo Trieste. Insieme al Veneto e al Trentino-Alto Adige, il Friuli Venezia Giulia fa parte della macroarea del Triveneto o delle Tre Venezie. È formato dalla regione storico-geografica del Friuli e dalla parte di Venezia Giulia rimasta all'Italia dopo la seconda guerra mondiale. Confinante con il Veneto, la Slovenia e l'Austria è una regione speciale, a partire dalla sua posizione geografica, passando alla sua popolazione per arrivare alla sua cultura ricca e diversificata; un territorio davvero unico da scoprire in tutta la sua ricchezza, dove si incontrano e convivono armoniosamente diverse culture (italiana, austriaca, slava e balcanica) lasciando nella regione diverse tradizioni e costumi. La sua posizione strategica racchiude tanti diversi paesaggi che offrono al visitatore mille possibilità per una vacanza indimenticabile all'insegna dell'attività fisica, del benessere e del divertimento. Dalle Dolomiti alle Alpi Carniche, la montagna friulana è la meta ideale per gli appassionati degli sport invernali: famose località sciistiche come Tarvisio, Piancavallo, Sauris, offrono chilometri di piste e moderne attrezzature tra suggestivi massicci rocciosi e incantevoli panorami dove praticare sci, snowboard, arrampicata, pattinaggio sul ghiaccio e trekking. Il litorale sabbioso e il mare limpido consentono invece di trascorrere soggiorni di relax tra sport acquatici e serate all'insegna dello svago e della mondanità in discoteche, locali e ristoranti della costa, dalla laguna di Grado a Lignano Sabbiadoro, o ancora si possono raggiungere i rinomati centri termali come le storiche Terme di Grado o quelle di Lignano Riviera, con trattamenti rigeneranti basati sull'acqua marina all'insegna di salute, benessere e bellezza. Numerosi sono anche i percorsi alla scoperta di ambienti incontaminati come l'aspro promontorio del Carso tra rocce calcaree e grotte, le sponde del Tagliamento o la Carnia, dove l'aspetto naturalistico si fonde con quello storico, tra resti di fortini, gallerie e altre testimonianze del primo conflitto mondiale. Le diverse aree protette rivelano maestosi scenari e bellissimi ambienti in cui passeggiare e fare percorsi naturalistici, di trekking o mountain bike: dal Parco Naturale delle Dolomiti, regno dell'alpinismo e dell'arrampicata, alle colline carniche ideali anche per percorsi a cavallo, dalla Riserva della Valle Cavanata, a quella marina di Miramare. Chi ama la cultura può visitare città d'arte come Trieste, la più "mitteleuropea" delle città italiane, ricca di storia e di cultura, con un patrimonio artistico antico e moderno di grande livello, Gorizia con il suo castello medioevale che racconta secoli di storia, Udine, che sorprende con la pluralità dei suoi stili architettonici (dal gotico veneziano della Loggia del Lionello al bellissimo, novecentesco Palazzo Comunale), Pordenone, con i suoi antichi palazzi e il caratteristico corso dai lunghi portici. Da non dimenticare l'antica città di Aquileia, uno dei più importanti centri dell'impero romano; dichiarata dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità, è ricca di testimonianze come il foro, i resti del porto fluviale e la Basilica, uno dei più alti esempi di arte paleocristiana. Sono ancora molte le città e i piccoli borghi che arricchiscono con la loro arte e le loro tradizioni la regione, da Grado, caratteristica per il suo centro storico veneziano al piccolo borgo di San Daniele che conserva nella chiesa di Sant'Antonio gli affreschi più pregevoli della regione e a Cividale del Friuli, cittadina storica e sede del primo ducato longobardo in Italia. In tutta la regione sono numerosissime le occasioni per ricordare tradizioni antichissime come la Processione del perdon, una magnifica processione di barche imbandierate per accompagnare la Madonna di Grado alla vicina isola di Barbana che si tiene la prima domenica di luglio a Grado. Un'altra magnifica festa marittima è la "vogada mata", una sorta di carnevale acquatico di grande impatto che si svolge a Duino, nei pressi di Trieste: centinaia di barche, motoscafi, gommoni e pescherecci di vario genere danno vita ad un lungo corteo di carri marini variopinti e pittoreschi. Vicino Udine, a Fagagna, la prima domenica di settembre si tiene una particolare corsa equestre: dal 6 settembre del 1891, gli asini migliori del paese si affrontano in un palio sulla piazza principale della città contendendosi la vittoria della "San Siro del Friul". Sempre in provincia di Udine, a Tarcento, il giorno dell'Epifania, si organizza un magnifico corteo in abiti duecenteschi, in cui si rievoca l'incontro dei re Magi con Gesù bambino; una lunghissima fila sale al Castello Coia dove viene acceso un immenso fuoco, detto il "pignarûl grant" e, secondo la direzione che prende il fumo del falò si traggono gli auspici sulla stagione invernale: si crede che se il fumo va a oriente il raccolto sarà abbondante, se invece il fumo va verso occidente è meglio andare "per il mondo" a cercare fortuna altrove. L'ultima settimana di agosto Gorizia ospita invece il Festival Mondiale del Folklore, una scenografica rassegna di danze, canti, musica, colori e suggestioni dei migliori gruppi folkloristici provenienti da tutti i Paesi del mondo: 120 ballerini, musiche e danze popolari dalle più variegate tonalità e coreografie, colori e sfumature provenienti da molto lontano, nel tempo e nello spazio in una serata ricca di suggestioni. Il Carnevale è una ricorrenza molto sentita in Friuli e si festeggia un pò ovunque con sfilate, falò, feste in maschera, piatti tipici e, soprattutto, un piacevole clima di festa ed allegria che coinvolge tutti in un'atmosfera di burle e trasgressione. Un periodo da vivere intensamente, immersi nelle antiche tradizioni e riti, a ricordo dei vari popoli che nei tempi passati hanno abitato queste località: Ogni paese, grande o piccolo che sia, offre manifestazioni declinate secondo usanze e consuetudini molto diverse fra loro. Le espressioni più tipiche sono quelle delle zone montane, a partire dai sette giorni di danze della Val di Resia, proseguendo con La notte delle lanterne di Sauris e con i Carnevali delle Valli del Natisone. In riva al mare sono invece presenti sfilate di gruppi mascherati e carri allegorici. A Muggia si svolge uno dei Carnevali più belli d'Italia durante il quale vengono riproposte le sfilate in maschera: si comincia con l'incoronazione di Re Carnevale, proseguendo con la sfilata di carri del Corso Mascherato per concludere con il Funerale del Carnevale del Mercoledì delle Ceneri. Scendendo l'adriatico, sul Carso possiamo trovare la cerimonia di purificazione di Doberdò del Lago dove, con il Rogo del Carnevale si esorcizzano mali e dolori bruciando un fantoccio. Nei capoluoghi delle quattro province vengono organizzate ogni anno gioiose feste per celebrare il Carnevale. A Pordenone si esegue il Giro delle Osterie e la sfilata dei carri. A Trieste si festeggia con il Palio Cittadino, che vede partecipare i dieci rioni della città. Nel centro storico di Udine, a Gorizia e in altri comuni della provincia la gente scende in strada con sfilate, maschere e spettacoli. La cucina della regione risente dell'influenza della cultura slava, mitteleuropea e veneta. Una regione attraversata da lingue, culture ma anche da prodotti tipici che si basa principalmente su ricette semplici e sulla genuinità degli ingredienti: carne, latticini, insaccati e legumi con cui vengono create saporite specialità. Dalle montagne al mare, i percorsi alla scoperta del vino e della buona tavola attraversano tutta la regione tra distese di vigneti e aziende agricole dove pranzare in un agriturismo o in una pittoresca "osmiza", assaggiare specialità e prodotti tipici, tra cui il famoso prosciutto di San Daniele, conosciuto ed esportato in tutto il mondo, seguito dal formaggio di Montasio e dal prosciutto affumicato di Sauris. Tra gli insaccati spiccano i salami, le soppresse, le salsicce e il musèt con la brovada, cioè il cotechino servito con rape inacidite nella vinaccia. Piatti caratteristici sono la porcina, composta di carni di maiale lessate servite con crauti e senape, la polenta e zuppe e minestre di verdure e legumi. In laguna, a Marano e Grado, e a Trieste, si cambia menù: arriva il pesce. Il boreto gradese è pietanza nata dalla fantasia dei pescatori che vivevano sugli isolotti lagunari. E ancora gli scampi a la busara di tradizione istriana, i sardoni e i ribaltavapori del golfo triestino. Il dolce regionale più diffuso è la gubana cividalese, dolce di pasta sfoglia con noci, zibibbo, uvetta, pinoli e cioccolato. Squisiti sono anche gli strudel e le torte alla frutta. Molto ricca la produzione di vini di alta qualità, sia rossi che bianchi da abbinare ai gustosi piatti della tradizione friulana, tra cui il Refosco, il Terrano, la Malvasia, il Tocai, la Rebula. Il Friuli Venezia Giulia è rinomato, infine, anche per la produzione di distillati, tra cui le grappe, da quelle tradizionali a quelle aromatizzate. Sono numerose le rassegne e le sagre enogastronomiche, tra cui Sapori di Carnia a Raveo, Friuli Doc a Udine o Aria di Festa a San Daniele. Il paese di Enemonzo, in provincia di Udine, vanta ben due sagre del formaggio. In questo luogo infatti, a maggio e a settembre, si tengono due diverse sagre gastronomiche: la prima celebra il formaggio di tipo "latteria"; nella seconda invece, si assaggia il formaggio di malga e la cosiddetta "scuete", una speciale ricotta affumicata, tipica della zona.
Il Molise è una regione dell'Italia centro meridionale che si estende dal crinale appenninico fino alla costa adriatica. Il suo capoluogo è Campobasso ed è la seconda regione più piccola d'Italia dopo la Valle d'Aosta. Il Molise è la regione più giovane del Paese ed è l'unica nata per distaccamento: nel 1963, infatti, fu scissa dall'antica regione Abruzzi e Molise e divenne la ventesima regione italiana, dapprima con la sola provincia di Campobasso, e dal 1970 anche con la provincia di Isernia. I centri principali, oltre alle due province sono Termoli e Venafro. Pur essendo di dimensioni abbastanza ridotte, la regione presenta un territorio variegato tutto da scoprire: un vero e proprio concentrato di paesaggi differenti, in cui trovano spazio attività e divertimenti di ogni tipo, senza dimenticare i numerosi centri, i villaggi e le cittadine di interesse storico e culturale. Da un punto di vista ambientale il territorio è diviso quasi equamente tra montagna e collina, mentre sono molto rare e ridotte le pianure. Ma prima di addentrarsi tra le vallate, i pendii collinari o le vette più aspre, si può apprezzare il mare molisano, caratterizzato dalla limpidezza delle acque e da un paesaggio costiero con una vegetazione praticamente integra fatta di pinete a ridosso degli arenili e la deliziosa fascia costiera della regione, lunga circa 38 km, ricca di spiagge basse e sabbiose specialmente all'altezza del promontorio di Termoli. Le numerose ed attrezzate stazioni balneari, unite all'ottima e organizzata ricettività fanno si che il Molise sia una meta turistica molto gettonata. Qui infatti il turismo balneare è diffuso e valorizzato, ma non raggiunge i livelli caotici di altre zone d'Italia, e chi cerca un compromesso tra la tranquillità e il divertimento, tra il relax e la vitalità, troverà nella costa molisana la spiaggia che fa per lui. La località più nota è certamente Termoli, principale meta balneare per capacità ricettiva e per la ricchezza di strutture turistiche, sportive, sociali e culturali. Passeggiando per la città si può apprezzare il borgo vecchio, abbarbicato al promontorio da tempi lontani e dominato dalla bella Cattedrale di Santa Maria, la parte più nuova e moderna che comprende anche il nucleo industriale e il piccolo porto artificiale che accoglie le barche dei pescatori locali e dei turisti; anche Campomarino, Montenero e Petacciato sono ottime mete per chi ha voglia di una vacanza all'insegna del mare e del sole. Le montagne della regione sono rappresentate da tre massicci montuosi: le Mainarde, il Matese e l'Alto Molise. Il turismo invernale si concentra nelle località sciistiche di Capracotta, paradiso dello sci di fondo e Campitello Matese, incastonata in un anfiteatro naturale di raro splendore, dotate di moderni impianti di risalita e piste da sci per tutte le specialità sportive. In Molise si trova una delle oasi WWF più estese d'Italia, l'Oasi WWF di Guardiaregia-Campochiaro che ospita nel suo territorio tre distinti ambienti naturali: il Monte Mutria, l'area carsica della montagna di Campochiaro ed il canyon del Torrente Quirino con la cascata di San Nicola. Chi trascorre una vacanza in Molise non può dimenticare di assaporarne la storia e le tradizioni, attraverso qualche evento locale. Tra i più suggestivi da segnalare a Termoli la regata di San Basso, protettore della città, nella quale il momento più suggestivo è quello della processione a mare della statua del Santo; a Jelsi la Sagra del Grano che si svolge il 26 luglio, ricorrenza di Sant'Anna; a Sepino la festa in onore di Santa Cristina. Dal punto di vista prettamente folcloristico molto successo ha il Festival della Zampogna di Scapoli che raduna da tutto il mondo zampognari e suonatori di cornamusa, la tartufata a Miranda, uno degli eventi estivi più importanti della regione che attira buongustai e turisti da tutta l'Italia e la festa dell'uva a Riccia, celebrazione della vendemmia, in concomitanza con la festività della Madonna del SS. Rosario. La cucina molisana è estremamente varia e gustosa. Tra i prodotti più importanti vi sono le olive da cui si estrae un olio pregiato e odoroso prodotto dai molti paesi della zona appartenenti al gruppo "Città dell'Olio", che ha il fulcro principale a Larino. Da assaggiare anche il pane artigianale preparato con le patate; famoso è il pane di Venafro, così come la sua produzione di taralli all'olio di oliva. Tanta importanza ha anche la pasta fresca, ottenuta con una sfoglia senza uova, che prende il nome di "cavatelli", per non parlare dei salumi deliziosi come il capocollo o la soppressata e del tartufo bianco o nero, molto apprezzato soprattutto nell'alto Molise. Da non dimenticare che circa il 50% della produzione nazionale di tartufo è molisana e si concentra soprattutto nella zona della provincia di Isernia.
Il Piemonte è una regione dell'Italia nord-occidentale con capoluogo Torino, confinante con la Francia, la Svizzera, la Lombardia, la Liguria e l'Emilia Romagna e caratterizzata dall'imponente catena montuosa delle Alpi; la montagna piemontese vanta infatti alcune delle cime più alte d'Italia e qui si trovano gli stupendi ghiacciai del Monviso, del Gran Paradiso e del Monte Rosa e le pendici dei monti sono coperte di fitti boschi di pini, abeti e larici, popolati da camosci, volpi e scoiattoli. Fra le più grandi d'Italia, è la seconda regione italiana per superficie e deve il suo nome al fatto di situarsi "ai piedi dei monti", infatti il suo territorio è prevalentemente montuoso e molto ricco di bacini idrografici tra i quali il fiume Po e il Lago Maggiore. Il Piemonte è una delle regioni economicamente più forti d'Italia ma è anche ricco di attrattive, dal notevole patrimonio artistico e culturale che attira numerosi visitatori in particolare nel suo capoluogo, Torino che fu la prima capitale d'Italia e oggi la capitale italiana dell'auto; una città ricca di storia diventata famosa in tutto il mondo nel 2006 per aver ospitato i XX Giochi Olimpici Invernali. Oltre al capoluogo le sue province sono Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara e Vercelli. La regione è un'importante meta per gli amanti degli sport invernali grazie alle imponenti catene montuose che vi si trovano. Sciare in Piemonte significa avere a disposizione moderne stazioni sciistiche come il Sestriere, una delle più moderne d'Italia o il comprensorio interregionale del Monterosa Ski, o ancora località rinomate come Bardonecchia. Molto vaste sul territorio piemontese sono le aree naturali protette come il Parco Nazionale del Gran Paradiso o il Parco Fluviale del Po. Ben diverso ma altrettanto caratteristico è il panorama delle Langhe e del Monferrato: un susseguirsi di colline coltivate a vigneti, punteggiate di borghi e castelli. Specchi d'acqua e risaie, lunghi filari di pioppi e antiche cascine sono invece gli scenari tipici delle pianure che si estendono nel novarese e nel vercellese. Chi non ama lo sci può trovare scenari naturali incontaminati, vallate e paesi, ognuno con la sua storia, la sua arte, la sua cultura e la sua gastronomia. In Piemonte si trovano, inoltre, rinomate località termali, prima fra tutte Acqui Terme oppure mete di carattere più spiccatamente religioso come il Santuario di Oropa o ancora le bellissime residenze sabaude, tra le quali la Palazzina di caccia di Stupinigi, iscritti dall'UNESCO nella Lista del Patrimonio dell'Umanità. In merito all'offerta turistica relativa al settore agroalimentare, il Piemonte si distingue tra le regioni italiane in quanto diffusissimi sono gli agriturismo e gli hotel che offrono cibo della tradizione piemontese nonché vini quali Asti spumante, Barbera, Grignolino, Dolcetto, Nebbiolo, Barolo o Barbaresco che si possono degustare direttamente dai produttori o nelle vinerie, nelle enoteche, nei "wine bar" e nelle cantine. Nell'offerta turistica sono inoltre compresi i prodotti tipici delle campagne: dalle verdure alla frutta passando attraverso alcune fra le carni più ricercate e pregiate al mondo, infatti la razza bovina piemontese è autoctona e si è sviluppata nell'arco di trentamila anni di storia della società contadina della regione. Di interesse sono anche i formaggi, la Robiola di Roccaverano per citarne uno tra i più conosciuti, i salumi e gli insaccati. Immancabile nel menù turistico il rinomato Tartufo d'Alba e la famosa Bagna Cauda, antipasto e talvolta piatto unico gloria e specialità del vecchio Piemonte. Inoltre la regione è la patria di Slow Food, associazione che promuove un cibo buono e di qualità e che ogni anno organizza eventi internazionali di grande interesse, come il Salone del gusto o Terra madre.
Le Marche sono una regione dell'Italia centrale con capoluogo Ancona che si trova tra l'appennino umbro-marchigiano e il mare adriatico ed ha un territorio principalmente montuoso e collinare mentre la costa si estende lungo il mare per 180 km ed ha un flusso turistico in forte espansione soprattutto per le sue stazioni balneari come quelle di Pesaro, Senigallia, Porto San Giorgio e San Benedetto del Tronto, oltre a città di interesse storico-artistico come Urbino, Macerata e Fermo. Scoprire le Marche è un viaggio multisensoriale, che coinvolge in maniera emozionale tutti cinque i sensi attraverso i territori delle cinque province tanto che ogni borgo, ogni angolo delle Marche suscita nel visitatore emozioni sempre nuove e sorprendenti. La vista viene rapita da una varietà di paesaggi molteplici e coinvolgenti: un mare e una costa dalle varie tipologie; la distesa delle colline dal profilo inconfondibile, in cui si mescolano i colori naturali e la mano dell'uomo, impressa nei borghi storici, nei santuari, nei castelli, nelle abbazie; le montagne con boschi, valli e vette da scoprire. Soffermandosi nei paesi e nei borghi, si possono scoprire numerosi musei e chiese che conservano, come scrigni preziosi, un'infinità di opere d'arte o testimonianze di vita popolare che contribuiscono, insieme ai capolavori, a raccontare la storia di un territorio caratterizzato da fieri comuni e prestigiose signorie. Il tatto è sollecitato da una gran varietà di prodotti artigianali di elevatissima qualità, come la carta a filigrana, o il merletto a tombolo, o la produzione della ceramica e maiolica secondo i metodi tradizionali. L'udito è deliziato dalla musica immortale di compositori come Rossini, Pergolesi e Spontini che risuonano nelle rassegne internazionali dei festival e nelle numerose stagioni liriche allestite nei teatri della regione o dai versi di Leopardi, nume tutelare dei poeti marchigiani moderni e contemporanei. L'olfatto è stimolato da mille profumi, ognuno dei quali evoca sensazioni di benessere e di gioia di vivere; le Marche sono infatti una terra di profumi: dalla brezza marina all'odore del pesce appena pescato, dalle distese dei campi di lavanda o di ginestra del Conero ai profumi dei vini che raccontano le storie delle colline dove sono coltivati i differenti vitigni, dall'intensità dei tartufi di Acqualagna ai profumi deliziosi dei salumi di Carpegna, di Fabriano, di Visso e dei formaggi tipici. Il gusto viene appagato da una ricchissima serie di prodotti tipici e vini; trascorrendo una vacanza nelle Marche si potranno gustare i piatti della tradizione contadina o marinara spesso rivisitati secondo il gusto attuale, ma senza perdere di vista i valori di genuinità, naturalità ed attenzione alla qualità. Fare una selezione su cosa visitare nelle Marche è davvero complicato; i posti da vedere sono tanti e tutti intrisi di storia, cultura e tradizioni. Tra i luoghi significativi da scoprire: Ascoli Piceno, con le sue meravigliose piazze in travertino bianco dove si può visitare il Duomo ed il Battistero della città, la chiesa di San Francesco, il teatro e il ponte Augusto; Fabriano, famosa in tutto il mondo per la sua antica e tutt'oggi fiorente lavorazione della carta; Recanati, città natale di Leopardi: nel Rione di Monte Morello si trova la famosa Piazza del Sabato del Villaggio e il palazzo di proprietà della famiglia del poeta con l'annessa biblioteca; Urbino, perla del rinascimento Italiano: passeggiando per le strade del centro storico potrete visitare il Palazzo Ducale costruito per volontà di Federico da Montefeltro, la Galleria Nazionale dove sono conservati i dipinti più famosi di Raffaello, Tiziano, Paolo Uccello e Piero della Francesca, la casa del pittore Raffaello Sanzio e il Duomo di Urbino, costruito tra il XVIII e il XIX secolo. Altra tappa importante è la città di Ancona: dopo la visita al centro cittadino, alla Cattedrale di San Ciriaco e alla Pinacoteca Civica potrete spostarvi a Loreto, sede del più importante Santuario della Cristianità, per visitare la Casa di Nazareth e la statua della Madonna Lauretana, in legno di cedro. Da qui, arrivando a Genga si possono visitare le Grotte di Frasassi, un complesso carsico, bellissimo e frastagliato scenario costiero. Se avete tempo a disposizione e volete spostarvi per ampliare gli orizzonti del vostro viaggio vale la pena di arrivare fino a Gradara, la città dei due amanti danteschi Paolo e Francesca, terra di confine tra Marche e Romagna: qui è d'obbligo una visita al castello fatto costruire dai Griffo, ma ultimato dai Malatesta e dagli Sforza, che fu teatro del sanguinoso epilogo della storia di Paolo e Francesca. Immancabile è la tappa al Parco Nazionale del Gran Sasso, oasi faunistica e naturalistica. Le feste delle Marche accontentano anche gli appassionati dei tempi antichi. Il principale appuntamento è quello di Fano con la Fano dei Cesari una delle più prestigiose manifestazioni carnevalesche della regione con sfilate di giganti carri allegorici e rogo finale in cui viene bruciato il grande Pupo. Inoltre nella regione sono state mantenute intatte nel tempo alcune manifestazioni legate a particolari festività religiose. Se vi recate nelle Marche durante il periodo natalizio potrete assistere alla rappresentazione dei presepi viventi, tra cui spiccano quello di Genga, nella scenografica Gola di Frasassi e quello di Falerone che invita ad entrare nella macchina del tempo per giungere nella Palestina ai giorni dell'impero Romano. Vale la pena soffermarsi anche nei principali Musei del Presepe della regione a Macerata, Tolentino e Fano dove nelle antiche cantine del settecentesco Palazzo Fabbri è allestito un grandioso presepe artistico e meccanico. Suggestiva è a Loreto la notte del 9 dicembre, la festa che si celebra per ricordare la Venuta della Santa Casa, con tutte le colline intorno che si accendono di fuochi.
La Toscana è una regione italiana posta nell'Italia centrale che confina a nord-ovest con la Liguria, a nord con l'Emilia-Romagna, a est con le Marche e l'Umbria, a sud con il Lazio. Ad ovest invece le sue coste sono bagnate dal Mar Ligure e dal Mar Tirreno. Il capoluogo regionale è Firenze, la città più popolosa nonché principale fulcro storico, artistico ed economico-amministrativo; le altre città capoluogo di provincia sono: Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. La Toscana amministra anche le isole dell'Arcipelago Toscano che è costituito da sette isole principali e da alcuni isolotti minori in gran parte tutelati dal Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano. L'isola principale è l'Isola d'Elba che si presenta con un'alternanza di coste basse e sabbiose e coste più alte e frastagliate dove si aprono suggestive calette. A nord dell'Isola d'Elba si trovano l'Isola di Capraia, nel Canale di Corsica, e l'Isola di Gorgona nel Mar Ligure, entrambe con coste frastagliate. A sud dell'Isola d'Elba si trovano l'Isola di Pianosa, completamente pianeggiante e con leggere ondulazioni, con coste sia sabbiose che scogliose, l'isola di Montecristo con coste alte e frastagliate fatta eccezione per la zona dell'approdo, l'Isola del Giglio con coste prevalentemente alte e rocciose, alcune calette e la Spiaggia del Campese e l'Isola di Giannutri con coste scogliose pur presentando un territorio caratterizzato soltanto da ondulazioni e dislivelli leggerissimi. Fino al 1861 la Toscana è stata un'entità indipendente, nota con il nome di Granducato di Toscana. Da allora ha fatto parte del Regno di Sardegna, del Regno d'Italia ed oggi della Repubblica Italiana. E' una regione collinosa, ricca di agricoltura e fu la terra di nascita della civiltà Etrusca e più tardi la culla del Rinascimento. Tra tutti i paesaggi italiani, quello della Toscana di solito è il primo che viene in mente. Le sue attraenti colline, gli antichi alberi d'olivo modellati dai secoli e i nobili cipressi hanno sempre ispirato italiani e stranieri. Vi sono tanti ottimi motivi per scegliere di visitarla. Molti decidono di trascorrere il loro soggiorno in Toscana per poterne apprezzare la straordinaria offerta artistica e culturale, mentre altri preferiscono una vacanza nella natura degli splendidi paesaggi toscani. Chi ama camminare sceglie i sentieri delle montagne, i ciclisti le colline sinuose, gli amanti del mare le coste e le isole. Gli studenti stranieri scelgono infine la Toscana per imparare la lingua e la cultura italiana. Difficile scegliere dove iniziare un viaggio in Toscana. Dall'incantevole grandiosità gotica di Siena, la storica rivale di Firenze, allo splendore romanico dell'antica repubblica marinara di Pisa; da Lucca, cinta dalle mura antiche e costellata di piazze degne di un dipinto a Livorno, con il porto e quell'aria accogliente che mette tutti a proprio agio; dal mosaico di vigneti delle colline del Chianti alle vette delle Alpi Apuane; dalle pianure della Maremma alle aspre gole nella zona di Pitigliano. Se poi ci si allontana dai maggiori centri urbani, s'incontra un'altra Toscana altrettanto affascinante, con paesini secolari arroccati sulla cima di colline verdi e chiese collocate nei luoghi più remoti. Per gli amanti del mare la Versilia è senz'altro una delle maggiori aree turistiche della regione grazie alla trasparenza del suo mare ed alla bellezza dei suoi paesaggi mentre per chi cerca il divertimento la vita notturna è di prim'ordine e sono numerosi i pub, i ristoranti e le discoteche, tra le quali la storica Bussola di Focette a Marina di Pietrasanta e la Capannina di Franceschi a Forte dei Marmi. Scendendo lungo la costa, proprio di fronte all'Isola d'Elba si trovano rinomate località marittime come Follonica situata al centro dell'omonimo golfo, Castiglione della Pescaia famosa per un imponente castello medievale che domina dall'alto il mare e Punta Ala con il suo rinomato porto turistico. Per chi invece desidera riservarsi un pò di tempo da trascorrere in relax ed armonia la Toscana offre alcune delle più belle località termali d'Italia come Montecatini, Saturnia e Chianciano. Le tradizioni popolari toscane hanno da sempre contraddistinto gli usi e costumi dei suoi abitanti. Tra le occasioni più pittoresche c'è la Festa del patrono San Giovanni a Firenze, che si tiene il 24 di giugno ed è caratterizzata da una bizzarra partita di calcio in costume in stile rigorosamente medievale e da fuochi d'artificio da favola. L'evento più spettacolare di Siena è invece la cosiddetta Estate Musicale: una serie di stupefacenti spettacoli che riempiono di musica l'estate senese. Una festa molto particolare, a molti sconosciuta, è infine il capodanno pisano. che si festeggia il 25 marzo, esattamente nove mesi prima della nascita di Gesù, secondo una tradizione che si rifà al calendario Gregoriano che dal 1200 al 1749 vedeva coincidere l'inizio del nuovo anno con il giorno dell'Annunciazione. In questa giornata, a mezzogiorno esatto, un raggio di sole penetra nel Duomo da una finestra della navata centrale e colpisce un uovo di marmo che sovrasta il pergamo di Giovanni Pisano e un Corteo Storico raggiunge il Duomo, dove si celebra la Messa e si benedice il nuovo anno. Il 10 agosto a Grosseto si festeggia San Lorenzo, patrono della città a cui è dedicata anche la Cattedrale. Un'altra rievocazione storica, che affonda le sue radici nella storia è Il Palio delle Contrade Città di Fucecchio che nasce da una rivisitazione dell'antico Palio della lancia datato 1200. Un'altra festa folcloristica è il Palio Marinaro, una gara remiera che si svolge a Livorno, nello specchio di mare di fronte alla città e che vede sfidarsi i sedici rioni cittadini. Conosciuto in tutto il mondo è il Carnevale di Viareggio con le sue variopinte sfilate di carri e il Palio di Siena, che coinvolge l'intera città per due volte all'anno, in luglio e in agosto. Per quanto riguarda le rassegne di cultura e spettacolo, da ricordare a maggio il "Maggio fiorentino", grande kermesse dedicata al teatro e a metà luglio a Pistoia il "Pistoia blues festival", che vede l'esibizione di star internazionali del blues e del jazz. In inverno, a Firenze è il momento della rassegna cinematografica "Festival dei Popoli"; la città è anche la sede di "Pitti Immagine", cinque eventi di moda che sono tra i più importanti nel calendario internazionale. Questa terra offre inoltre a chi apprezza la buona tavola e agli appassionati dei vini la possibilità di gustare i sapori semplici e genuini dei piatti e dei vini locali. La Toscana, infatti, è nota in tutto il mondo per la produzione, tra gli altri, del Chianti Classico, del Brunello di Montalcino, del Vino Nobile di Montepulciano e della Vernaccia di San Gimignano. Il suo olio d'oliva, uno dei più buoni al mondo, accompagna stupendamente l'ottima cucina: bistecche alla fiorentina, pinzimonio di stagione, crostini toscani con paté di fegatini di pollo, e la pappa al pomodoro, preparata con porri, pomodori, aglio, basilico e servita con il pane sono solo alcune delle specialità toscane, piatti semplici, preparati con ingredienti di stagione che arrivano direttamente dalle aziende agricole vicine. Un classico della cucina povera e contadina è la ribollita. Ottimo il pecorino, per esempio quello di Pienza e il tartufo di San Miniato. Anche il mare si fa sentire con i suoi profumi: la pasta condita con ricci nostrani, le triglie alla livornese e il pesce San Pietro con pomodori e capperi.